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In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

La Parola che accogliamo e che porta frutto in noi, che germoglia quando meno ce lo aspettiamo, che porta frutto per coloro che ci stanno accanto è da condividere. Se la fede, in qualche modo, ha acceso in noi una speranza, un modo nuovo di vedere le cose, allora la nostra vita cambia e chi ci sta accanto si accorge che qualcosa, in noi, è cambiato. Senza diventare degli arroganti, senza imitare la logica aggressiva di questo mondo, siamo chiamati a lasciar brillare la luce della fede nella nostra vita, a porla in alto nelle nostre scelte. A volte rischiamo di temere il giudizio del mondo, non va certo di moda, oggi, dirsi cattolici!, e la fede si nasconde nelle sacrestie invece di brillare nelle strade e nelle scelte quotidiane! Ciò che dobbiamo fare è lasciar brillare in noi la luce della misericordia e della compassione, quella misura traboccante con cui giudichiamo gli altri con onestà (non si tratta certo di chiudere gli occhi davanti alle brutture delle persone!) ma vedendovi, anche, la possibilità di cambiare, di convertire il nostro cuore. E sappiamo tutti di quanta benevolenza e positività necessita il nostro mondo affaticato e cupo!

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