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In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1,38) Non si tratta di un’inutile annotazione cronologica, ma della descrizione di ciò che sta per accadere. L’angelo se ne va e non tornerà mai più. Nessun angelo, da ora in avanti, verrà a rassicurare Maria, ad incoraggiarla, a sostenerla. Inizia la fatica della fede, l’avventura della solitudine, il discepolato. Bene scrive sant’Agostino: Maria concepì prima nella mente che nel grembo. Come accade a noi. Ci sono momenti in cui abbiamo la netta percezione della presenza di Dio. Momenti di un’intensità straordinaria, capaci di stravolgere una vita. Ma sono solo attimi fugaci. Il resto è fatica, dubbio, pena, disciplina, esercizio della volontà.

Nessun angelo viene in soccorso. Molti vedono Maria come una privilegiata. L’annotazione finale di Luca racconta qualcosa di molto diverso. Prima fra i credenti, madre dei discepoli, Maria è grande perché lotta tutta la vita per rendere quel sì il cuore delle sue scelte quotidiane. Come noi, anche lei ha dovuto affrontare il passare dei giorni e degli anni, mantenendo fermo nel suo cuore il proposito di far diventare la sua vita un gigantesco “sì” all’opera che Dio ha compiuto attraverso di lei. E che opera attraverso di noi, se lo lasciamo fare…

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