Qualche giorno di vacanza con la mia famiglia, ci voleva. Stacco il cellulare e non mi connetto, dimentico di avere un nuovo libro da consegnare la prossima settimana e ancora almeno dieci conferenze in un mese. Ci voleva.
Sabato santo usciamo dalla cena di un ristorantino che merita la fama che ha. Passeggiando per le vie del centro della grande città incrociamo molti turisti. Di lato ad una piazza vedo un signore intento a preparare il fuoco per la veglia pasquale. Ci guardiamo con L e decidiamo di partecipare almeno all’Exultet. Di più no, mio figlio non reggerebbe e abbiamo già contrattato per la messa domani mattina. Mancano pochi minuti alle 21: in piazza un locale fa musica dal vivo, non bellissima ad essere sincero. Si interromperanno, penso. Illuso.
Alle 21 escono il prete e i chierichetti. Non più di dieci persone con lui. Inizia la benedizione, senza amplificazione, con il frastuono della band rock (ignara o maleducata non so). Due signore giapponesi fotografano la scena, per loro inusuale.
Non sento una parola, il prete, visibilmente scocciato, tira diritto per la sua strada.
Una scena surreale, davvero. Entriamo nella grande chiesa semivuota: altri quaranta fedeli hanno aspettato dentro. Il gesto per accendere le candele battesimali è faticosissimo: nessuno mi passa la fiamma, devo inseguire un fedele che gentilmente accende la nostra candela. Il sacerdote annuncia che canterà l’antico inno in latino. Sia. Il problema è che gli manca il fiato: una vera pena.
Sono passati 25 minuti, usciamo, meglio non abusare della pazienza di mio figlio che si è dilettato a guardare la fiamma, visto che gli ho detto che quella fiamma ci ricorda che Gesù è risorto.
Fuori, straniti, commentiamo.
Lo Spirito mi ha fatto un gran regalo: ho vissuto una vera e propria parabola della situazione attuale della Chiesa.
Che fatica a farsi ascoltare, sommersa dal caos attorno a lei.
Che fatica a trasmettere la luce, anche solo a chi vorrebbe riceverla.
Che non vuole uscire in piazza, dentro si sta meglio.
Che non trova le parole per farsi capire.
Ma, nonostante tutto, Cristo risorto la abita.
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