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imagesPrendiamo un aperitivo al dehors del Caffé Nazionale, nel salotto di Aosta, la piazza Chanoux. Il sole settembrino scalda il la pelle e il cuore ed emana ancora un profumo di estate. Matteo mi ha scritto, come tantissimi, qualche giorno fa: è in vacanza in val d’Ayas e ha voglia di conoscermi di persona. Accetto, infilandolo fra un impegno e l’altro. Lui mi conosce, avendo letto i miei libri e seguendomi sui siti, io meno, e lo ascolto volentieri. Insegna all’Università, nonostante la sua giovanissima età, e la recente frequentazione di un prete “tosto” lo ha riavvicinato alla fede con entusiasmo. Si è gettato a capofitto in diversi impegni di carattere sociale: conferenze, associazione anti-usura e così via. Mi svela i contorni di mondi che non conosco. Resto impressionato dai suoi racconti, dallo sfacelo del mondo universitario in mano ai baroni (e detto da uno che ci lavora fa effetto!) e travolto dai nepotisimi. Mi parla anche dell’usura, di una signora che ha 25mila euro di debiti contratti con i gratta e vinci, della logica malsana della soluzione ai problemi economici riposta in un improbabile (se non impossibile) colpo di fortuna. E dello squallore di uno Stato che ha fatto del gioco d’azzardo una delle proprie fonti di reddito. Infine, lavorando in ambito assicurativo, mi parla delle tante piccole truffe quotidiane, che vedono complici i medici, gli avvocati, i clienti, una sorte di malcostume generalizzato che mira a fregare quanto più possibile. il quadro che dipinge è fosco, ma reale. Anch’io, pur abitando ai confini dell’Impero, ho l’impressione di una civiltà che si sfascia e l’appunto fatto in questi giorni dal presidente della CEI mi convince: abbiamo perso l’etica del singolo. La fede non è etica, ma incontro che suscita una vita nuova, ed è normale che chi non crede in Dio prenda altri punti di riferimento che non il Vangelo. Ma questa situazione va al di là del cristianesimo, è come se ci stessimo tutti convincendo che peggio è meglio, che bisogna farsi furbi, svegliarsi. Il nostro è un mondo terribilmente moralista, e il moralismo è il frutto marcio dell’ateismo. Il discepolo non è moralista, è misericordioso, riconoscendo l’esistenza del male e del peccato, e la possibilità di essere redenti. Chi non crede, invece, accusa gli altri di essere incoerenti, e il gioco è al massacro (vedi il penoso caso Boffo). Certo, abbiamo tutti dei limiti e delle colpe, ma il Signore ci dona la dignità di scegliere, di ammettere la colpa, di superarla. Ricordo una terribile battuta detta a proposito degli USA, l’unico paese, secondo un comico, passato dalla preistoria alla decadenza senza toccare la civiltà. Ma noi no, cavolo! Abbiamo vissuto per secoli illuminati dalla civiltà cristiana, e ora, come dice sagacemente il card. Tettamanzi, smettiamola di guardare alle radici e guardiamo ai frutti di questa cultura! Urge un risveglio delle coscienze, a partire dai singoli e allargandosi alla società, per immaginare un futuro meno cupo. Mi risollevo, tornato a casa, quando leggo una lunga mail di Costanza da Napoli: per undici giorni, con genitori, maestre e nonne, hanno occupato il X municipio di Napoli che aveva chiuso una scuola finita nel mirino degli inquirenti dopo una puntata di report per denunce di illeciti fatte dagli stessi genitori diventati vittime della legalità! Mi scrive dicendo che qualcosa si smuove e che, per loro, è stata una forte esperienza di socialità e di democrazia.

72 Comments

  • Lucia1, 23 Settembre 2009 @ 14:36 Reply

    “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”.
    Grazie di avermi mostrato che le foreste continuano a crescere anche se le mie orecchie sono assordate dal rumore degli alberi che si schiantano. Il male non prevarrà se ognuno di noi farà la sua pare, per quanto piccola essa possa essere.
    Un abbraccio a tutti

  • Miriam, 23 Settembre 2009 @ 18:42 Reply

    Nei titoli degli articoli di Paolo,sembra esserci di solito la risposta di tutti i nostri commenti…Forse è solo una mia sensazione , ma a me sembra così 🙂 infatti mentre leggevo questo suo ultimo post,sicuramente ben commentato da tutti,mi sono soffermata sul titolo : “Ombre e Luci”….Male e Bene….Il nostro mondo ha tante,troppe zone d’ombra…E poche zone luminose…”i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce”…Noi che ci professiamo cristiani, siamo ombra o luce?Lucia 1 ha scritto che “il male non prevarrà se ognuno di noi farà la sua parte x quanto piccola possa essere” sono pienamente d’accordo con te Lucia 1 ! Il male non prevarrà…Ma il dialogo tenutosi tra Paolo e Matteo ci presenta una fotografia reale :mondo menzognero,immorale,incredulo….Insomma una sorta di potere organizzato dal male!Cosa tiene il mondo in sua balia?Il male!Che genera solo ombre ….Servendosi di strumenti e di strutture politiche,economiche,sociali , culturali.San Giovanni ci dice ” Ci fu una grande battaglia in cielo,Michele e i suoi angeli combattevano con il dragone” . In ALTO tutto è già deciso e concluso,in basso tutto è ancora in pieno svolgimento…A noi la scelta con chi schierarci.”urge un risveglio di coscienze”,il mondo sta diventando sempre più perverso…Se non ci riprendiamo spiritualmente diventerà sempre più difficile dire di SI alla Luce e all’Amore di Dio….Impegnamoci sempre di più ad educare la nostra mente e il nostro cuore alla scelta di Dio,vivendo la Sua Parola!Questo è il tempo della prova e della lotta….Ricordiamoci dunque la fedeltà di San Michele,il suo grido di guerra ed il suo trionfo…San Tommaso d’ Aquino ha scritto “San Michele è l’alito dello Spirito del Redentore che,alla fine del mondo,combatterà e distruggerà l’ anticristo come fece con Lucifero all’inizio”

  • Carla, 23 Settembre 2009 @ 19:05 Reply

    Queste considerazioni mi interrogano.
    E il fatto che ci siano così pochi commenti su questo post aumenta le mie domande.
    E’ evidente che l’argomento è scomodo e incide nella carne. A parole siamo tutti d’accordo, o quasi, ma quando nel quotidiano si tratta di scegliere e di mettere in pratica gli insegnamenti del Maestro è tutta un’altra cosa.
    E’ difficile a volte capire le situazioni, a volte fa comodo non capirle o tirarsi fuori. Ma quanto prendiamo sul serio il Vangelo?
    E siamo veramente convinti che abbia a che fare con la vita di tutti i giorni?
    Siamo capaci di stare con gli occhi aperti, su di noi per osservare come e quanto la Parola ci guidi nelle scelte di ogni giorno, e sul mondo per non farci ingannare dai falsi profeti?
    La parola di Gesù è forte e tagliente, e non fa sconti, ma è la sola che può guidarci alla pace e alla felicità.
    Ma come è difficile chiamare in causa noi stessi e credere che ogni nostra scelta lasci una piccola impronta che unita alle altre da come risultato la società in cui … sopravviviamo.
    Devo ammettere che per me è molto più comodo tirarmi fuori e pensare che io non c’entro, che sono cose più grandi di me su cui non ho potere, e invece vedi Costanza …

  • ww, 23 Settembre 2009 @ 23:24 Reply

    @Carla

    Oggi il mondo ci chiede spesso di essere come quei mostri enormi e spaventosi dei cartoni animati degli anni Settanta, che pestano qualunque cosa capiti sotto i loro piedi… di passare come caterpillar sulla libertà e sulla dignità delle altre persone… perché farsi furbi e svegliarsi significa questo… e gli esempi appena citati da Paolo sono molto calzanti, e chissà quanti altri potrebbe aggiungerne ognuno di noi con la propria esperienza.

    Trovo che noi, invece, potenzialmente siamo dei supereroi, perché disponiamo di due grandi armi per l’avvento del Regno… quella di accoglierci fraternamente nei rapporti tra le persone, in qualunque contesto (famiglia, amici, volontariato, ambiente di lavoro), e quella di fare ognuno il proprio dovere “in scienza e coscienza”.

    Ringrazio il Signore di aver potuto acquisire – proprio grazie al mio lavoro, un servizio delicato alla collettività – la consapevolezza che ogni nostra scelta è determinante per rendere la società migliore o peggiore di quella che è (sono a contatto con tante schifezze, ma anche con la professionalità e l’impegno di tanti miei colleghi che mi sono continuamente d’esempio… so che, quando non ci si tira fuori, cambiare in meglio è possibile, ne ho le prove!).

    Ma anche educare un bambino – proprio o altrui – è determinante.
    Anche rispettare le opinioni gli uni degli altri è determinante.
    Anche aprirsi ai bisogni degli altri è determinante.
    Di esempi se ne potrebbero fare migliaia.

    Il Vangelo dovrebbe essere il nostro libretto di istruzioni per attivare i superpoteri… ma in realtà crediamo di saperli usare e il più delle volte lo lasciamo chiuso, con gli effetti che sappiamo.

  • lidia, 24 Settembre 2009 @ 00:12 Reply

    Scusate l’O.T. ma chiedo a tutti voi una preghiera per un ragazzo di 23 anni morto questa mattina – pare – suicida.
    Preghiere per lui e per le tante probabili sofferenze nascoste che lo ha portato ad un gesto simile e preghiere per i genitori e per il fratello che vivranno insieme al dolore anche il senso di colpa di non aver capito il disagio di questo ragazzo.

    Scusatemi ancora, ma questo è un luogo di preghiera anche se virtuale e per raccogliere tante preghiere non ho altro mezzo che questo.

    Che il Signore Vi benedica e che benedica questa famiglia … e che accolga tra le Sue braccia questa giovane vita

  • rosaria, 24 Settembre 2009 @ 07:38 Reply

    @lidia
    io sono con te nella preghiera sicuramente lo saremo tutti…non ho parole
    ma Dio e GRANDE la sua misericordia immensa e sicuramente darà alla famiglia rassegnazione e a lui perdono

  • rosaria, 24 Settembre 2009 @ 07:49 Reply

    @Carla
    TIRASI FUORI a volte la vita te lo impone la società ti mette da parte e tu non puoi far altro che startene nascosto a maditare e a pensare che forse la nostra mano non può far nulla se non guidati da Dio,o che forse c’è un’altra strada che non è quella che stiMO SEGUENDO (mOSè). a ME CAPITA spesso… che m’imbatto in qualcosa più grande di me ho paura fuggo e mi ritrovo nella pace della famiglia e nella solitudine del mio essere, così penso, ma poi mi accorgo che non sono sola ,Lui è con me e allora torno all’attacco…. non sempre è una vittoria, anzi il più delle volte è un fallimento, torno più sconfitta di prima, anche la seconda scelta non era giusta però ci ho provato e forse ci proverò ancora… non mi arrendo così facilmente però sconfiggere il male del nostro vivere quotidiano, quando ti scontri perennemente con la realta della nostra società è proprio difficile , è dura

  • Davide, 24 Settembre 2009 @ 09:11 Reply

    @lidia

    Mi aggiungo a Rosaria nella preghiera……

  • Paola B., 24 Settembre 2009 @ 10:03 Reply

    La cosa più difficile dal superare credo che sia il senso di impotenza . La sensazione di trovarci di fronte a situazioni già definite e che non cambiano ci porta ad essere succubi anche quando non lo vorremmo . Le persone vengono educate al raggiungimento di obbiettivi che non hanno nulla a che vedere con gli insegnamenti evangelici, ed chi esce dal coro non è nemmeno visto. Eppure c’è un senso di insoddisfazione generale, perché alla fine questo menefreghismo incancrenito non piace! Basta parlare con collega , con un conoscente, o con un amico per percepirne la preoccupazione e avvertire la voglia di vivere in un mondo più solidale e caritatevole. E’ giusto quello che dice Lucia1 : ognuno deve fare la sua parte secondo coscienza e non secondo i canoni dettati da questa società individualista. Con il nostro vivere Cristiano , con la preghiera e con il nostro esempio , dobbiamo saper creare un’alternativa Vera, e far capire che un mondo diverso può e deve esserci.

  • Paola B., 24 Settembre 2009 @ 10:05 Reply

    @lidia
    cara Lidia sento in modo particolare il tuo appello perchè mia mamma è morta allo stesso modo. Vorrei poter dire tante cose alla famiglia di quel ragazzo , perchè so cosa aspetta loro e vorrei tanto poterglielo evitare !! Pregherò sicuramente .

  • Molly, 24 Settembre 2009 @ 11:04 Reply

    mi scontro continuamente qui in ufficio con la logica del “so fico se frego bene” a discapito naturalmente degli altri che non agiscono così e che sono vittima di queste persone… purtroppo qualcuno su di me ha fatto molti danni… L’ultima che mi è successa: pochi gg fa ho scoperto che una collega ha detto al mio dirigente che io non avevo più bisogno di fare certi straordinari e di dare i miei turni a lei! sono due mesi che questa simpatica e dolcissima colleguzza mi frega!
    ma oggi è così! e dirlo mi pesa molto ma se riesci a pensare solo al tuo orticello fregandotene dell’altro campi bene e sei felice … ma a me non piace e non voglio minimamente avere a che fare con chi pratica questa filosofia di vita … il mito del produrre e consumare dell’avere per avere sull’essere causerà ancora tanti danni e preferisco essere una mosca bianca ma mai e poi mai le mie azioni volgeranno contro o a scapito di qualcuno… e mi chiamano fessa! è ormai la realtà che qualcuno ha voluto e nella quale dobbiamo vivere e far vivere i nostri figli … allora grido PROVVIDENZA: che vuol dire guardare avanti e grido SPERANZA contro ogni ragione.
    e qualcosa o qualcuno spezzera le catene del nepotismo e del baronato e delle raccomandazioni… non saranno infinite! e se non esiste più un singolo, un’identità, una persona io voglio essere singolo e identità e persona dove vivo, dove il Signore mi ha detto di essere LIEVITO
    non mi muovo e non mi piego a questa mentalità (ne pago le spese ogni giorni dall’ufficio al supermercato) ma con fermezza si può smontare questo meccanismo con i mezzi della MERAVIGLIA.
    ero al supermercato: in fila alla cassa una signora furbetta fa per passarmi avanti e con aria soddisfatta si piazza prima di me e dietro i commenti del ma signora c’era prima lei ma dica qualcosa ecc… ho trovato la pazienza di dire alla tipa dalla faccia da cavoletto di bruxelles : prego signora passi avanti ma non perchè lei è furba ma perchè sono educata io che la lascio passare!
    io voglio credere che si può fermare questo cancro

    x lidia: pregherò anche io per il tuo appello!

  • laura, 24 Settembre 2009 @ 11:23 Reply

    Domenica durante l’omelia il sacerdote ricordando i soldati morti diceva che anche noi nella vita di tutti i giorni possiamo essere “eroi”, comportandoci da cristiani, nella nostra famiglia, con i vicini, con i colleghi…è proprio questo essere e fare diversamente dall’andazzo generale dei più furbi, che può cambiare le cose…senza fare chissà che, ma agendo come vorrebbe il Signore. L’opportunità di farlo l’abbiamo ogni momento, e possiamo scegliere di essere diversi.

  • rosaria, 24 Settembre 2009 @ 11:28 Reply

    @Molly
    te ne potrei raccontare di tante ancora ‘fatte così all’ordine del giorno, solo che certe volte si tratta di pura e semplice cattiveria e mancanza di rispetto…quella più eclatante la cattiveria pura e semplice verso i deboli, verso mia figlia, in fila al supermarket nella corsia riservata . In un attimo di distrazione (perchè quì la mattina ci si dovrebbe alzare gia col bastone in mano ptronti a tutto) la solita furba passa davanti e, nonostante le proteste degli altri, lei incurante continua come se niente fosse,io non mi permetto d’aprir bocca perchè mi da fastidio usare mia figlia (anche se era un diritto il mio di non farmi fregare)quando non ce ne davvero bisogno…ho solo bisbigliato a chi mi era accanto SIGNORE PERDONA LORO PERCHé NON SANNO QUELLO CHE FANNO
    é una cosa che mi dico spesso quando si calpestano i diritti di chi ha davvero bisogno di quelli più indifesi ed è in questi momenti ,quando non riesco a parlare che non mi sento davvero sola che c’è chi mi da la mano, Gesù è con me e io sono con LUI

  • laura, 24 Settembre 2009 @ 11:42 Reply

    @lidia
    Cara Lidia, stamattina nella recita del rosario abbiamo messo le tue intenzioni, e ha pregato con noi un bimbetto di due anni che ogni tanto accennava un “Maìa”!

  • SPINA, 24 Settembre 2009 @ 12:20 Reply

    Ciao….ho propio giusto un minutino, non mi sono fatta più sentire ma…ci sono!
    Sul lavoro per me è un periodo duretto , pago giusto giusto la mia libertà da convenzioni e genuflessioni…penso e continuo a pensare che seguo Gesù cercando di essere una buona professionista che lavora onestamente,in modo competente.Su questo punto grazie a Dio nessuno può dirmi nulla, ma io non faccio sconti a nessuno su tutto il resto, la mia posizione su certi atteggiamenti viscidi, e di comodo è durissima.Niente scenate urla o liti…c’è il mio sguardo che si posa su chi pratica sul lavoro d’abitudine certi metodi…tristi e segno inequivocabile di poca capacità professionale.Quello sguardo ha colpito, ha fatto male a chi di solito viene sempre e comunque giustificato, in nome del potere.Ne faccio le spese,vivo tutto ciò con orgoglio offrendo la mia sofferenza ogni giorno.
    Credo che questa sia la misura da tener presente quando si parla di vivere il Vangelo nel mondo del lavoro, del sociale , della politica.Questa la misura e di più fino a d un vero e proprio martirio…sembra di essere diretti su una via da suicidi…ma non è così,quel sorriso sereno che posso avere grazie alla vicinanza del mio Dio,quella disponibilità di fondo che non voglio perdere nei confronti di nessuno,quella rettitudine del cuore che si ribalta nelle piccole cose della vita,sono la famosa testimonianza, sono l’impegno che ci viene chiesto quotidianamente, che vissuto perfettamente ha il potere di convertire, noi e chi ci circonda, inevitabilmente.
    Alle volte noi cristiani cerchiamo chissà quali vie per testimoniare la fede al prossimo ed invece,…è così banale la concretezza ..ma così terribile !
    Baci a tutti vi porto nel mio cuore …e corro in ospedale, al mio posto! Spina.

  • Janus, 24 Settembre 2009 @ 15:07 Reply

    Ora ho poco tempo … per un tema così immensamente tragico.
    Però signori … facciamo un passettino … fondamentale.

    Chiamiamo il male col suo nome = satana.

    Lo “stato delle cose” per il momento è questo e non cambia.
    Cambiano però e di molto, le prospettive di lotta e di vittoria 🙂

    Salùt

  • rosaria, 24 Settembre 2009 @ 15:44 Reply

    @Janus
    è vero, hai ragione, ma ….. Satana….. è troppo grosso, fa tanto paura ,anche se….però vi prego in questo pessimismo totale cerchiamo d’essere un pò ottimisti è vero che c’è tanto male intorno a noi ma c’è pure tantissimo bene, quello che non fa rumore , quello che ci da forza e coraggio di andare avanti, quello che vedi negli occhi della gente comune e che timidamente esce fuori e ti allunga la mano ciao

  • ...DiPassaggio..., 24 Settembre 2009 @ 15:56 Reply

    E’ ovvio che il bene non lo vedi…. “non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” Mt 6,3 … figurati se sai il bene che fa il tuo vicino 😉

    Però il male è bene chiamarlo col proprio nome : satana !

    Perchè quando lo chiami col proprio nome (come ci insegna la Bibbia), vuol dire che lo conosci.

    E se lo conosci, sai cosa vuole da te. Che fine vuol farti fare.

    E se lo conosci ….. lo eviti !

  • Miriam, 24 Settembre 2009 @ 16:05 Reply

    @spina ehilà bentornata proprio alla tua assenza stavo pensando…@janus non avevo dubbi che tu chiamassi il male col suo nome 🙂 tanto è vero che mentre facevo riferimento nel mio commento a san michele sorridevo pensando a te 🙂 col tuo modo di scrivere di dire le cose a volte un pò scomodo apparentemente in contrasto con noi…Mi ricordi un pò san michele …Què què non ti montare la testa però eh?Nessuno reggerebbe il paragone 😉 @di passaggio hai ragione se lo conosci lo eviti….Ma quante volte si traveste da angelo di luce… 😉

  • lidia, 24 Settembre 2009 @ 18:58 Reply

    Grazie delle vostre preghiere e servono davvero.
    Mi avevano detto che è morto suicida questo ragazzo e invece, testarda come sono perchè troppe cose non mi quadravano, ho chiesto alla prima persona che ha soccorso questo ragazzo. E’ stato un incidente, assurdo e tragico, ma è stato un incidente.
    Che il Signore consoli e sostenga tutti. Quante sofferenze ci sono nel mondo e forse il nostro unico compito e consolare e sostenere.

    Grazie di cuore a tutti

  • elena, 24 Settembre 2009 @ 20:44 Reply

    ciao a tutti, non aggiungo nulla ai vostri interessanti e sempre giusti commenti, approfitto di un momento solo per salutarvi visto che da un pò non mi collego. A Paolo un grazie per le sue riflessioni che scaturiscono anche dai suoi incontri. La realtà che viviamo è davvero fatta di tante cose negative, ma anche io penso che di altrettante cose belle siamo circondati, mi spiace solo che raramente se ne senta parlare. Evidentemente il bene non fa vendere ne’ giornali ne’ altro. Punto in alto per questo, punto sulla Misericordia di Dio e non perdo la Speranza che le cose possano cambiare, che si possa finalmente rimettere il bene in prima pagina e relegare in ultima tutte la poche cattive notizie! E meno male che non volevo aggiungere nulla ai vostri commenti! ciao a tutti.

  • SPINA, 24 Settembre 2009 @ 21:53 Reply

    @elena
    Il tuo intervento mi ha fatto venire in mente il fatto che noi “persone di buone volontà” abbiamo la possibilità di boicottare certa stampa, certa televisione.Basta non subire e bloccare le dita che si muovono da sole sul telecomando….magari dopo una lunga giornata di lavoro,cadiamo nella banalità proprio quando siamo stanchi , stacchiamo il cervello e diamo “la nostra approvazione,” aumentando il tasso di ascolto di veri e propri programmi spazzatura.
    Credetemi, è meglio leggere un bel libro o andare a dormire tenendo per mano la propria sposa-o.
    E’ vero siamo ormai una minoranza ma ancora in grado di esprimere le proprie idee,e se certa roba fa schifo,fa schifo e lo dobbiamo dire!Quindi…niente stampa di un certo tipo,e non mi riferisco ai giornaletti porno , ma a molto di peggio,e televisori spenti…sarebbe ancora meglio non avere la TV…incredibile si può vivere senza…….la radio è un mezzo ancora abbastanza pulito e molto stimolante.

  • rosaria, 25 Settembre 2009 @ 09:48 Reply

    @SPINA
    sono d’accordissimo con te su stampa e televisione spazzature e su quanto ci prendono in certi momenti…… ciao

  • Paolo Obbie, 25 Settembre 2009 @ 15:05 Reply

    Buon giorno a tutti.
    Ogni tanto leggo qualche post ed alcuni commenti di questo blog, ma non ho mai inviato un mio commento, in genere sono più interessato ad altri blog e partecipo attivamente ad essi. D’altronde non sono neanche credente, almeno non nel senso che si dà a questa affermazione comunemente e non frequento la chiesa da anni, ma non voglio dilungarmi era solo per dare due pennellate di descrizione.
    Credo che se la società fosse formata effettivamente da cristiani, che hanno assimilato, fatto proprio il messaggio di Gesù e che cercano di metterlo in pratica non ci sarebbero problemi etici, è un’ovvietà ma anche un’utopia. Cercando di mettere in pratica la parola, cercando di migliorarsi, molti commetterebbero comunque errori, ma si saprebbe con una certa chiarezza chi sbaglia, dove sbaglia e lo saprebbe lui stesso, non sarebbe neanche necessario riprenderlo (al limite farglielo notare). Sopratutto non ci sarebbero i furbi, perché nel fare il furbo è insito il prevaricare l’altro e c’è poco da sbagliarsi, neanche un cristiano che compie i primi passi potrebbe fare questi errori (intendo i furbi sistematici ovviamente, quelli per cui è uno stile di vita, non il semplice passare avanti in una fila che comunque non è bello). Ma la società in cui viviamo non è questa, pochi, veramente pochi sono quelli che cercano di mettere in pratica la parola, molti credono di farlo adattandosi a qualche principio della chiesa in maniera acritica e (senza offesa) bigotta altri (e sono i più pericolosi) si mascherano da credenti devoti per fare i loro comodi, per fregare meglio il prossimo.
    Secondo me, voi, che siete cercatori in buona fede, dovreste sbugiardare questi lupi travestiti da agnelli, cacciare i mercanti dal tempio, fare pulizia di coloro che vi sfruttano. Partecipare a battaglie civili e magari partire da chi si finge vicino a voi, magari infangando il nome della chiesa (intesa nel significato arcaico del termine di comunità, non in quello attuale della gerarchia che invece, secondo me, è senza speranza). Dovreste farlo perché, oltre al danno che fanno a voi, ne fanno alla società in generale e questo già sarebbe un contributo enorme alla società civile, provate a immaginare (ovviamente sogno) che venga fatta realmente un’operazione del genere!
    Si sono un moralista, ma non la vedo una cosa negativa come l’hai descritta tu Paolo, non sono moralista nel senso che non perdono chi sbaglia, ma lo sono verso chi si approfitta della vostra e della mia propensione a perdonare, lo sono verso chi sa bene che sbaglia (o magari pensa di no perché lui e superiore a queste cose e noi siamo niente, ma quì siamo nel patologico), ma si trova bene a farlo e persevera tranquillamente.
    Mi pare giusto cercare di partire da se stessi, pensare che i miglioramenti devono partire da noi, però forse si rischia di dimenticare che molti non hanno nessuna intenzione di farlo e che il loro migliorarsi consiste nel prevaricare gli altri e mi riferisco ai favori, alle clientele, alla politica di una mano che lava l’altra e tutto questo genere di cose che, mi pare stia dietro a tutte le cose che non vanno in Italia (poi ce ne sono altre date dal modello di società occidentale che non è il migliore dei mondi possibili, ma forse il migliore di quelli realizzati finora), quello che su tanti aspetti rende la nostra società peggiore di altre, quello che ha favorito il proliferare delle varie mafie ed il loro espandersi su ogni aspetto della società civile. Tra l’altro poi la maggior parte di coloro che si credono furbi (e che temo siano ormai la maggioranza) non ne traggono un vero giovamento, sono illusi che aspettano un favore da chi invece ha qualche vantaggio materiale (ma magari vive malissimo) o anche lui a sua volta aspetta di trarne. Insomma questa socità di furbi ha creato svantaggi per tutti (furbi compresi). Finché la maggioranza della popolazione continua a sentirsi tra coloro che ne potrebbero trarre qualche vantaggio, o ne hanno tratto qualche vantaggio, finché non capisce che nessuno ne trae realmente beneficio, che tanti furbi creano una totalità di fessi, finché non ci sarà un vero spirito civico che porti a mettere il bene comune avanti al proprio, capendo che il bene comune è anche il proprio e che alla lunga sarà maggiore del piccolo illusorio vantaggio momentaneo, finché queste rimarranno speranze e sogni temo che affonderemo sempre più nella melma attuale…
    Non so quale sia il modo giusto, per un buon cristiano, di reagire a queste cose. Quì forse va valutato cosa si intende per regno dei cieli, se è qualcosa che riguarda l’eventuale vita eterna allora va tutto bene così, sono tutte prove che servono ai cristiani e va bene soffrire in silenzio; ma se il regno dei cieli e qualcosa che abbiamo si interiormente, ma che va anche realizzato nel rapporto con gli altri e nella società in cui si vive (ed io la vedo così) allora forse non è più il tempo di porgere l’altra guancia, ma è il momento di cacciare i mercanti da tempio (…finendo per fare loro del bene tra l’altro).

  • laura, 25 Settembre 2009 @ 19:28 Reply

    @Paolo Obbie
    Il tuo commento mi da speranza che le cose possano cambiare: se anche chi si dichiara non credente si comporta rispettando gli altri e sogna un mondo dove non ci si afferma prevaricando il prossimo…e ce ne sono di “non credenti” così! C’è la possibilità di un mondo migliore. Utopia dici? Può darsi, ma è la speranza di tanti veri cristiani, è la speranza di Gesù. Ed è la speranza anche mia. Non lasciamoci scoraggiare dall’idea che sia tutto nero, e non c’è speranza. Ci sono tante piccole e grandi luci che illuminano ancora, lasciamole crescere, a partire dalle nostre piccole fiammelle… Il “satanasso” come direbbe Janus non aspetta altro che il nostro scoraggiamento, e non diamogliela vinta allora! Lottiamo prima di darci per vinti. Cominciamo o continuiamo a vivere la nostra vita a partire dal vangelo, come dici tu se tutti i cristiani lo facessero davvero, se realmente ci provassimo tutti, il mondo sarebbe migliore.
    Da quello che scrivi mi sembra di capire che quello che ti preoccupa molto sono i sedicenti cristiani che fanno peggio dei non cristiani, e allora cosa dovremmo fare? Noi possiamo riprenderci a vicenda con carità cristiana, sapendo che tutti siamo capaci di sbagliare. Possiamo per Amore correggerci a vicenda, anche se è difficile. Allora prima di “togliere la pagliuzza nell’occhio di mio fratello”, preferisco prima levarmi la trave dal mio…e sarà già molto.
    Ma comunque l’alternativa al porgere l’altra guancia non è detto che sia cacciare i mercanti dal tempio! Magari è lasciarli pure lì e semplicemente dargli un esempio di come si può vivere rispettandosi, anche se può essere difficile e si può passare per fessi…ma tu stesso dici che i fessi alla fine sono…LORO!
    E comunque se dopo 2000 anni esistono ancora cristiani e non che sperano, lottano, amano, la speranza non è così utopistica. Dalla nostra(intendo di tutti tutti) abbiamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo! E per 2000 anni non sono stati “con le mani in mano”, noi mettiamoci del nostro!

  • costanza, 25 Settembre 2009 @ 20:35 Reply

    Grazie don, abbiamo bisogno di qualcuno che sempre ci ricordi come essere cristiani non si ferma al nostro cuore, ma scivola e irrora la società. E so bene che dovunque ci sono uomini e donne che operano nel silenzio, che sono il cuore orante e insieme attivo dell’umanità, che non cedono. Io li vedo ogni giorno, questi santi sconosciuti a loro stessi, che rifiutano i 2000 euro del pacco di droga e si spaccano la schiena a lavare scale e palazzi, che aiutano bambini e anziani e tessono una tela di amore e giustizia.
    Voglio condividere un pensiero che spesso mi accompagna: “uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare teneramente, camminare umilmente con il tuo Dio” (Michea). E’ una sintesi perfetta

  • rosaria, 27 Settembre 2009 @ 06:11 Reply

    Buon giorno a tutti

    è triste, davvero triste pensare che un domani i tuoi figli cresceranno in una società dove i cani ti sbranano ogni giorno, dove ti devi alzare con il bastone e non puoi lasciarlo manco quando dormi…dobbiamo far qualcosa per noi per loro …ma quante volte ci abbiamo provato e poi siamo dovuti tornare sconfitti sui nostri passi.Forse non è nello spirito cristiano abbandonare il tutto e vivere lontano ma secondo me non è manco vivere questo circondato da ingiustizie che feriscono e che ti lasciano a bocca amara C’è tanto bene è vero ,lo vedo spesso tutti i giorni nelle piccole cose, ma c’è anche tantissimo male che è quello che ti colpisce di più,quello che segnerà per sempre i nostri figli ,quello a cui è difficile difendersi perchè è nascosto , ha il viso da angelo ma sotto, e nemmeno tanto sotto è un diavolo, che ti fa male e in tutti i modi possibili , e non tutti sono tanto forti da poter sopportare e difendersi, e fino a quando? LOttare si… ma per chi può farlo e chi in qualche modo è impedito? nel frattempo non può che subire
    Non per niente i cani sbranano sempre i più deboli
    Sono demoralizzate, delusa, arrabbiata, per anni abbiamo lottato contro muri di gomma ora mi sento di dire basta vado via …. ma dove?
    Signore dammi tanta più fede in te nel tuo aiuto e più fiducia verso il prossimo…

  • lidia, 27 Settembre 2009 @ 07:55 Reply

    @rosaria
    E’ esperienza della mia vita, ma solo ieri me ne sono resa conto pienamente.
    Reagire violentemente al male credo sia un errore umano, il difendersi è più che legittimo, combattere pure … ma è comunque un errore.
    Per cambiare il mondo (iniziando da noi stessi) è necessario passare in mezzo al male, entrarci e lasciarsi aggredire come meglio crede. Per definizione il male è falso e falsifica, ma quando vede che qualcuno che ci passa in mezzo ponendo la verità e l’autentico allora … non si diverte più e si spezza la schiena da solo.
    Guardando la Onnipotenza crocifissa mi sono accorta di questo, guardando Gesù come uomo che è passato in mezzo a tutto rimanendo sempre al suo posto di Figlio.

    Certo che ci vuole coraggio e determinazione per non lasciarsi tiranneggiare dal male, serve tanta preghiera ed il completo affidamento di ogni nostra facoltà a Dio … poi tutto ci viene ridonato con Lui dentro.

    Come mamma, come amica e come tutto non posso e non devo risolvere i problemi altrui o toglierli, ma devo rendere gli altri in grado di trovare una soluzione ai problemi, a prendere decisioni non avventate o di fretta o di reazione. Insomma dobbiamo togliere rabbia ed angoscia, delusione e disperazione e sapere guardare “oltre” perchè per assurdo il male se ben affrontato può essere mezzo per il bene supremo: non per nulla dal Crocifisso è stato il Miracolo della salvezza dell’umanità e la cancellazione del peccato originale.
    La logica della medaglia, insomma: vediamo e ci fanno vedere solo la parte brutta che ci affascina e ipnotizza facendoci scordare di girare la testa e guardare dietro, guardare all’altra faccia.

    Tutto questo è abbastanza facile quando il male colpisce noi stessi, quasi impossibile – invece – quando colpisce qualcuno di caro, magari i figli 🙁
    … Ma c’è un modo di difendere che è molto più efficace di qualsiasi guerra ed è quella usata da Gesù. Lui ha difeso molto ed in prima persona il prossimo ferito, ma lo ha fatto in un modo speciale. Io non posso dirlo quale sia questo modo speciale perchè ognuno lo trova per il caso personale dentro il Vangelo.

  • Carla, 27 Settembre 2009 @ 08:42 Reply

    Vedo con piacere che la discussione, se pur lentamente, procede.
    Ringrazio chi mi ha risposto e tutti quelli che hanno contribuito con i loro commenti.
    Vorrei aggiungere ancora qualche pensiero che leggendovi mi è venuto in mente. Secondo me il problema più grande è l’indifferenza. Forse dovrebbe essere più chiaro che l’ingiustizia è peccato, è disarmonia, che porta alla sofferenza e al dolore non solo per chi la subisce ma anche per chi assiste senza intervenire e per chi la causa.
    Per anni abbiamo assistito ai resoconti dei morti per fame, malattia, guerre e carestie nel terzo mondo, spesso commuovendoci un pò e mandando qualche soldo per aiutare, a volte pensando che in fondo era colpa loro se non erano capaci a lavorare e a cavarsela. Ora ci spaventa l’immigrazione e il terrorismo, frutti amarissimi della disperazione e della manipolazione dei disperati.
    Ci siamo lasciati convincere che il mondo è di chi sa cavalcare il momento, l’affare, e che il lavoro è più una iattura che un valore, conta solo il guadagno e il mercato. E ora ci troviamo travolti da una crisi finanziaria che come al solito colpisce i piccoli e sfiora solo di lontano i ricconi, che nel frattempo contano come Paperone i loro risparmi al sicuro( anche se neppure loro sono tanto felici). Per non parlare della fine che sta facendo il lavoro e del modo in cui saranno costretti a lavorare i nostri figli.
    Insomma, non vorrei peggiorare il morale di Rosaria e di tutti quanti, ma vorrei che ci accorgessimo che ogni scelta, dalla più piccola alla più grande, ha un riflesso, un’onda che ricade su di noi e intorno a noi. Probabilmente se ci pensassimo più spesso …. ci sarebbero più onde positive.
    In fondo il mondo è un mega corpo mistico, siamo tutti collegati, bisognerebbe riuscire a tagliare la radice del peccato, senza danneggiare i rami.
    I diavolo dicono che fa le pentole ma non i coperchi, guardiamo nel pentolone e decidiamo cosa è buono e cosa no, senza delegare e senza disperarci, perchè noi abbiamo comunque una marcia il più, abbiamo il buon Dio che ci guida e ci accoglie, sempre, anche quando sbagliamo.
    Un abbraccio a tutti.

  • SPINA, 27 Settembre 2009 @ 08:44 Reply

    @Paolo Obbie
    Grazie per il tuo intervento, preziosissimo!
    Vedi, non è facile,parli con una che impugnerebbe molto volentieri la frusta e che farebbe con piacere piazza pulita dei “mercanti del tempio” e questa è un’espressione “gentile ” per definirli…Ma non è questo nei piani di Dio,e nemmeno è nei suoi progetti farmi “prendere a calci nel sedere ” per il resto della mia vita.
    E allora? Allora l’unica strada è il rapporto con Lui,cosa che forse sfugge un pò ad una persona che non ha il dono della fede e che sfugge anche a chi crede di averlo.
    Già…infatti è più facile parlare di queste cose con te che dici di non conoscerLo,ma che ami la sincerità e la giustizia,piuttosto che con chi si sente tragicamente arrivaro e per questo ha smesso di camminare e cercare.
    Vedi,non ti voglio insegnare nulla, ma solo dirti quel che è stato ed è per me, solo nell’incontro con Lui in me ogni giorno e, quando riesco, ogni momento trovo le risposte, l’equilibrio ed il modo di usare tutte le mie capacità in tutti i campi per “essere”sul serio, non per finta,per costruire un mondo nuovo partendo dal basso ,dal concreto.
    E’ questo un pò il segreto…il credente ha una dimensione orizzontale efficace e credibile solo se ne ha una molto robusta in verticale….tutti gli altri tentativi sono destinati a fallire e ce ne accorgiamo quando incontriamo persone che sono uomini e donne di fede solo perchè ricoprono certi ruoli…purtroppo, non per altro …e mi fermo qui.
    Chi vuole seguire Gesù ora, in questo mondo ed in questa società ha solo da conoscerLo, lasciarsi conquistare, fidarsi,affidarsi (ti assicuri che non è poco) e poi vivere, dando risalto a ciò che più conta…Lui ce lo dirà utilizzando tutti i mezzi possibili…e la lotta c’è , ogni giorno e costa sangue e fatica a chi la combatte a chi ci crede anche quando tutto e tutti sembrano rivelarsi traditori e trappole di falsità.
    Un mondo nuovo ? Una Chiesa più umana , meglio più umanizzata?Io ci credo e lotto per questo…senza la frusta,Gesù me l’ha fatta mettere via,al suo posto ci sono situazioni che questo mondo disprezza o peggio ha fatto dimenticare…il silenzio ,la preghiera,il dialogo con Lui compagno dei miei giorni…e sono una persona qualunque , che vive ,piange e ride come e con tutti gli altri…ma…….
    Ciao Spina.

  • costanza, 27 Settembre 2009 @ 10:21 Reply

    Ieri sera, a Cimitile, in Campania, come ogni anno un piccolo gruppo di missionari/e ha riflettutto sul mondo di oggi, sugli stili di vita, su rifiuti, acqua, migranti..e ha celebrato. Vedere questi uomini e donne, capelli bianchi, corpi segnati dalla sofferenza, da tanto dolore attraversato e di cui si fanno carico, pregare insieme, cantare la gioia del Padre/Madre con noi, è esperienza profondissima di chiesa, di comunione, è meraviglia di fronte alla premura di chi ogni giorno ci raduna per darci la forza di ricominciare. Sono mamma anch’io, so la paura, morde anche il mio cuore, ma la gioia dell’appartenere a Cristo vince tutto, dà senso anche al dolore e alla sofferenza. E la Chiesa è migliore di quanto appaia. Tutta. Abbiamo bisogno di tanto coraggio per scoprire la gioia che ci attraversa e lasciarla fluire come l’acqua delle fonti valdostane, gelida e preziosa. Buona domenica, buona festa.

  • Elisa, 27 Settembre 2009 @ 11:17 Reply

    “Vincete il male con il bene”- ci suggeriva il grande Giovanni Paolo II in un messaggio per la Giornata Mondiale della Pace – “Il male non si sconfigge con il male: su quella strada, infatti, anziché vincere il male, ci si fa vincere dal male. La pace è il risultato di una lunga ed impegnativa battaglia, vinta quando il male è sconfitto con il bene”.
    Tutti siamo co-responsabili del male in qualche modo, nel nostro piccolo, ma possiamo e dobbiamo essere altrettanto responsabili di fare del bene. Questo indipendentemente dal fatto che lo si faccia in nome di Gesù oppure no, ciò che conta è farlo! È vero ciò che avete detto, tanti che si dicono “cristiani” sono coloro che poi nella vita di tutti i giorni non testimoniano affatto e non mettono in pratica il Vangelo.
    Pensate alle ultime parole che vengono dette al termine della S. Messa: “la Messa è finita, andate in pace!” oppure “La gioia del Signore sia la vostra forza, andate in pace!”. È bellissimo!!! Ma poi che succede? Una volta usciti di chiesa ognuno per la sua strada… e quell’andate in pace… beh, non è proprio così…
    Costanza ricordava un gruppo di missionari. Proprio in questi giorni ho ricevuto notizie da una suora missionaria in Africa che mi raccontava della situazione difficilissima che c’è nel suo paese (miseria, guerra, siccità, fame…). Nonostante questo, e nonostante nessuno più ne parli (perché ovviamente si fa “audience” solo se si parla di decine di morti e non delle guerriglie quotidiane in cui perdono la vita solo uno o due poveri africani…) tanti missionari restano là, a rischiare la propria vita in nome di quel Gesù Cristo che è la loro unica speranza!
    Questo è vincere il male con il bene, secondo me, e mi fa riflettere… A noi è chiesto di “andare in pace” anche solo nella nostra famiglia, nel nostro posto di lavoro, nella nostra comunità… cristiana!
    Buona domenica a tutti

  • lidia, 27 Settembre 2009 @ 11:35 Reply

    @Elisa
    Tanti “missionari” non proprio considerati tali, rischiano la vita qui da noi, fosse anche solo la vita spirituale, ma anche la vita fisica considerando certe malattie portate dentro un impegno quotidiano enorme.
    E questi “missionari” fanno ancora meno audience perchè si trovano nella Chiesa Cattolica e quindi … tacciono, lavorano, soffrono e se si dice loro qualche cosa sul loro stato, minimizzano e trovano quella benedetta altra faccia della medaglia anche nella sofferenza (che assomiglia molto al martirio pur rimandendo in vita … per il momento).

    Il male (qualsiasi male) lo vincono portando il bene, vedendo il bene, attaccati al bene … anche se non disdegnano denunciare con carità coloro che fanno soffrire i piccoli. Difendono il prossimo e non loro stessi, anzi, pagano di persona queste difese.

    … chi ha orecchie per intendere, intenda. 😀

  • Davide, 27 Settembre 2009 @ 12:20 Reply

    “Noi non dobbiamo mai dimenticare che il successo a noi richiesto dall’essere cristiani non è quello,anzitutto,di arrivare ad ogni costo a determinate realizzazioni temporali,il che genera inevitabilmente il fenomeno del machiavellismo,ma è quello di essere ad ogni costo fedeli alle esigenze dell’essere cristiani: al resto pensa poi Iddio!Questo il senso delle parole:”cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia:il resto vi verrà dato di soprappiù”

    “Ancora una volta dirò che prima delle realizzazioni temporali ci è richiesta la fedeltà TOTALE a Cristo e di credere che la potenza dello spirito,la quale attraverso quella fedeltà si rivela,è tale da superare le resistenze materialistiche assai più di quanto la concorrenza con i nostri avversari sul piano delle rivendicazioni materiali riesca a vincerle.”

    Giuseppe Lazzati

    Badiamo bene che satana aspetta solo di trovarci distratti x avvilirci e sfiancarci,impariamo quindi a non guardare al risultato o alla conquista,bensì a mantenere lo sguardo fisso rivolto a Cristo e Lui soltanto.Gesù non è venuto a portare il compimento della giustizia,ma l’Amore,ed è con l’adesione totale ad Essa che arriviamo al compimento di quella.Più manterremo lo sguardo fisso su ciò che ci circonda,lasciandoci demoralizzare,più lo distogliamo da Cristo.Un cristiano è un uomo attraverso il quale brilla la Luce.Ci è chiesta trasparenza e fedeltà x arrivare a tanto,scaviamo prima in noi stessi,permettendo così alla Luce,attraverso noi,di arrivare agli altri.

    Buona domenica a tutti!

  • Elisa, 27 Settembre 2009 @ 12:35 Reply

    @lidia
    Grazie Lidia per averlo specificato. Proprio a questo mi riferivo, ciascuno è “missionario” dove è chiamato a vivere… anche e soprattutto quando tutto ti farebbe dire: “Missione impossibile”!!!
    Ma un’altra cosa ritengo importante: “non sappia la tua destra ciò che fa la sinistra”… nel senso che il Bene (con la B maiuscola!) è quello che viene fatto senza bisogno di sbandierarlo in piazza per sentirsi dire “bravo/a”, ma è AMARE senza pretendere nulla in cambio. E per fortuna di questo Bene ce n’è ancora tanto attorno a noi!

  • laura, 27 Settembre 2009 @ 13:53 Reply

    Amare silenziosamente, nascostamente,
    senza mettere la firma personale
    di proprietà.
    Quasi senza farsene accorgere,
    senza dirlo neppure a se stessi.
    Lasciandosi cancellare dal tempo.
    Questo si che è morire
    di quella morte con Cristo
    che porta in gestazione
    la vita di molti…

    Padre Mario Rosin

  • ww, 27 Settembre 2009 @ 17:01 Reply

    “Urge un risveglio delle coscienze”.

    Premessa: vivo in un condominio di 20 appartamenti, gli occupanti sono anziani in maggioranza, ci sono un paio di famiglie non italiane. Si sta tranquilli, non vola mai una mosca.

    Ore 20 di mercoledì scorso.
    Scambio quattro chiacchiere su iniziativa di uno dei consiglieri del mio condominio, che nel frattempo mostra indifferenza totale verso il fatto che mi sto facendo faticosamente strada verso l’ascensore, carica di pacchi e pacchetti.
    Gli dico che non ho condiviso certe delibere condominiali un po’ oscurantiste,
    mi risponde – dopo una serie di affermazioni che mostrano di voler minimizzare le mie perplessità – che è meglio così, perché altrimenti il condominio sarebbe frequentato da un sacco di gentaglia.
    Continua con un: “Vedi quei due cartelli VENDESI, adesso verranno qui sicuramente due famiglie di extracomunitari e andremo a finire peggio che in certi quartieri…”
    A nulla sono valsi i miei tentativi di dirgli che non mi sono accorta che le condizioni di vita del condominio siano peggiorate. La risposta è stata: “Non sei mai a casa, evidentemente”.

    Ho incontrato un vicino con la coscienza in coma. Uno che non dimostrava di amare.
    E non ho più avuto pazienza di ascoltarlo, mi sembrava di fare sforzi inutili. Nemmeno io mi sono mostrata capace di amarlo, uffa!

    Viviamo di preconcetti, di paura della diversità, e – quando possiamo – mettiamo la testa sotto la sabbia che è meglio…
    Però basterebbe che ognuno di noi amasse solo un po’ di più.

    Dedico a tutti voi un canto:
    “Sempre ho chiesto il perché,
    sempre ho domandato a te:
    « Dimmi perché c’è il dolor
    quando il mondo cerca amor ».

    Una parola solo mi hai dato
    come risposta ai miei perché;
    mi hai detto: “Ama, se vuoi capire,
    vedrai la luce sgorgare in te”.

    « Ama – ancora dici a me –
    ama e capirai perché,
    ama, non resterà il dolor,
    troverai l’amor ».

    Aimer chacun comme un ami,
    aimer jusqu’à donner sa vie;
    aimer par-delà les douleurs,
    c’est trouver le bonnheur.

    Liefde! Dat zoekt toch elke mens.
    Liefde! Is vrij zijn vab jezelf.
    Liefde! Is delen ieders leed
    zo wordt vreugde je deel.

    Ama se queres ser feliz,
    ama e tudo muderà,
    ama e assim encontreras
    a alegria de amar.

    Liebe! Un du verstehst das Leid.
    Liebe! Dann findest du die Freud.
    Liebe! Und du bist endlich frei
    und dein Leben wird neu.

    Ama si queres ser feliz,
    ama y todo cambierà,
    ama y asì encontreras
    a alegria de amar.

    Love! And you’ll be happy too.
    Smile! Help the one who’s next to you.
    Try it! You’ll find it’s really true
    that your life can be new.

    « Ama – ancora dici a me –
    ama e capirai perché,
    ama, non resterà il dolor,
    troverai l’amor ».”

    (Ama e capirai – Gen Rosso)

    Ciao a tutti!

  • miriamni, 28 Settembre 2009 @ 15:17 Reply

    @Miriam Buon giorno, ciao carissima, mi piacerebbe scambiare quattro chiacchere con te! sai che a volte come viene riportato da tutti non c’è rumore per quel albero che cresce!! ebbene se uno si accosta al sito e legge c’è davvero da gridare Gesù aiutaci..
    certamente aiutaci a mettere in luce non solo le nostre fatiche quotidiane e i nostri pesi ma la bellezza di sentirsi amati, certo sbagliamo e non siamo ipocriti andando a messa e cercado di incontrarlo e capire dove sbagliamo, nella vita di ogni uno non c’è solo il tabor ma a volte ci viene meglio il calvario c’è n’è per tutti!!!
    Ascoltando come li chiama i nostro patriarca Angelo Scola i lontani a detta loro c’è ipocrisia nella chiesa e nelle comunità, ma se vedo qualcosa che non va non giudico cerco di cambiarla se credo . il Signore ci fa percorrere strade che non conosciamo. I ben pensanti che non sono solo dentro la chiesa ma anche fuori si lustrano le unghie con belle parole e alla fine? se uno cerca di vivere il vangelo come è capace con tutti i limiti umani e se spesso si sbaglia il Signore ci tende la mano per aiutarci. il Signore ci ha dato il famoso libero arbitrio liberi, forse a volte non siamo tanto adulti da prenderci le nostre responsabilità che ne dici?

  • alba, 28 Settembre 2009 @ 15:46 Reply

    Elisa , io ho visto tante “missioni impossibili” diventare possibili nelle coppie , nelle persone che si “sporcano le mani concretamente” grazie all’amore dono totale di se’, dono che supera ferite anche profonde, torti ,tradimenti …Amore che si erge nonostante il mondo ed il male remino contro la famiglia….Amore che non fa scalpore sui giornali o in tv (sarebbe deriso e boicottato…)Amore grande….che dona grande fiducia e speranza per il futuro…Che bello pensare che un amore può essere anche oggi per sempre…amore nato e ri-nato 1000 volte…e forse proprio per questo sempre più grande !!!
    Si conosco nome e cognome di queste coppie: sono la foresta che sta crescendo piano piano e che fa meno rumore dei numeri dei fallimenti matrimoniali ( fallimenti che solo Dio potrà giudicare…ma che oggi fan molto rumore…) QUESTA è UNA DELLE BELLE SPERANZE PER IL FUTURO!!…il futuro non è cupo come ce lo vogliono far credere!!

  • miriam, 28 Settembre 2009 @ 16:15 Reply

    @miriamni
    miriamni……. 🙂

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