In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Gv 15,18-21
Non siamo di questo mondo, perciò non spaventiamoci se non ci sentiamo esattamente a nostro agio in questo mondo. Se avete l’impressione di essere come degli alieni quando le vostre amiche provano tanto piacere a sparlare degli altri e voi, invece, vi sentiate a disagio. O se evitate di fare un apprezzamento pesante alla vostra collega come, invece, fanno tutti i maschi del vostro ufficio. O se proprio non ce la fate a sostenere i discorsi pieni di nulla del dopo-cena. Succede, se avete incontrato il Maestro, se l’Assoluto vi ha anche solo sfiorato, se avete osato credere nel volto nuovo dell’uomo che il vangelo proclama. Ed è anche normale, dice il Signore, che il mondo non apprezzi i cristiani (veri e seri), anche se non vanno in giro a rompere le scatole e non fanno i predicatori fuori luogo: prima di noi il mondo ha odiato il Maestro, perché la luce segna sempre l’ombra, la delimita, la evidenzia. Inutili illudersi: vivere in armonia col vangelo crea sempre qualche discrepanza attorno a noi, qualche malumore, qualche contraddizione che emerge. Ma il Signore ci ha scelti dal mondo, ci ha tratti dalla tenebra alla sua ammirabile luce, ci sostiene, non abbiamo paura.
1 Comment