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In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Mt 11,28-30

La vita ci stanca, la quotidianità ci logora, molti di noi vivono ritmi insostenibili, peggio dei nostri padri, peggio dei nostri nonni. Una volta c’era povertà, ma la si affrontava con dignità, con una vita fatta di nulla. Oggi si corre come dei pazzi per poter galleggiare, per tenere un ritmo di vita decente e, a volte, per poter attorniarci di tanti oggetti di cui non abbiamo veramente bisogno. Lavoriamo, corriamo, ci occupiamo della nostra famiglia, cerchiamo di far quadrare i conti di casa e, alla fine, ciò che ci avanza è qualche settimana di vacanza rovinata dall’idea di tornare nel vortice infernale delle cose da fare. Come uscirne? Il Signore si propone come colui che, solo, può soddisfare la profonda inquietudine che abita il nostro cuore. Non sono gli affetti che lo colmano né, tanto meno, gli oggetti o le conquiste umane tutte cose sane e belle, ma che vanno accolte per ciò che sono: passaggi. Il nostro cuore è fatto per l’assoluto, quando lo capiremo? E solo l’assoluto può darci la pace che cerchiamo. Andiamo a lui, in questo cammino di avvento, andiamogli incontro, accogliamolo, nella nostra vita frenetica. Andiamo a lui, ed egli ci ristorerà.

2 Comments

  • massimiliano munaro, 11 Dicembre 2019 @ 16:37 Reply

    Nella frenesia della quotidianità ci sono dentro fino al collo. E sempre Dio porta pazienza con me.

  • Maria Rosaria, 12 Dicembre 2019 @ 08:32 Reply

    La frenesia quotidiana è divenuta ormai uno status quo un pò per tutti, e l’unica condicio sine qua non per poter affrontare la giornata (una alla volta, perché ad ogni giorno basta la sua pena) è la Preghiera.
    Apriamo il nostro giorno con la preghiera e la meditazione, ciascuno secondo il proprio schema, e il risultato del nostro lavoro sarà sorprendente. Se qualche giorno la nostra preghiera non dovesse risultare, per qualsiasi motivo, così come l’avevamo programmata, rassegniamoci, può essere che anche il nostro lavoro e il nostro impegno non saranno come li avevamo programmati. Pazienza…sono gli imprevisti della Vita, ma le uniche cose certe che non ci faranno mai vacillare sono la Fede e l’attaccamento al Signore e alla Sua volontà.

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