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In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi. 

Mt 28,8-15

Può succedere di essere un po’ storditi alla notizia della resurrezione del maestro Gesù. Non abbiamo di che preoccuparci, la Chiesa nella sua immensa saggezza ci dona la possibilità, nei prossimi 50 giorni di convertirci alla grande notizia che abbiamo ricevuto. Se la quaresima è durata 40 giorni di essenzialità e conversione, il tempo pasquale ci accompagna molto più tempo. Non è facile convertirsi alla gioia, non è semplice credere che veramente Gesù è risorto. La caratteristica che accomuna le diverse apparizioni di Gesù risorto è proprio il senso di stupore e di dubbio che contraddistingue tutti i protagonisti, anche gli apostoli. E se hanno faticato loro a credere, non dobbiamo scoraggiarci! Gesù è veramente risorto: non rianimato, né tanto meno reincarnato. Il suo corpo umano è risuscitato: è proprio lui, mangia e beve come tutti, ma, nel contempo è riconosciuto solo con lo sguardo profondo della fede attraverso dei segni. Negare la resurrezione è l’unico modo per smontare dal di dentro il cristianesimo. Lo capiscono bene gli uomini del sinedrio che, come soluzione, cominciano a diffondere la prima delle false notizie riguardanti lo straordinario evento…

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