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Il film, nel suo complesso, è coinvolgente e divertente. Il regista Jaco Van Dormael costruisce una commedia grottesca che, a me credente, ha insegnato tantissimo. Con il suo “Dio esiste e vive a Bruxelles” (impareggiabile il titolo originale, le tout nouveau testament, il nuovissimo testamento) il regista descrive un Dio orribile, sposato con una donna insignificante, rintanato in un alloggio a Bruxelles. Dio è sadico ed annoiato, pigro e violento: nella sua stanza inaccessibile, grazie ad un vecchio computer, invia disgrazie, cataclismi, elabora leggi assurde pur di far tribolare gli uomini. Visione paradossale eppure condivisa da molti!

Suo figlio JC, Gesù Cristo, è scappato di casa e sappiamo com’è finita.

Sua figlia, Ea, decide di andarsene anch’essa ma, prima, vuole vendicarsi del padre/padrone. Riesce a penetrare nello studio di Dio e invia a tutta l’umanità un sms con la data precisa della propria morte. I cinque minuti che seguono sono imperdibili: tutti ricevono l’sms: Jean, Philippe, Lucie… morirai fra tot. anni, giorni, ore, minuti…

Le reazioni sono straordinarie: chi si dispera, chi si ribella, chi si arrabbia ma, come fa notare Dio, imbufalito dall’inganno, se tutti sanno quando moriranno, prenderanno consapevolezza della loro vita, scegliendo finalmente come vivere e non temendo più la morte.

Idea cinematografica geniale. Ma che dice molto di come siamo.

O di come potremmo essere.

 

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