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Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. Subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Mc 1,14-20

Ha bisogno di collaboratori, il Signore, per annunciare il Vangelo. Li va a cercare mentre lavorano, sulla riva del mare, dopo avere iniziato il suo ministero nelle terre della Decapoli, ai confini di Israele. E di nuovo parliamo di confini fra terra e lago, fra terra e mare. Il mare: luogo misterioso e inaccessibile per gli ebrei, poco avvezzi alla navigazione. È sui confini che Dio chiama, alla fine di una infruttuosa giornata di lavoro. Non alla fine di un percorso di formazione o di uno sfavillante pellegrinaggio, ma nella quotidianità del lavoro manuale. E chiede ai primi discepoli di seguirlo per diventare pescatori di uomini. Di solito non accade così: è il discepolo che si cerca un Maestro che gli aggrada. Gesù, invece, ci viene a chiamare là dove siamo per tirar fuori umanità da noi stessi e dalle persone che incontriamo. Umanità: in questo mondo sempre più insensibile e brutale i cristiani devono eccellere nel vivere le qualità che contraddistinguono e nobilitano la razza umana. Per farlo, però, occorre che noi abbandoniamo qualcosa, che lasciamo quelle reti che ci tengono prigionieri e che ci impediscono di crescere che smettiamo di riparare ciò che ci imprigiona e ci impedisce di essere davvero liberi.

2 Comments

  • Il Vangelo del Giorno, 11 gennaio 2016 - Mc 1, 14-20 -, 10 Gennaio 2016 @ 18:08 Reply

    […] Commento di Paolo Curtaz […]

  • Michela Bellomo, 10 Gennaio 2016 @ 18:38 Reply

    È sorprendente come i discepoli lasciano immediatamente la barca che era il loro mezzo per vivere , gli affetti e seguono un uomo che non hanno mai visto, non sanno nulla di lui . Normalmente non avviene mai cosi? Erano delle persone semplici, non colte come per es. I Magi che conoscevano le scritture e aspettavano il messia . Saranno forse stati attratti dalle sue parole un po’ misteriose ” venite e vi farò pescatori di uomini ?”. Sono stati per me molto coraggiosi ad avventurarsi in quella circostanza, forse speravano di trovare qualcoda di diverso, per migliorare la propria condizione di vita. Ovviamente queste sono le mie riflessioni al momento della chiamata ma poi molti di loro hanno continuato il cammino con Gesù perché hanno visto. Per noi perché è più difficile capire la chiamata e seguirlo allo stesso modo dei suoi discepoli? Abbiamo molte distrazioni che ci offuscano la mente e ci bloccano .

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