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Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!”. (Mt 9,36-38)

Gesù prova compassione per le folle almeno due volte nei vangeli. Ma la sua compassione, come abbiamo imparato in questo anno in cui mediteremo sul volto compassionevole del Padre e sul valore della misericordia che non è solo un’emozione ma un sentimento in azione. Così, una prima volta, la sua compassione si trasforma in pane, pane fisico, fragrante e saporito. E la seconda volte, qui, la sua compassione si trasforma in Chiesa. La Chiesa è il sentimento in azione di Dio, la soluzione al dolore del mondo, la compagnia di Dio agli uomini. Così accade: Gesù sceglie (buontempone!) di trovare una soluzione alla solitudine e alla confusione degli uomini mandando loro altri uomini, fragili e scostanti, piccini e claudicanti, mendicanti e ciechi ma perdonati e redenti, salvati e coscienti, in modo da trovare un approdo, dei compagni di viaggio, degli specchi. Anch’io sono perplesso, come voi. Avrei preferito una bella apparizione, una spettacolare teofania divina, un bel miracolo privato. E invece no, il sentimento in azione di Dio è sempre diverso da come ce lo saremmo aspettati…

1 Comment

  • Rafael, 6 Dicembre 2015 @ 11:21 Reply

    Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti, come è il nostro amore verso di voi, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. 1 Ts 3,12-13
    L’ Amore vicendevolve verso tutti come è il mio Amore verso di voi, ci ricorda San Paolo, e questo è molto importante, perché gli uomini sono portati ad amare solo chi dimostra amore, rispetto, fiducia, benevolenza… nei loro confronti; sono portati a provare compassione e a dire parole di circostanza a coloro che soffrono nel corpo e nello spirito; sono portati a provare rancore e disprezzo per coloro che non camminano sulla loro stessa strada e non condividono i loro pensieri, ma il Signore ci dice: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri e le mie vie non sono le vostre vie!” Pertanto, dobbiamo sforzarsi di camminare sulle vie del Signore e condividerne i pensieri, per quanto assurdi ci possano apparire, consapevoli del fatto che Egli ama tutti indistintamente, ma che il Suo Amore è per tutti, e per ciascuno, unico ed esclusivo.

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