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In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». Lc 9,46-50

Gesù è diventato famoso visto che un esorcista usa anche il suo nome per cacciare i demoni. Normalmente gli esorcisti, mezzi maghi e mezzi stregoni, usavano alcune formule infarcendole di nomi di patriarchi e profeti. Fra questi i discepoli sentono anche l’uso del nome di Gesù e se ne rammaricano, dal momento che questo tale non fa parte del gruppo dei Dodici. Gesù sorride bonariamente e dice loro di lasciar perdere, di andare all’essenziale, di non prendersela. Comunque costui tenta di compiere un gesto di bene e il nome del Maestro non viene usato invano. Allarga il cuore l’ampiezza di visione di Gesù (molto meno la nostra) che non si scandalizza davanti ad una manifestazione di fede alle soglie della superstizione (e quante ancora ne vediamo!) e che cerca di cogliere il positivo in ogni briciola, anche quando proprio si fa fatica a vederlo! Non arroghiamoci il diritto di avere l’esclusiva del vangelo, di essere gli unici depositari autentici dell’interpretazione della Scrittura: la larghezza del cuore di Dio semina germi di speranza e di bene anche nel cuore di persone apparentemente lontane dalla nostra esperienza di Chiesa.

1 Comment

  • francesco, 28 Settembre 2015 @ 22:19 Reply

    il bene può arrivare da chiunque e inaspettatamente così come il vento che non si sa quando arriva e da dove soffia!
    Nel libro dei numeri si legge che Dio parlando da una nuvola a Mosè gli aveva tolto una porte dello Spirito Santo per diffonderlo su settanta persone che subito dopo iniziaraono a profetizzare, ma, le loro profezie durarono solo un giorno.
    Invece, due persone che rimasero al campo, non recandosi alla tenda, ricevettero lo stesso dono di essere colmati dallo Spirito Santo e iniziarono a profetizzare e compiere azioni nel tempo per mezzo di questo potere di cui erano stati investiti. Giosuè, conoscendo Mosè da sempre, si condusse da Lui per rapportare ciò che i due compievano a sua insaputa. Lo stesso Mosè, turbato (non dai due) ma da Giosuè gli chiese se fosse geloso affermando poi fossero tutti i popoli profeti!
    Il bene è amore e non ha bisogno di essere indagato nella sua provenienza.

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