Sono rimasto molto turbato, come tutti, nel vedere in azione i Black Bloc a Milano, intenti a sfasciare vetrine e a incendiare auto.
Penso che abbiano delle idee da proporre, una visione delle cose diversa da quella che troviamo espressa nell’iniziativa dell’Expo.
Certo è difficile ascoltare queste idee dopo avere visto una tale manifestazione di violenza.
E non penso che le utilitarie incendiate siano di proprietà di qualche arrogante magnate o che un vetrina di una banca rotta provochi il tracollo della stessa.
Ma la cosa che mi ha colpito è che, nelle stesse ore, su un altro fronte, una riflessione molto più esplosiva e devastante, una protesta altrettanto poderosa e temibile si è consumata nella quasi indifferenza generale.
Ad opera di un pericolosissimo personaggio che indossa una tuta bianca, un White Block che è riuscito a parlare qualche minuto per dire la sua opinione sull’iniziativa dell’Expo.
Sono riuscito a captare qualche sua parola:
La Expo è un’occasione propizia
Bene, giusto, lo dicono tutti.
Un’occasione propizia per rilanciare l’Italia, per farci uscire dal pantano, per dare una bella immagine dell’Italia all’estero.
No, ha detto che:
La Expo è un’occasione propizia per globalizzare la solidarietà.
Come, scusa? Quindi non si tratta di globalizzare i prodotti o il lavoro ma la solidarietà? Sento qualche vetrina infrangersi. Devono essere quelle multinazionali che spostano il lavoro là dove costa meno e dove non ci siano diritti dei lavoratori da rispettare.
Poi, sentite cosa ha detto quel delinquente:
In particolare, ci riunisce il tema: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”…purché non resti solo un “tema”, purché sia sempre accompagnato dalla coscienza dei “volti”: i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano.
Quindi bando alla ciance e pensate a sfamare le persone che oggi non mangeranno.
Vedo le borse mondiali prendere fuoco, quelle che mandano al macero l’eccesso di produzione e vedo anche disegnata una bella scritta a spray sul mio frigo di casa, opera del White Bloc: vietato sprecare.
Speriamo che arrivino i poliziotti.
Adesso esagera, però:
Questa è una grande sfida alla quale Dio chiama l’umanità del secolo ventunesimo: smettere finalmente di abusare del giardino che Dio ci ha affidato, perché tutti possano mangiare dei frutti di questo giardino.
Giunge a a dire, più avanti, che possiamo anche arrivare a produrre il doppio e il triplo di quanto produciamo ma che se non cambia la nostra mentalità e non condividiamo, non servirà a nulla.
Pare che questo ragionamento così anarchico abbia provocato l’ulcera gastrica a qualcuno del club dell’1% della popolazione mondiale che entro il 2020 sarà più ricco del restante 99% della stessa popolazione mondiale.
Oggi, grazie al cielo, la brava gente ha reagito e ha pulito i cocci, relegando questo discorso nelle buone parole tanto sagge ma inutili, un po’ irrealistiche e scontate. Meno male.
E speriamo che i controlli su questi White Bloc migliorino, per evitare che dicano ancora cose così sconcertanti.
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