La fama se la merita, eccome.
L’Irlanda è uno dei posti più belli che io abbia mai visto. E detto da uno che è nato e vive in Valle d’Aosta, credetemi, è un’affermazione piuttosto forte.
L’isola di smeraldo, costantemente spazzata dai venti, offre al viaggiatore che spalanca il cuore allo stupore degli scenari veramente impressionanti. Le nubi che cambiano continuamente i colori, illuminando e scurendo l’orizzonte, il verde intenso, irreale, l’oceano scuro e spumeggiante che, in altre zone, diventa calmo e azzurro, la pioggia, presenza costante, che lascia lo spazio al sole caldo… Capisco perché questa terra, nel primo millennio, è stata la culla del monachesimo.
E’ difficile, qui, non sprofondare nella contemplazione e nella lode, ritagliarsi dei momenti (sempre pochi in un viaggio di gruppo) di silenzio e di preghiera.
Eppure l’Irlanda porta con sé ovunque le tracce della fragilità umana. Non una chiesa antecedente l’invasione inglese è rimasta intatta. Solo rovine, mura bruciate in mezzo a cimiteri. Eppure, come a Clonmacnoise, anche solo i resti di quelle che furono abbazie abitate da migliaia di monaci, sono stracolmi di storia e di spiritualità. Belfast e, soprattutto, Derry sono ancora segnate dalla lunga lotta durata fino a sette anni fa: oltre tremila vittime fra i due schieramenti per una situazione rimasta irrisolta, sospesa.
La gente d’Irlanda è accogliente, generosa, semplice e tenace. Una nazione giovane e fiera che ha saputo cavalcare le opportunità date dall’Europa e che noi, invece, abbiamo perso.
Mi porto a casa la splendida preghiera di san Patrizio:
“Io, Patrizio, vado avanti per la mia strada,
sostenuto dalla forza di Dio.
La potenza di Dio mi protegge, la saggezza di Dio mi guida.
L’occhio di Dio mi indica la via,
l’orecchio di Dio è testimone delle mie parole.
Le parole di Dio siano sulle mie labbra,
la mano di Dio mi sostenga,
si apra dinanzi a me la via che conduce a Dio,
lo scudo di Dio mi difenda,
l’armata invisibile di Dio mi salvi dalle insidie del demonio,
dai difetti che mi imprigionano,
da tutti coloro che mi vogliono ingannare.
Durante il mio viaggio, breve o lungo,
da solo o accompagnato da molti, Cristo mi protegga sulla mia via,
perché una messe abbondante sia il frutto della mia missione.
Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
Cristo sotto e sopra di me, Cristo dentro e di fianco a me,
Cristo attorno a me dappertutto, Cristo con me mattino e sera.
Cristo nel cuore di chi pensa a me, Cristo sulle labbra di chi parla di me,
Cristo nello sguardo di chi mi guarda, Cristo negli orecchi di chi mi ascolta.”
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