Dunque: sono intasato. Allora scrivo. Delirante, direte. In effetti. Proprio perché sono intasato a causa dello scrivere. Ma scrivere mi aiuta a fare il punto, a guardarmi dentro. Ora: mi sento piuttosto in difficoltà rispetto al blog che non riesco a tenere aggiornato. E’ vero che il blog ormai è stato surclassato da fb e twitter, immediati ed efficienti. Ma comunque molti non sono sui social e a loro devo pensare. Tenero!
Questo post è riassuntivo e programmatico. E intende fornire informazioni su me medesimo. Un po’ autoreferenziale ed egocentrico, lo ammetto, ma ormai il giro di persone che incontro, che mi leggono, che mi chiedono è fuori dalla portata del rapporto amichevole. Mi trovo nella ridicola condizione di dover redigere d’ogni tanto una lettera circolare!
Provo a rispondere collettivamente ad alcune domande postemi in questo ultimo mese.
Paolino, come va?
Molto bene, grazie! Lodo il Signore continuamente per tutte le cose straordinarie che sto vivendo. L’estate l’ho passata con i miei: molta bici, qualche passeggiata, due ore al giorno a leggere e scrivere, uno splendido viaggio in Turchia. Ora che la scuola è ripresa posso tornare alla mia routine che ogni anno si approfondisce. Occhi benino (molti chiedono), ho perso ancora qualche diottria ma ho visto tempi peggiori (“visto”, che battuta…!): Comincio a sentire gli acciacchi dell’età e diciamo che la stanchezza a volte è tanta. Come ho avuto modo di dire ad alcuni di voi, il Signore mi ha dato un corpo che non riesce a star dietro alle idee. Sarò bipolare? 😉
Stai scrivendo?
No, ho finito di scrivere e consegnato il testo “Gesù guarisce”, il proseguio di “Gesù incontra”. Dovrebbe arrivare in libreria a febbraio. Intanto ho ripreso a scrivere Parola e preghiera e alcuni sussidi per Famiglia Cristiana da seguire come redattore. Insomma: il lavoro non manca, ringraziando il cielo. Per poter scrivere, però, devo leggere parecchio e la vista non aiuta. Per il futuro ancora alcuni testi su Gesù che insegna e Gesù che fallisce, più altre idee birichine. E un grosso progetto editoriale che deve ancora atterrare e che mi porterebbe via un anno di lavoro.
Le conferenze?
Tante,finora una cinquantina, ma sempre poche rispetto alle richieste! Cerco di venire incontro a molti ma non posso nemmeno stare troppo lontano dalla famiglia. Da qui a dicembre ho Bolzano, Roma, Torino, Firenze e Pisa, Napoli, Vicenza e Verona e, spero, Catania. Più altre. Mi piace tanto incontrare la mia gente, i miei lettori, mi carica a mille. Vivo gran parte della mia vita fra i monti, un po’ (tanto) “orso”. Uscire (i viaggi di Zaccheo che organizzo, ad esempio) compensa l’aspetto relazionale.
Presenza sul web?
Sono presente sul web in molti modi: il sito tiraccontolaparola in via di restiling, questo blog, il canale youtube, facebook (un diario e una pagina pubblica), un profilo twitter. Strumenti che permettono, oggi, di evangelizzare un sacco di persone. Certo, sono strumenti molto limitati. L’incontro col Signore passa sempre attraverso una comunità reale!
Bene, ora riprendo a lavorare. Fuori c’è un sole che rincuora dopo giorni di freddo inatteso.
Un ultimo aneddoto estivo: una sera, mentre eravamo in montagna, la porta sul balcone spalancata, è entrato in casa un passerotto, per sbaglio. Bel problema! Era spaventato ma non potevamo certo tenerlo in casa. Dopo vari tentativi si è nascosto in una stanza. Sono entrato, al buio, ho chiuso la porta perché non uscisse. Allora ho aperto il velux del tetto: entrava una flebile luce lunare… L’ho salutato, sentivo la sua paura. Me ne sono andato senza fare rumore. L’indomani era volato via.
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