Come tutti sono turbato. La notizia dell’arresto di Paolo, il maggiordomo di Papa Benedetto, mi scuote profondamente. Mi immagino Domenico, il capo della Gendarmeria, che va a perquisire la casa di chi conosce benissimo, dei pochi che hanno accesso all’intima vita di Pietro. Leggo e rileggo: illazioni, veleni, stilettate, corvi. Pare che sia in atto uno scontro al calor bianco in Curia: da una parte Bertone, il segretario di Stato, dall’altra i diplomatici, da sempre detentori di quel posto, che lo ritengono inadeguato. Falle nella sicurezza, scelte improvvide, alcune sviste clamorose come la figuraccia del vescovo lefèvriano Williamson, negazionista, il governo della Chiesa non brilla per efficienza. Scontri su scontri, ripicche, gelosie, fino all’improvvida soluzione di far uscire documenti privati finiti sui giornali. Per tirare fuori il marcio, pare dicano i corvi. Mah… Intendiamoci: gli intrighi di corte hanno sempre caratterizzato la curia romana, fin dalla fine del primo millennio ma, appunto, in altre epoche!
Il cuore dell’uomo non cambia, pare, anche se veste una talare col bordino porpora. Che tristezza, che male fatto alla Chiesa. Vedo il povero Papa ottuagenario che si prende cura delle comunità perseguitate dei cinque continenti dover fare i conti con le piccinerie di chi gli sta attorno. Prego per lui.
Che botte, ragazzi, che figura. Ma, riflettendo, nulla di nuovo sotto il sole. Sono i litigi che vedo in parrocchia fra le catechiste e le insinuazioni e veleni che si spargono fra i fedelissimi al parroco precedente. Poi, nella preghiera mattutina e soffertissima (amo la Chiesa!) di questa mattina di Pentecoste allargo gli orizzonti. Sono litigi come quelli fra Pietro e Paolo, furberie come quelle di Anna e Safira, scivoloni come quelli di Simone il mago, colpi bassi come quelli della comunità di Gerusalemme che delegittimavano l’operato di Paolo, piuttosto furioso…
Sorrido, ora. Bene, abbiamo proprio bisogno urgente di conversione. Da come la vedo io, ingenuamente, non dovrebbe nemmeno esistere una Segreteria di Stato, ma così è.
Allora, visto che dobbiamo fare i conti con il peso della storia, che almeno i volatili di riferimento siano le colombe, non i corvi.
Meglio: una colomba, quella dello Spirito che fa diventare i pavidi apostoli coraggiosi testimoni.
21 Comments