Il più grande profeta mai nato, il più grande fra gli uomini, secondo il giudizio di Gesù, è in carcere, per colpa di un sovrano-fantoccio e della gelosia stizzita di una amante che non sopporta di essere contraddetta.
La sua vita si è consumata nell’attesa del Messia, un giustiziere che, finalmente, avrebbe riportato Israele alla gloria e alla devozione, come ai tempi di Davide. Un Messia travolgente, potente, muscoloso, portatore di giustizia e di vendetta divina.
E, invece, le notizie che gli giungono dicono tutt’altro.
Parlano di un Messia che proclama beati coloro che perdonano, che accoglie far i suoi discepoli anche i peccatori pubblici, che parla di mitezza e di consolazione. Il dubbio sorge, malevolo: e se mi fossi sbagliato?
Sei tu o dobbiamo aspettare un altro?
La domanda posta dai discepoli del Battista a Gesù mette i brividi.
Gesù lo tranquillizza; guardati attorno, Giovanni, guarda le meraviglie che silenziosamente Dio compie.
Un invito per questa nostra terza settimana in preparazione al Natale: guardiamoci intorno, proviamo a scorgere le meraviglie che Dio opera attorno a noi.
E se anche la nostra vita è assalita dai dubbi, siamo in buona compagnia. Ma, come Giovanni, abbiamo il coraggio di guardare oltre, altrove.
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