Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo

Il più grande profeta mai nato, il più grande fra gli uomini, secondo il giudizio di Gesù, è in carcere, per colpa di un sovrano-fantoccio e della gelosia stizzita di una amante che non sopporta di essere contraddetta.

La sua vita si è consumata nell’attesa del Messia, un giustiziere che, finalmente, avrebbe riportato Israele alla gloria e alla devozione, come ai tempi di Davide. Un Messia travolgente, potente, muscoloso, portatore di giustizia e di vendetta divina.

E, invece,  le notizie che gli giungono dicono tutt’altro.

Parlano di un Messia che proclama beati coloro che perdonano, che accoglie far i suoi discepoli anche i peccatori pubblici, che parla di mitezza e di consolazione. Il dubbio sorge, malevolo: e se mi fossi sbagliato?

Sei tu o dobbiamo aspettare un altro?

La domanda posta dai discepoli del Battista a Gesù mette i brividi.

Gesù lo tranquillizza; guardati attorno, Giovanni, guarda le meraviglie che silenziosamente Dio compie.

Un invito per questa nostra terza settimana in preparazione al Natale: guardiamoci intorno, proviamo a scorgere le meraviglie che Dio opera attorno a noi.

E se anche la nostra vita è assalita dai dubbi, siamo in buona compagnia. Ma, come Giovanni, abbiamo il coraggio di guardare oltre, altrove.

20 Comments

  • Maria Luigia, 12 Dicembre 2010 @ 21:22 Reply

    I dubbi di Giovanni il Battista sono glistessi che accompagnano anche noi specie nei momenti difficili in cui la nostra fede viene messsa a dura prova. Mi piace molto il Vangelo di oggi perché penso che l’argomento sul dubbio è sempre attuale, non solo è utile avere dubbi. L’avere dubbi ci spinge alla ricerca della verità e la verità ci rendrà liberi e migliori.Qesta settimana mettiamoci a lavoro sui nostri dubbi e ci aspetterà un bel Natale nel cuore ed intorno a noi.Buon lavoro a tutti!

  • Vera, 12 Dicembre 2010 @ 21:54 Reply

    Grazie Paolo,
    Sì!, che tutti riscopriamo in questi ultimi giorni di Avvento il Coraggio e la Voglia di
    guardare
    immaginare
    toccare
    respirare
    sentire
    e
    sperare
    oltre e più in là delle nostre paure, ansie e preoccupazioni di ogni giorno, perché tutto passa, anche i dubbi e la sofferenza che producono… quello che resta, alla fine, sono solo le opere che speriamo siano per la vita eterna, il nostro oltre-altrove finale, la nostra speranza oltre ogni speranza, che ci fa bene e ci fa vivere meglio già da qui, oggi; e domani poi… certo, quando sarà tutto chiaro, non ci saranno più incertezze né dubbi. Ma dobbiamo prima arrivarci, passando da qui…

  • simone, 13 Dicembre 2010 @ 14:15 Reply

    Il venire meno di alcune certezze è necessario perchè qualcosa di nuovo e di più vero possa nascere.
    Gesù sapeva quant’è difficile per l’uomo mettere in discussione la propria fede, il proprio credo e dice “beato colui che non si scandalizza di me”.

  • Maddalena, 13 Dicembre 2010 @ 14:49 Reply

    Il dubbio di Giovanni Battista è il dubbio che si presenta anche a noi. Anche se ti senti forte, preparato ad ogni evenienza, ti arrivano addosso delle sventure che fanno crollare ogni certezza. Proprio in questi momenti affiorano i dubbi, ti sembra la fine e tutto ti sembra nero, ma credo che proprio quando vengono meno queste certezze qualcosa di nuovo e di vero possa nascere.

    Dio non esaudisce tutti i nostri desideri, ma è fedele a tutte le sue promesse.
    Dietrich Bonhoeffer

  • Lidia, 13 Dicembre 2010 @ 17:31 Reply

    Ecco, a proposito di dubbi e a proposito di un’immagine di Messia tipo rambo, nonché di Giovanni Battista, mi ha lasciato un po’ perplessa la frase di Gesù (traduzioni permettendo) del vangelo di Giovedì 9 dicembre. Questa frase:

    “Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono”

    Non so come prenderla, ma la prima impressione non mi pare bella.

    E per i dubbi … boh … forse prima di dubitare di Dio sarebbe meglio dubitare di noi stessi, forse c’è la possibilità (non è detto ci sia, ma c’è la possibilità) che pensiamo di essere nella piena verità/ragione su tutto, soprattutto riguardo il prossimo.

    Mah …

  • Vera, 14 Dicembre 2010 @ 08:29 Reply

    Fare senza parlare troppo
    Non mi riferisco a chi soffre, a chi vive situazioni difficili… o particolari, di salute o altro.. non con quanto sto per dire ora…
    …ma la maggior parte delle persone che conosco potrebbe non aver nulla, a
    mio parere, almeno apparentemente, di cui lamentarsi: famiglia, casa, lavoro,
    sicurezza economica, salute sostanzialmente stabile… alle persone che si trovano in situazioni simili io oggi vorrei dire: astenetevi dal pensare troppo (ai casi vostri) dal calcolare e ragionare troppo (su voi stessi), per una volta almeno!, ed agite, senza pensare andate incontro a qualcuno: un piccolo gesto istintivo di amore e di generosità disinteressata verso chiunque può aprire il cuore più di tante parole… vi dico questo: io che penso di essere così brava che faccio (anche bene) un fiume di cose (nonché di parole)… e poi scopro che persone che CREDEVO e giudicavo impegnate nella sola preparazione di Cenoni e di Abiti da sera e Gite dal Parrucchiere e
    dall’Estetista… nel silenzio e con umiltà lavorano per gli altri, regalano cose essenziali a persone veramente povere e bisognose, si danno un gran da fare, agiscono, prima di pensare o parlare e lo fanno quando vedono il bisogno, usano le loro cose e le loro intelligenze, questo per me è bellissimo, è una grande lezione: imparo ad astenermi dal giudizio e ad essere stimolata nell’azione efficace, nelle opere che sole restano per la vita eterna di cui ho parlato nel mio commento precedente…. e queste persone lavorano di più A NATALE…
    E’ Gesù che nasce dove non ce lo aspettiamo. Anche e di nuovo per i poveri della terra: poveri nel corpo e nello spirito.

    Che io oggi non dica “Signore, Signore”, ma faccia, brontolando o in silenzio io oggi agisca!!

    Oggi si ricorda uno dei miei santi “preferiti”: Giovanni della Croce!
    ed il salmo: Benedirò il signore in ogni tempo… per me l’inizio di una promettente giornata d’avvento.

    Buona giornata a tutti!
    ma dove siete?
    Vera

  • Vera, 14 Dicembre 2010 @ 09:40 Reply

    A Lidia:
    Le parole di Gesù che citi mi ricordano la bestia dell’Apocalisse, Satana che ha potere sulle cose di questo mondo, ma comunque sempre fino ad un certo punto sia in termini di tempo che di spazio e azione…. perché comunque è già stato vinto.

    e per i dubbi sono legittimi, non credi? noi dubitiamo di quello che non possiamo controllare verificare, il nostro dubbio maggiore è: ma esiste davvero un Dio e un Dio come quello di cui ci ha parlato Gesù? E Gesù è davvero quello che noi oggi presumiamo sia stato? E se è così come possiamo dirlo con certezza?Che esperienza abbiamo di Lui e di Dio nelle nostre cose concrete? Non stiamo per caso sbagliando tutto?
    Ognuno risponde per sé!
    ciao
    Vera

  • maria rosaria, 14 Dicembre 2010 @ 17:42 Reply

    Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. Egli deve crescere e io invece diminuire.

    Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna (Gv.3,29-36)

  • Molly, 14 Dicembre 2010 @ 21:33 Reply

    San Giovanni dal carcere (posto di certo di grande sofferenza) si chiede: vale a qualcosa questo mio soffrire?
    ho preparato la strada… ed ora? Io penso che chiedere conferme al Signore non sia sbagliato, non dobbiamo vergognarci perchè io in effetti di conferme ne ho più che bisogno… visto poi che Gesù non è mai come me lo aspetto!
    Quanti di noi sono ciechi, quanti di noi sono zoppicanti, quanti noi sono lebbrosi? Solo quando Dio ci fa sentire il suo amore noi camminiamo speditamente, quando riprendiamo ad aver fiducia nella sua abbondanza di doni noi sentiamo la sua salvezza; parti morte di noi resuscitano se ritroviamo il Signore … quindi tutti i dubbi che abbiamo usiamoli per arrivare a LUI… e abbiamo la sfacciataggine di dire le cose come le vediamo: sei tu o no? mica l’ho capito… spiegati meglio!!!

    dubbiosamentemolly
    un sorriso per don sandro: come stai fratello? prego sempre per te!
    per Vera: come sta tua sorella?
    per paolo: giusto giusto ho pregato santa lucia ieri per Te…
    a tutti i dubbiosi: benvenuti nel club!
    Ehi blogghisti romani riusciremo mai a vederci?
    bene io inizio vi lascio la mia mail (giusto giusto per non annoiare gli altri) m.perfetti@gmail.com

  • Vera, 15 Dicembre 2010 @ 05:21 Reply

    Questo è per te, carissimamente Molly,
    mi hai sempre fatto pensare a fiori e campi di grano… il neretto è mio!:
    Buona giornata a tutti!
    Dal monologo interiore di Molly Bloom
    (da “L’Ulisse” di J.Joyce)

    […] i fiori mi piacciono vorrei che la casa traboccasse di rose Dio del cielo non c’è niente come la natura le montagne selvagge poi il mare e le onde galoppanti poi la bella campagna con campi d’avena e di grano e ogni specie di cose e tutti quei begli animali in giro ti farebbe bene al cuore veder fiumi laghi e fiori ogni specie di forme odori e colori che spuntano anche dai fossi primule e violette è questa la natura e quelli che dicono che non c’è un Dio non darei un soldo bucato di tutta la loro sapienza perché non provano loro a creare qualcosa gliel’ho chiesto spesso gli atei o come diavolo si chiamano vadano e si lavino un pò prima e poi strillano per avere il prete quando stanno per morire e perché perché perché han paura dell’inferno per via della loro cattiva coscienza ah sì li conosco bene chi è stato il primo nell’universo prima che ci fosse qualcun altro che ha fatto tutto chi ah non lo sanno e nemmeno io eccoci tanto vale che cerchino di impedire che domani sorga il sole il sole splende per te disse […]

    Vera

  • lucia v., 15 Dicembre 2010 @ 08:59 Reply

    C’è un’ATTESA più grande di tutte, quella dell’incontro del nostro cuore con Colui che da sempre ci ama. E’ un’attesa che mai si esaurisce, che strugge l’anima senza soluzione di continuità; perchè quando si incontra l’Eterno nell’intimo, anche per una breve frazione di secondo, si è toccati sul vivo e tutto si trasforma in pace, comunione, solidità profonda e diventa così insaziabile il bisogno di Lui, incontinente la voglia di vivere alla Sua presenza. Ecco l’ATTESA: il desiderio profondo, implacabile, che porta gioia e sollievo per la carica di certa speranza di cui Essa è di per se intrisa!

  • Molly, 15 Dicembre 2010 @ 13:52 Reply

    bhe cara VERA solo grazie posso dirti!!!
    molto bello … (come sempre il signore si serve di tutti per farti sentire speciale!)

  • maria rosaria, 15 Dicembre 2010 @ 23:01 Reply

    Molly, tu dici:

    “sei tu o no? mica l’ho capito… spiegati meglio!!!”

    dalla
    VEGLIA DI PREGHIERA PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
    nella XV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
    a Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000:

    1. “Voi chi dite che io sia?” (Mt 16, 15).

    Carissimi giovani e ragazze, con grande gioia mi incontro nuovamente con voi in occasione di questa Veglia di preghiera, durante la quale vogliamo metterci insieme in ascolto di Cristo, che sentiamo presente tra noi. E’ Lui che ci parla.

    “Voi chi dite che io sia?”. Gesù pone questa domanda ai suoi discepoli, nei pressi di Cesarea di Filippo. Risponde Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16, 16). A sua volta il Maestro gli rivolge le sorprendenti parole: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” (Mt 16, 17).

    Qual è il significato di questo dialogo? Perché Gesù vuole sentire ciò che gli uomini pensano di Lui? Perché vuol sapere che cosa pensano di Lui i suoi discepoli?

    Gesù vuole che i discepoli si rendano conto di ciò che è nascosto nelle loro menti e nei loro cuori e che esprimano la loro convinzione. Allo stesso tempo, tuttavia, egli sa che il giudizio che manifesteranno non sarà soltanto loro, perché vi si rivelerà ciò che Dio ha versato nei loro cuori con la grazia della fede.

    Un giorno san Paolo scriverà: “Vicino a te è la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioè la parola della fede che noi predichiamo. Poiché se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Rm 10, 8-9).

    Ognuno può vagliare le proprie difficoltà a credere e sperimentare anche la tentazione dell’incredulità. Al tempo stesso, però, può anche sperimentare una graduale maturazione nella consapevolezza e nella convinzione della propria adesione di fede. Sempre, infatti, in questo mirabile laboratorio dello spirito umano, il laboratorio appunto della fede, s’incontrano tra loro Dio e l’uomo. Sempre il Cristo risorto entra nel cenacolo della nostra vita e permette a ciascuno di sperimentare la sua presenza e di confessare: Tu, o Cristo, sei “il mio Signore e il mio Dio”.

  • Vera, 16 Dicembre 2010 @ 04:54 Reply

    A Maria Rosaria: grazie per questa splendido intervento di GIOVANNI PAOLO II, ci sarebbe stato benissimo anche sul post della FEDE!

    A Lucia v.: quella che tu chiami Attesa, io chiamo a volte Malinconia, a volte Compassione, ma va bene anche Desiderio Profondo e Implacabile!…

    Il “sei tu o no? mica l’ho capito” di Molly, io l’ho inteso come la domanda che Giovanni manda a Gesù attraverso i suoi discepoli, la stessa domanda che anche noi, in certi momenti della vita, potremmo farci.
    Buongiorno!
    Vera

  • Molly, 16 Dicembre 2010 @ 10:08 Reply

    bellissimo maria rosaria il tuo intervento mi ha scaldato in questo giorno freddissimo… comunque vera ha colto la mia provocazione…. io al Signore l’ho chiesto tante e tante volte di dirmi chi lui fosse perchè quando sei nella nebbia, inutile non vedi, e anche se hai una bella torcia gialla che ti potrebbe aiutare, non vedi un palmo dal tuo naso e l’unica cosa che puoi fare è strillare un pò, per non sentirti solo e per vedere chi c’è con te….

    nebbiosamentemolly

  • Lucia1, 16 Dicembre 2010 @ 15:38 Reply

    Scusate: io in quelle “giornate di nebbia” ho tanta paura e mi sento perduta; mi aggrappo alla preghiera e la nebbia col tempo, lentamente, si dirada (ma il dubbio spesso rimane).
    A volte il dubbio è così forte che cede il passo alla disperazione….
    Ma io “voglio” credere, anche se sono piena di dubbi e di paure: come potrei fare diversamente? Sento che Lui solo ha parole di vita eterna.
    Non so se basti volerlo per dire di avere fede, ma su questo argomento io mi sento completamente disarmata.
    Qualcuno di voi condivide questi momenti di buio?

    Un caldo abbraccio

  • Lidia, 16 Dicembre 2010 @ 16:06 Reply

    Secondo alcuni esegeti la domanda del Battista non era tanto un dubbio, quanto un assicurarsi che Gesù fosse davvero – come Giovanni sentiva e sapeva nel cuore – il Figlio di Dio e non un profeta come tanti ce ne sono stati nella storia.

    Non era un dubbio, ma una ricerca di conferma.
    Così almeno ho sentito in chiesa ed onestamente mi piace molto questa interpretazione.

  • Vera, 16 Dicembre 2010 @ 16:34 Reply

    Molly: “l’unica cosa che puoi fare è strillare un pò, per non sentirti solo e per vedere chi c’è con te…”

    …io ci sono, ero già lì a strillare ma non mi sentiva (quasi) nessuno!!!

    A Lucia1: Sì conosco bene quei momenti.
    Grazie a Dio però ho un po’ di tregua da qualche tempo…
    “vivo ora momenti di grazia?!” forse, comunque ne sono venuta fuori con la preghiera anch’io. (Ero con te quando chiedevi di parlare della Notte della Fede), ma di queste cose… è difficile parlarne in pubblico… pregare anche se non si crede di star pregando… o anche senza più crederci…in niente… senza più nulla desiderare… accettare di essere… testardamente tenacemente stancamente svogliatamente silenziosamente e disperatamente pregare… respirando… una cantilena… solo questo.

  • maria rosaria, 16 Dicembre 2010 @ 23:44 Reply

    Vera, si avrei potuto inserire la Veglia di Preghiera del SANTO Padre Giovanni Paolo II anche sul post della Fede, ma su questo post, nel dubbio, sottolinea la certezza della Fede (almeno per me).

    Giovanni, non aveva dubbi; voleva avere solo la certezza.

    E, a mio parere, il dubbio non sempre è positivo; a volte può essere la voce sottile del maligno che si insinua; ecco perchè bisogna pregare instancabilmente; e Gesù, che è Luce, ci darà la Luce Vera.

    Preghiere per tutti.

  • Vera, 18 Dicembre 2010 @ 07:01 Reply

    Ciao a tutti. nell’attesa del Natale … per me anche bilancio di anno:
    e constatazione d’obbligo che il 2010 mi ha dato molte nuove cose su cui riflettere, sperare e soprattutto su cui lavorare.
    Per crescere come donna e come cristiana, per migliorare la qualità della mia vita e della mia fede, e questo anche grazie all’incontro con l’Associazione Zaccheo, e il suo presidente Paolo Curtaz nostro ospite.

    Dunque sedendomi a tavolino, (come per pianificare prima delle battaglie! come gli amministratori scaltri che sanno fare bene i loro conti!)
    verifico ad esempio che: se avessi comprato un solo libro in più o fossi andata al cinema una volta in più… sicuramente avrei speso più che non quanto ho speso per diventare socia dell’Associazione Zaccheo e avrei certamente
    1- imparato di meno sulla fede e su me stessa,
    2- conosciuto meno gente interessante,
    e
    3- mi sarei anche confrontata di meno con realtà diverse dalla mia.

    Ora: è una cifra modesta quella che ci viene chiesta per diventare soci di Zaccheo, ma goccia a goccia si riempe la Brocca, e questo può dare all’Associazione la possibilità di supportare il nostro presidente, di non costringerlo a cercarsi un lavoro da geometra (è nato comunque per fare il costruttore, di case o di regni!) e di dare a lui la possibilità di fare quello che sta facendo con più serenità e a noi di essere sicuri che continuerà a lavorare anche per la nostra crescita.

    E’ un discorso di opportunità quello che vi faccio e di interesse personale… pure, certo! Io voglio essere sicura che Paolo continui a pubblicare i suoi file audio, a scrivere e registrare commenti al Vangelo che noi, dovunque siamo, abbiamo bisogno di leggere, voglio che questo Blog possa continuare ad esistere e tiraccontolaparola pure. perché tutti sono strumenti importanti per noi che li abbiamo conosciuti e li usiamo e per chi potrebbe arrivare domani a usarli e conoscerli.

    Consideriamo i soldi che decideremo di destinare all’Associazione Zaccheo come messi nel nostro salvadenaio della vita eterna.
    E poi 10 o 20 euro ci cambiano forse la vita? e non sappiamo forse che Dio si prende cura di tutti noi e dei nostri bisogni se a Lui ci affidiamo?
    Dunque cari amici già soci o non ancora: soffermiamoci sull’importanza del nostro piccolo contributo, se siamo qui è perché riconosciamo validità al servizio che qui troviamo, e grazie a Dio che non ci sono richieste password o pagamenti per scaricare materiale o pubblicare le nostre opinioni! e allora?…. facciamolo esistere ancora!, agiamo nelle cose che dipendono da noi!
    Questa è una cosa che dipende anche da noi.
    E chi proprio non ce la fa a dare dei soldi… può mettere nel salvadenaio la sua preghiera!
    Grazie!
    Vera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *