Quanto alle novità che possiamo oggi scoprire in questo messaggio, vi è anche il fatto che non solo da fuori vengono attacchi al papa e alla Chiesa, ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa. Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia. Con una parola, dobbiamo ri-imparare proprio questo essenziale: la conversione, la preghiera, la penitenza e le virtù teologali. Così rispondiamo, siamo realisti nell’attenderci che sempre il male attacca, attacca dall’interno e dall’esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che, alla fine, il Signore è più forte del male, e la Madonna per noi è la garanzia visibile, materna della bontà di Dio, che è sempre l’ultima parola nella storia.
La risposta alla domanda rivolta a Papa Benedetto durante il volo di trasferimento a Fatima in occasione del pellegrinaggio appena concluso, sul senso e l’attualità dell’apparizione di Fatima, ha lasciato i giornalisti di stucco, per l’ennesima volta. Papa Ratzinger, che da cardinale aveva dato una essenziale interpretazione teologica all’apparizione ai pastorelli (www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html) ancora una volta si rivela un grande Papa. Abituato alla riflessione (uno dei grandi teologi del Concilio!), Papa Benedetto non abbraccia la deriva veggentista che, ahimé, sta mietendo tante vittime nella Chiesa, nella ricerca di rivelazioni sensazionali, di rivelazioni puntuali, quasi come se il Vangelo non fosse sufficiente. Il messaggio di Fatima è attuale, dice, perché la Chiesa sempre deve affrontare delle persecuzioni e, ora, affronta delle persecuzioni a causa dei suoi stessi membri. Non ci sono forze oscure a combattere la Chiesa, quindi, ma l’incoerenza, tragica, talora, da parte di noi discepoli. Lo scandalo dei preti pedofili e le accuse sconcertanti rivolte a Papa Benedetto ricevono una ulteriore adeguata risposta. Papa Benedetto non si mette sulle difensive (come fatto inopinantamente da qualche pezzo grosso suo collaboratore più papista del Papa) ma invita tutti alla conversione: quando il mondo ci accusa, dobbiamo fare penitenza, ha detto ai fedeli di Malta. Scalda il cuore vedere questo timido papa evangelico che ricorda a tutti l’essenziale, che guarda dentro di sé prima di accusare gli altri, che per primo si fa pellegrino e penitente. Scalda il cuore vedere questo Papa che fugge la deriva delle rivelazioni private sensazionalistiche richiamando tutto all’unica, definitiva Rivelazione in Gesù Cristo. Scalda il cuore vedere mezzo milioni di fedeli stringersi attorno a Pietro che, accusato dal mondo senza colpa, china il capo e accetta senza ribattere l’umiliazione dicendo , sempre a Malta: la Chiesa è ferita dai nostri peccati. E’ altro, la Chiesa, dalla pallida realizzazione che ne abbiamo fatto. E’ il sogno di Dio che sussiste nella Chiesa cattolica, come dice il Concilio, ma che non lo esaurisce. Sono fiero di appartenere ad una Chiesa fatta di cristiani come Papa Benedetto e anch’io, nel mio piccolo voglio convertire la Chiesa.
A partire da me stesso.
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