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Bambini...“Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (18,3) Il discorso sulla chiesa inizia così, perentoriamente. Per iniziare questo discorso abbiamo bisogno di un cuore di bambini, di uno sguardo pulito, di mettere tra parentesi le montagne di pregiudizi che ci impediscono di vedere la Chiesa veramente com’é … Ricordate ciò che diceva il nostro caro Berlicche?

“Uno dei nostri grandi alleati al presente è la stessa Chiesa; non fraitendermi: non intendo alludere alla Chiesa come la si vede espandersi attraverso il tempo e lo spazio e gettare radici nell’eternità, terribile come un esercito a bandiere spiegate. Confesso che questo è uno spettacolo che rende nervosi i nostri diavoli più ardimentosi, ma fortunatamente essa è del tutto invisibile a questi esseri umani.”

La Chiesa così com’è, non come ce l’immaginiamo o come la vediamo. la Chiesa santa e sempre da riformare, “casta meretrix” come i padri dicevano: casta prostituta. Casta e santa perché di Cristo. Prostituta e da riformare perché fatta da uomini.
Per fare questo salto, ripeto, dobbiamo avere un cuore da bambini, guardare dal di dentro la peculiarità della Chiesa. Fogazzaro, nella trilogia “Piccolo mondo antico”, nel libro “Il santo”, fa fare un discorso al personaggio principale che incontra il papa. E gli dice:

“Molti mi chiedono di abbandonare la chiesa; perché colma di contraddizioni e di incoerenze. Sarebbe come chiedermi di rinnegare mia madre solo perché indossa un vestito vecchio. No: occorre cambiarle vestito, ma non per questo la amo di meno.”

Questa riflessione mi ricorda il povero don Milani, prete a Barbiana, prete un po’ “contestatore”, avanti con i tempi, eppure profondamente legato alla chiesa. A chi gli suggeriva di andarsene, di smettere il suo ministero, di abbandonare la chiesa per dedicarsi al servizio nella società e nella politica, rispondeva:

“Come potete chiedermi di abbandonare colei dalla quale ricevo il perdono di Dio nella confessione?”

Che fede quest’uomo! E già ci apre alla comprensione del mistero: Dio desidera la chiesa, lotta per lei, la purifica. C’è da divertirsi a leggere la storia della chiesa: appena gli uomini rovinavano il progetto di Dio, ecco che subito lo Spirito Santo faceva nascere due o tre santi che iniziavano la riforma! Pensate a Francesco. In quel momento della Chiesa, insieme a Domenico da Guzman, aveva un’influenza spirituale pazzesca. Avrebbe potuto servirsene per fondare una nuova chiesa, come gli albigesi e i catari stavano facendo. E invece no, da dentro riformò la chiesa, a partire da se stesso.
Se avete questo cuore libero, allora, possiamo davvero iniziare a camminare per vedere chi è veramente la chiesa. Cos’è dunque, questa chiesa?

46 Comments

  • sandro, 7 Gennaio 2010 @ 21:56 Reply

    … spero sia Jakob…
    non son mai riuscito a… quardare il cielo…. facendo la capriola!!!
    …. bisogna esser bambini x riuscirci!!!
    insomma ” Convertirsi”… fare proprio una inversione …. come quando… si fa una capriola!!!
    …cosi anche nel vedere la Chiesa!!
    Guardarla… prima rivolti verso il Cielo…( LA Chiesa dei Santi)… poi alla terra…
    una preghiera reciproca…. ringraziando …chi mi ha pensato nel Signore.

  • Lucia1, 8 Gennaio 2010 @ 08:55 Reply

    Amo la Chiesa, fatta di fratelli, ma fratelli veri, che si sostengono l’un l’altro, che dividono i loro pani e i loro pesci per distribuirli a chi ha fame; amo la chiesa fatta di fratelli che “hanno compassione” della folla, di fratelli che camminano insieme “verso”; che recitano il Padre Nostro insieme, ma con voci diverse; amo la chiesa che si “comunica” con lo stesso Pane.
    Soffro la chiesa che ti schiaccia, che ti fa sentire incapace, che ti rifiuta e ti allontana; soffro la chiesa che giudica e condanna, che non sente “com-passione” per le sofferenze di chi è lontano; soffro la chiesa che si schiera con il potere e non ha il coraggio di puntare il dito su ciò che dà veramente scandalo ai piccoli; soffro la chiesa quando guarda il mondo dall’alto in basso e non ha il coraggio di sporcarsi le mani con gli ultimi.
    Amo e soffro la chiesa, ma soprattutto “amo” la chiesa, perchè sento profondamente che essa è il corpo di Cristo presente e visibile qui e ora in mezzo a noi e la vorrei perfetta e bellissima come Lui. Ma poichè io, che ne faccio parte, non sono nè perfetta nè bellissima, come posso pretendere che essa lo sia?

    @Sandro
    Come stai?
    Una sola domanda forse troppo intima e invadente: sei solo ad affrontare questa prova? Hai qualcuno che ti sostiene? Scusa la domanda, ma conosco tanti sacerdoti che vivono una situazione di solitudine abissale di cui noi laici non abbiamo neanche il sospetto.
    Un abbraccio grande.

  • lidia, 8 Gennaio 2010 @ 09:37 Reply

    Già, Paolo, non per nulla il nostro Credo ci fa dire:
    “Credo “LA” Chiesa” 🙂

    Io ci sono arrivata per una strada non troppo “carina” e fatta da tante spietate “carinerie” … che hanno messo in discussione me stessa prima di tutto con un bel “Ma io cosa faccio … oltre <> il male?” … ed alla fine oltre a quello splendido “Credo LA Chiesa” è venuto fuori anche il “credo l’uomo” …

    La Chiesa non è quella che si vede, ma quella che non si vede, quella che si sente nel cuore. La Chiesa è “solo” AMARE.

    Stiamo costruendo la Chiesa, stiamo costruendo questo CORPO … dentro noi stessi che – per strade misteriose – fonde gli uni negli altri pur mantenendo l proprie caratteriste.

    La Chiesa è il colpo letale al male che ci rende schiavi proprio … 😀 .. 😀 … nel difendere la nostra libertà, difenderci in genere da tutto e da tutti e difendere la propria dignità di uomini e non di figli.

    La Chiesa è come un puzzle: l’immagine finale a cui dobbiamo arrivare è Gesù di Nazareth.

    Per fare questo puzzle dobbiamo essere un po’ come Maria: portare il Figlio di Dio … E con l’Eucarestia diventiamo un pochino degli “ostensori” viventi … (non per nulla San Paolo dice “Nessuno ti disprezzi!”) …
    La Chiesa “gira le spalle” al male, la Chiesa “cambia strada” (come i magi) per tornare a casa spiazzando il male che pensava che ci fosse un’unica strada, la Chiesa inizia proprio da noi stessi, che NON dobbiamo REAGIRE al male, ma INTERAGIRE CON IL BENE ASSOLUTO. Il male reagisce e divide, il bene interagisce ed unisce.

    Questo è quello a cui sono arrivata io, da sola (purtroppo), giurando a me stessa di non lasciare “da soli” coloro che sono feriti nello spirito, abbandonati nella sofferenza, derisi per di più … ma se prima “davo i numeri”, ora dico solamente “gira la testa e guarda altrove, guarda dove il bene cresce” … e ama coloro che feriscono perchè sono dei feriti e soffrono in modo disumano.

    Amo la Chiesa e mi metto al servizio totale della Chiesa … come, per chi ecc. me lo dirà il Signore … Perchè è la strada giusta, una strada che è nata proprio all’Epifania, quando la stella cometa – esaurito il suo compito di guidare i Magi – si è fermata sopra la “capanna” e lì è rimasta, ma la coda di questa cometa si è posata sulla terra, ed è diventata una strada luminosa, una strada che parte dai piedini di Gesù.

  • Maddalena, 8 Gennaio 2010 @ 10:13 Reply

    Riporto l’Omelia di S. Giovanni Crisostomo perchè spiega e descrive la Chiesa come realmente è, come noi dovremmo viverla, purificando la nostra anima, diventando, appunto, proprio come i bambini per poterLo ricevere e diventare tutt’uno con Lui e anche ricevendo il Suo perdono, come ci suggerisce don Milani…non c’è niente di più sublime…questo è il Paradiso.

    San Giovanni Crisostomo (circa 345-407), vescovo d’Antiochia poi di Costantinopoli, dottore della Chiesa
    Omelia sulla prima lettera ai Corinzi, 24,4 ; PG 61, 204-205

    « Preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo : questo è il mio corpo che è dato per voi » (Lc 22,19)

    Cristo ci ha dato il suo corpo per saziarci, attirandoci a sé in un’amicizia sempre più grande. Accostiamoci dunque a lui con fervore e ardente carità… Anche i magi hanno adorato questo corpo adagiato nel presepe… Essi si accostarono con gran tremore a un presepe e a una grotta, senza scorgere nessuna di quelle cose che tu ora puoi vedere.

    Tu invece non ti volgi a un presepe ma a un altare; e non vedi una donna che lo porta, ma un sacerdote che sta in piedi alla sua presenza, e lo Spirito ricco di ogni fecondità, che si libra sulle offerte. Non vedi semplicemente quello stesso corpo, come lo videro loro, ma hai conosciuto la sua potenza e tutto il suo disegno e non ignori nulla di quanto lui ha fatto… Esortiamo quindi noi stessi, con un santo timore, e mostriamo una pietà molto maggiore di quegli stranieri, in modo da… non accostarci a lui con temerità e sconsideratamente.

    Poiché questa mensa è la forza della nostra anima, la fonte di unità di tutti i nostri pensieri, il motivo della nostra fiducia; è speranza, salvezza, luce, vita. Se ci saremo allontanati con tutto questo dal santo sacrificio, andremo con fiducia verso i suoi atrii santi, come rivestiti di armature d’oro.

    Parlo forse di cose future? Fin da quaggiù, questo mistero è per te il cielo e la terra. Apri quindi le porte del cielo e guarda; … e allora contemplerai quello che è stato detto. Ciò che lì si trova è la più preziosa di tutte le cose e io te la mostrerò, deposta sulla terra… Non ti mostro angeli né arcangeli, non cieli né i cieli dei cieli, ma ti offro lo stesso Signore di tutto questo. Vedi come puoi vedere sulla terra ciò che è più prezioso di ogni altra cosa? Non solo lo vedi, ma puoi toccarlo; non soltanto lo tocchi ma puoi anche mangiarlo. Purifica quindi la tua anima, prepara la tua mente ad accogliere tali misteri.

  • Molly, 8 Gennaio 2010 @ 11:53 Reply

    forse ve lo ho già raccontato mami ritorna spesso in mente – Sofia, ha solo 4 anni e già scrive (ha preso dal papà che c’ha un gran cervello!) e un giorno su di un grande piatto di cartoncino arancione scrive con un pennarello “DIO e’ FELICITA’ DI FESTA” … mi capita di leggere e le chiedo cosa volgia dire (il mio orgoglio era al massino che fico mia figlia scrive già di Dio!!) mamma Dio è Felicità cosa c’è da spiegare?

    Benedico il Signore perchè parla ai bambini e al loro cuore … e noi sciocchi e sclerocardici ci chiediamo e vogliamo risposte a cose semplicissime …

  • sandro, 8 Gennaio 2010 @ 12:59 Reply

    grazie Molly della tua testimonianza.
    I bambini han senpre una marcia in piu’!!!
    @ x Lucia
    grazie x le tua sensibilita’ riguardo ai sacerdoti!!!( x la verita’ molte altre persone son sole!!!)
    x Grazia di Dio o per un’insieme di situazioni fortunate, non sono nella “solitudine abissale” di cui parli – reale x molti sacerdoti-( l’analisi potrebbe esser complessa, ma diciamo che spesso si ci trova in questa situazione…. perche’ a molti fedeli… va bene cosi’ : esser di tutti… e spesso di nessuno!!!— altre volte siam noi stessi che, x eredita’ storica… x educazione ricevuta… x un malinteso celibato… ci troviamo in quella situazione da te descritta. ma diciamo pure che il mondo e’ bello xche’ e’ vario….. e anche tra noi preti vi sono le situazioni piu’ disparate…. se poi pensiamo ai missionari o ai vari preti sparsi nel mondo …. nemmeno abbiamo un’idea… di come vivono.
    …Io mi ritengo abbastanza fortunato al riguardo…. prima i genitori… poi una handicappata.. oggi un’altra persona… che si e’ presa cura di me…
    @@Grazie anche della tua sensibilita’ … nell’essere Chiesa.
    Giusta e realistica la tua conclusione con una domanda che fai a te stessa…”come posso pretendere che essa lo sia?(perfetta) ” in questo ” Essa” ci sei anche tu… che sicuramente ci metterai del tuo..perche’ ” Essa” sia come la vuole Gesu’.
    …da parte mia cerco di vederla come quel bambino( peccato sia stata cambiata la foto)che faceva la capriola…Vorrei guardare( prima) la “Chiesa Celeste” LA GERUSALEMME CELESTE, x vedere con occhi purificati… quella terrena.
    una preghiera reciproca.

  • patty, 8 Gennaio 2010 @ 13:32 Reply

    innanzitutto grazie a tutti per i commenti proprio belli. a volte mi dico che per fortuna che la chiesa non è perfetta, che sbaglia .. così mi assomiglia e non mi sento esclusa. però quando senti i pregiudizi che ancora la abitano o le esclusioni che non comprendi .. a me si stringe il cuore perchè proprio non ci facciamo una bella figura, nel senso che facciamo fare una brutta figura al grande messaggio di amore e riconciliazione che è il vangelo.
    a volte vorrei fare una rivoluzione e cambiare tutto .. ma quando mi metto nei panni di chi deve decidere quanto è difficile accontentare tutti, giovani, anziani, bambini .. un’ardua impresa.
    fortuna che siamo nelle mani di un Dio che ci ama e si prende cura di noi ..
    buon anno a tutti, soprattutto a chi sta prendendo una nuova strada.
    patty

  • lidia, 8 Gennaio 2010 @ 13:45 Reply

    Mah! La Chiesa? … Direi un “rischio d’amore” …
    Siamo stati messi in guardia riguardo lo scandalo, solo che noi sotto questo nome ci mettiamo cose che riguardano il comportamento (non come dire) … riguardano accadimenti, ma il vero ed unico scandalo è quello del – mi ripeto – NON AMARE e DIVIDERE/ALLONTANARSI/ALLONTANARE … e – sorpresa – non è SOLO chi compie questo scandalo che sarà giudicato, ma lo è anche colui che lo subisce se … smette di amare e segue la stessa strada del “rivendicare” l’amore ed i precetti dichiarati da Gesù (come uomo e come Dio).

    La Chiesa è davvero un “gioco” in cui si gioca. Ecco perchè – credo – è necessario essere come bambini! Per i bambini il gioco è una cosa seria, non scherzano. Per loro il gioco è un potente strumento di crescita … di pensiero, di cuore … di tutto.

    La cosa che sconvolge ripensando alla Chiesa come “gioco” è che tutti siamo “giocattoli” nelle mani del prossimo.

    Cerchiamo di non essere giocattoli PERICOLOSI, ma giocattoli educativi.
    La Chiesa? Allora vista così la Chiesa è un gioco in cui gioca l’umiltà, la perfetta umiltà.

    Dà molto fastidio sentirsi dei “giocattoli” o trattati da “giocattoli”, eppure ….

  • lucia viani, 8 Gennaio 2010 @ 14:04 Reply

    partire da se stessi credo che sia la chiave per vedere la Chiesa sotto una nuova luce.

    chi parte da se stesso?
    chi veramente è conscio di essere anche responsabile della imperfezione della Chiesa oltre che vittima?

    Chiesa madre, Chiesa figlia. Se sono dentro mi sento responsabile, se sto fuori son buona solo a giudicare.
    Dentro o fuori?

    Io mi sento dentro e soffro per essa.
    Godo della sua santità e patisco i molteplici errori.
    Conscia che la Chiesa sono anche io o quanto meno espressione di essa.

    Buon weekend a tutti!

  • Jenny, 8 Gennaio 2010 @ 14:30 Reply

    La chiesa dovrebbe essere come dite voi tutti,ma quì nel mio piccolo paese non lo è.Se una persona fà una cosa, l’altra persona la elimina.Due anni fa andava molto meglio, adesso tutto frana(va in frantumi) mi dispiace moltissimo.Se io volessi fare qual’cosa mi mettono subito fuori.Vado a messa e dono tutto a Dio,il mio star male, xchè niente va bene.Un saluto affettuoso a tutti

  • laura, 8 Gennaio 2010 @ 15:54 Reply

    Mi permetto di copiare e farvi leggere le parole del “mio” parroco, che tanto non segue il blog, e anche se lo facesse non credo se la prenderebbe 😉

    “Approfitto della solennità del Natale, e del giornalino parrocchiale, per esprimere alla comunità tutta il mio grazie dal più profondo del cuore.
    ma voglio iniziare da chi mi ha fatto sperimentare questa avventura: il prof…e la sua equipe del reparto di Cardiochirurgia; insieme mi hanno fatto ricordare quel bellissimo affresco della cappella Sistina, la creazione di Adamo, con il dito di Dio che dà vita ad Adamo e dal primo uomo a tutti gli altri. E’ questa l’esperienza che ho fatto: il rinascere di nuovo sotto le loro mani, sotto gli sguardi attenti giorno e notte dei dottori…
    Ma tutto parte da quella preghiera incessante che saliva a Dio dalla Chiesa; è successo quello che ricorda gli Atti degli Apostoli quando ci racconta la liberazione di Pietro dal carcere di Erode. Questa preghiera incessante mi ha preso per mano e mi ha accompagnato per tutto quel lungo mese…fino al momento delle dimissioni dal reparto Riabilitazione.

    Possono sembrare solo parole, ma quello che porto nel cuore è un tesoro che continuerà ad arricchirmi di stupore e di gioia per tutto l’amore che ho sperimentato e, che continuo ancora, a sperimentare”.

    Mi è sembrato bello poter condividere con voi queste parole, che rappresentano per me la Chiesa.

  • Jenny, 8 Gennaio 2010 @ 17:13 Reply

    Tutto è bello quello che scrivi, il peggio l’hai passato,adesso hai un bel ricordo. Io recito il “Credo” e ci credo a questa chiesa che siamo noi,ma purtroppo non sempre va. Sepotessi avere la tua e-mail o il tuo numero di telefono avrei tante cose da dirti.
    Un bacio affettuoso.

  • betty, 8 Gennaio 2010 @ 21:04 Reply

    caro don Sandro, quando ho letto il tuo nome sul primo commento mi sono detta:” finalmente si fa vivo”, è veramente un buon inizio d’anno, un abbraccio betty.

  • sandro, 9 Gennaio 2010 @ 21:37 Reply

    Cara betty, non sono un frequentatore assiduo del blog…
    ora poi con qualche guaio in piu’…. ancora di meno.
    La diplopia non mi permette di star molto davanti al compiuter…. e poi non ho molte cose sagge da dire….
    °°° oggi pero’ ne vorrei dire una importante x quelli che tanto son stati presenti( chiedendomi, pregando, scrivendo , telefonando ecc)nella mia vita.
    @@## la visita dal Prof. che mi ha operato un mese fa alla testa , e’ stata positiva.
    Il referto dell’esame istologico e’ buono!
    Faro’ naturalmente esami periodici( specialmente Tac e Risonanze) x tener tutto sotto controllo.Ma tutto OK.
    Causa la diplopia — in questo se non erro sono in simbiosi con Paolo che pur ha qualche problema agli occhi– non sara’ facile esser molto prsente nel blog, soprattutto mi spiace non leggere le vostre sempre ricche riflessioni.
    Cerchero’ di di pregare.E’ il modo piu’ semplice e bello x volerci bene.!!!
    Vi chiedo( x un momento) di unirvi a me in una preghiera di Ringraziamento.
    un abbraccio.(grande quanto l’Italia… e anche l’Argentina)

  • Jenny, 9 Gennaio 2010 @ 22:12 Reply

    Per don Sandro,”che bello!!! sapere che stai meglio,sono felice, pregherò unita a tutti per chè tu guarisca e torni in forma.Mi dispiace che non puoi scrivere, xche sei dotto e saggio.
    x Laura desidererei avere la tua e-mail se non ti dispiace.Abbracci affettuosi e fraterni a tutti.

  • laura, 9 Gennaio 2010 @ 22:21 Reply

    @ don Sandro
    sono felicissima per l’esito dell’esame!
    Mi unisco a te nel ringraziare il Signore.

    @ Jenny
    il mio indirizzo è
    laura.de.persiis@gmail.com
    aspetto una tua mail presto 🙂 ciao

  • robis, 10 Gennaio 2010 @ 09:43 Reply

    Probabilmente andrò un po’ fuori tema ma vorrei approfittare di questa discussione sulla Chiesa per evidenziare che tra pochi giorni avrà inizio la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” (18-25 gennaio). A Milano ci saranno varie iniziative che si possono trovare elencate sul sito del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano accanto alle proposte che rimangono fisse per tutto l’anno.

    In parrocchia abbiamo dedicato e ancora dedicheremo vari incontri a questo tema invitando anche rappresentanti di comunità cristiane non cattoliche.
    Pregare dicendo “Credo la Chiesa, Una…” e poi scoprire che nella diocesi di Milano le Chiese Cristiane sono 19 (non le singole comunità…le Chiese!) mi ha fatto un certo effetto. Tra noi notavamo come alcune differenze teologiche sono talmente minime che si fa fatica a comprenderle e ci chiedevamo se davvero queste fossero state il motivo della divisione o quanto peso possa invece aver avuto la pretesa (di ognuno) di aver ragione.
    E questo può accadere anche all’interno di una stessa Chiesa, tra noi, nelle nostre comunità…quando nella diversità vediamo un pericolo e non una ricchezza…un ostacolo e non una risorsa…e ci accaniamo nello scontro invece che cercare il punto d’incontro…

  • Paolo, 10 Gennaio 2010 @ 09:47 Reply

    @ Sandro

    Bene Sandro, lode al Signore!
    E per gli occhi, un consiglio: ci sono dei programmi molto efficaci di lettura automatica del computer, anche di dettatura e anche per mail. Con un po’ di pratica diventano molto efficaci, pensaci, quando e se ne hai voglia: questo piccolo strumento so che ti fa del bene…

  • laura, 10 Gennaio 2010 @ 10:27 Reply

    @ Paolo
    non riuscivo a capire cosa volessi dire con la citazione di Berlicche, perchè non sapevo proprio chi fosse. Ma menomale che c’è internet! E sono andata a cercare: ho trovato un libro “le lettere di Berlicche” che presto devo assolutamente leggere, mi pare “geniale”!!!
    Grazie Paolo 🙂

  • lidia, 10 Gennaio 2010 @ 18:42 Reply

    Già … Berlicche!
    Questo “diavolo anziano” che cerca di istruire un imbranato di nipote (Malacoda) nelle sue “lettere” ci descrive chiaramente e le intenzioni sono sempre di divisione, addirittura di pazzia se si fa del bene … lettere dove l’uomo (vecchio) viene messo a nudo … Incredibile davvero quanto il male passi dalla logica, dall’ovvietà e dalla difesa di sé stessi, ma ….. (c’è un “ma”) la logica di Dio vince sempre perchè è molto più forte, molto più incisiva, molto più umana e passa attraverso il PERDONO.
    Perdonate qualcuno, riallacciate i rapporti, tenete uniti tutto e tutti e Berlicche finisce dallo psicologo perchè “perde davvero la testa” e combina stupidate su stupidate.
    Il male è intelligente/raffinato/complicato/, ma il Bene è Onniscente/delicato e preciso/semplice come un bambino e dona una 7° senso del male.

    Ma il male della divisione chiede la difesa, pretende la difesa personale … e invece (Gesù insegna) non ci si difende e neppure si “affronta” il male (non lo fa neppure l’Arcangelo Michele), ma lo si combatte facendo e ponendo il bene, sempre il bene, anche e soprattutto quando il male si “scatena” contro con ogni sorta di tentazione e sofferenza.

    Una guerra di un titano (il male) con un Bambino (Gesù) che è sempre stato bambino anche quando era adulto, la storia di Golia – se vogliamo – ed in mezzo ci siamo noi.
    Noi, che siamo in mezzo, tra il “fascino” del male (se non fosse affascinante non avrebbe così successo) e la “tentazione” del bene perchè il bene è scritto nel nostro DNA, inciso nel nostro pensiero e di cui siamo stati unti … appunto … nel Battesimo.

    Di fatto andiamo sempre verso i “potenti”, compiaciamo sempre loro … difficilmente andiamo verso i “perdenti” e gli umili, difficilmente diciamo agli uni ed agli altri ciò che davvero pensiamo: non ai “potenti” perchè rischieremmo di perdere “quotazione”; non agli umili e perdenti, perchè … ci sentiamo superiori e vogliamo che tutti ci considerino “buoni”.

    Forse questa è il vero motivo della lotta tra il bene ed il male, forse è questo il motivo di una Chiesa (ahimé) divisa al suo interno, nel suo “cuore” addirittura.

    Altro che pregare … c’è da supplicare come Gesù con forti grida e pianti, perchè (e qui gli attivisti si inalbereranno) in certe situazioni solo la preghiera è di una potenza inaudita che neppure riusciamo ad immaginare.

    Scusate lo sproloquio … e ciao a tutti: un abbraccio a Sandro ed uno a Paolo … ma poi alla fine abbraccio un po’ tutti: abbiamo braccia così grandi che dentro ci stanno davvero tutti.

  • Janus, 11 Gennaio 2010 @ 13:47 Reply

    Cari tutti, ben ritrovati 🙂
    A parte la dubbia grandezza del Milani proposta da Paolo (a mio avviso, ovvio:-) … che non è sicuramente uno dei Santi suscitati da Dio per la redenzione della Chiesa 🙂 …
    Per Grazia di Dio … oggi abbiamo ancora, dopo secoli, Francescani e Domenicani …. di Milaniani per fortuna non si legge nelle cronache 😉
    La bontà della pianta la vedi sempre dai frutti 🙂

    … per il resto … trovo del bello e del vero in tutti i vostri interventi e forse Chiesa è proprio questo, la capacità di essere simultaneamente diversi ed uguali … forme diverse della stessa immagine … della stessa essenzialità … l’importante è che l’Essenza sia condivisa e difesa da tutti e che le forme siano sempre “coerenti e concordi” con l’Essenza.

    Cristo è la “pietra angolare dell’edifico” … Pietro è la pietra di “fondazione” … senza Cristo l’edifico non sta in piedi … senza Pietro l’edifico non si sviluppa … 🙂

    Ciò detto, mi sto molto interrogando, sul senso e sul futuro e sulla forma di questa nostra Comunità … per ora non saprei portare “punti fermi” …

    … torno a leggervi e meditarvi.

    Grazie
    Salùt

  • laura, 11 Gennaio 2010 @ 14:40 Reply

    Ciao Janus!
    il nuovo anno ti trova “sempre come piaci a noi” 😉
    vorrei solo farti notare (ma sicuramente lo sai già) che l’esempio che ha portato Paolo di don Milani era per sottolineare che si può amare profondamente la Chiesa anche soffrendo per la Chiesa, anche contestando alcune cose, ma alla fine accettare, ubbidire anche a ciò che non ci fa comodo, restando e facendone parte per amore, provando a lottare per cambiare quello che non va, partendo da sè stessi, consapevoli di non essere perfetti e di non poter pretendere la perfezione.

  • Janus, 11 Gennaio 2010 @ 15:26 Reply

    @ Laura
    Grazie per le tue parole !

    Volevo solo dire che non tutte le esperienza sono eguali … ed io non avrei messo nello stesso “periodo” Don Milani e San Domenico e San Francesco … tutto qui 🙂

    In merito a Milani poi, credo con sicurezza che amasse la Chiesa … ma credo anche che non fosse lui a soffrire per la Chiesa, ma la Chiesa per lui … che non fosse lui a sopportare la Chiesa, ma la Chiesa a sopportare amorevolmente lui 🙂

    Tutto qui … torno a rimuginare sull’interrogativo proposto dal buon Curtaz … che so mi ha già perdonato per il mio piccolo spunto polemico.

    A presto,
    Salùt.

  • Lucia1, 11 Gennaio 2010 @ 15:33 Reply

    @Janus
    “Ciò detto, mi sto molto interrogando, sul senso e sul futuro e sulla forma di questa nostra Comunità … per ora non saprei portare “punti fermi” …”

    Perchè farsi domande?
    Siamo “chiesa” anche noi. Abbiamo imparato a conoscerci, accoglierci, accettarci, sostenerci, a pregare gli uni per gli altri… L’ho già scritto una volta: io immagino che Gesù, accanto a noi, ci segua e sorrida teneramente.
    Chissà quanta gente ci legge, non scrive, ma trova conforto nelle nostre parole? Chissà quante solitudini abbiamo consolato, fosse anche per pochi minuti?… E poi, chi lo sa come il Signore voglia usare questa nostra strana “piccola chiesa”?
    Io ringrazio Dio e Paolo per questa opportunità che vedo come una colomba lanciata in volo nel cielo con il suo messaggio da portare al mondo, chi vuole lo raccoglie, chi non vuole va bene ugualmente.
    Un abbraccio grande a tutti, a chi scrive, ma soprattutto a chi legge solamente.

  • Paolo, 11 Gennaio 2010 @ 16:33 Reply

    Ciao Janus, bentrovato!
    Se vuoi ti mando un mio lavoro sull’epistolario di don Lorenzo e sul suo essere fedele alla Chiesa: non mi sogno certo di beatificare nessuno, ma sottolineare come certe persone, lui ad esempio, abbiano scelto la faticosissima strada del restare con fedeltà in un momento (il ’68!) in cui tutti fuggivano. E sulle pratiche di fede (confessione, preghiera, ascesi) e la vita interiore di don Lorenzo, per testimonianza del suo padre spirituale, stai certo che essa fu di grande spessore. Poi, certo, don Lorenzo era un prete particolarmente “fumino” come molti toscani ma, fidati, al di là dell’impeto (vi sareste piaciuti!) e il linguaggio piuttosto triviale, fu molto molto vicino al Signore e alla Chiesa cui obbedì fino alla fine. Con grande intuito, il card, Martini ha ricordato la forza e il limite dell’opera di Milani che, come spesso accade, alla fine fu vittima del suo stesso pensiero, impedendosi, così, di vedere la grande spinta di rinnovamento che lo Spirito stava suscitando nella Chiesa! Milani, ovviamente sconta il periodo storico in cui è vissuto e a me piace, lo sai, mischiare santi ufficiali e testimoni ufficiosi, sorridendo al fatto che Francesco, nei primi decenni, fu visto più come un pericolo che come una risorsa! E ricordiamoci sempre che la santità si misura nel rapporto con Dio e con il prossimo, non con la sociologia o la politica, come ci ha bruscamente ricordato il grande Benedetto riguardo alla spinosa questione di Pio XII… Riguardo al confronto con te, dopo averti visto di persona, me ne guardo bene! Un abbraccio!

  • Janus, 11 Gennaio 2010 @ 17:39 Reply

    @ Paolo
    … manda manda … leggo con interesse!
    Capisco la posizione e, fuor dai denti , ho sempre amato le posizioni estreme e vissute con passione 😉
    Milani non fa eccezione a questa mia visione … ma questo non attenua il mio “commento” alle sue posizioni.
    A me, come credo agli altri frequentatori del blog, piace il tuo approccio … per cui … avanti così 🙂

    @ Lucia1
    Cara amica … ci penso per due motivi:
    – Credo sia una domanda urgente e cruciale.
    – E’ la proprosta del post di Curtaz 🙂

    A me pare, per il momento, veder confusi due piani differenti … o più che confusi … mischiati:
    – Il momento “singolare”, personale (l’IO) della scoperta, del rapporto e del dialogo con Dio.
    – Il momento “plurale” (il NOI) … che è farsi Chiesa … appunto.

    Credo siano due piani differenti … in relazione tra loro, in rapporto tra loro, ma il primo precedente il secondo.

    Per il momento ho messo a fuoco questo … poi vi dico.

    A presto,
    Salùt.

  • Jenny, 11 Gennaio 2010 @ 17:55 Reply

    Brava Cinzia1, io leggo ma intervengo poco, mi piace più leggere.
    Ciao a tutti,una preghiera x don Sandro che il Sgnore lo liberi dai suoi malanni.

  • Molly, 11 Gennaio 2010 @ 21:59 Reply

    ho finito di leggere un libretto: lasciatemi andare – la forza nella debolezza di Giovanni Paolo II
    e guarda caso ho trovato non poche citazioni riguardo la Chiesa e non per pubblicità ma perchè le trovo molto piene ve ne riporto alcune…anche per dedicarle tutte (MI PERMETTETE VERO?? a don Sandro

    – NELL’INSEGNAMENTO DI GIOVANNI PAOLO II L’UOMO E’ LA PRIMA E PRINCIPALE VIA DELLA CHIESA, MA L’UOMO SOFFERENTE E’ LA VIA PRIVILEGGIATA
    -NELLA SOFFERENZA VISSUTA CON CRISTO E PER CRISTO VI E’ UN GRAN BENE SALVIFICO IN GRADO DI ARRICCHIRE TUTTA LA COMUNITA’ DELLA CHIESA
    COLORO CHE SONO DEBOLI E AMMALATI SONO ANCHE MOLTO MA MOLTO POTENTI: COSI’ COME E’ POTENTE GESU’ CRISTO CROCIFISSO. CERCATE SEMPRE DI USARE QUESTA POTENZA, LA VOSTRA SOMIGLIANAZA A LUI, PER IL BENE DELLA CHIESA…
    che stano … si parla di Chiesa che ha bisogno dei deboli per andare avanti, che ha bisogno per avere forza del sacrificio dei malati… non si parla di una chiesa splendente, fichissima, ammirata e osannata ma di una chiesa che ha come fondamento il malato, il debole, il moribondo … quale profonda contraddizione in questo….
    confesso che la chiesa la vorrei sempre strapiena di cristiani allegri simpatici e di preti accoglienti e incarnatori del vangelo … ma se non è così il motivo c’è e quasi quasi inizio anche a capire il perchè…

    un abbraccio serale a tutti
    molly

  • Tiziana, 11 Gennaio 2010 @ 23:06 Reply

    Bellissimo e profondo il pensiero di don Milani a riguardo della Chiesa…
    .
    Dentro di essa c’è la Salvezza , perchè Gesù è venuto per i malati, per i peccatori.. . Cammina tutti i giorni con noi, grazie ai suoi Sacramenti che solo la Chiesa può donare ai fedeli.

  • costanza, 12 Gennaio 2010 @ 11:24 Reply

    Per noi fiorentini don MILANI è stata una luce grande, che parlava di amore a Dio e amore ai piccoli, fossero essi bambini, analfabeti o contadini.
    Io mi sono formata anche su esperienze pastorali, lettera a una professoressa, soprattutto la lettera ai giudici, e ringrazio Dio di aver dato questo carisma profetico alla chiesa italiana.
    Ed è sicuramente una persona che ha molto sofferto proprio per restare all’interno della Chiesa, e che la chiesa, santa si, ma anche peccatrice, possa far soffrire profondamente lo sappiamo tutti. Ed è più facile sbattere la porta ed andarsene piuttosto che andare in un paese sperduto e continuare ad essere fedele alla propria chiamata.

  • laura, 12 Gennaio 2010 @ 12:13 Reply

    L’ultimo commento di Costanza mi ha colpito specialmente per una frase:
    “don Milani è stata una luce grande”.
    Alla parola “luce” mi sono venute in mente tante “luci”, dal Papa Giovani Paolo, ai tanti santi, quelli beatificati e quelli che non lo sono (e non per questo non lo sono). La Chiesa è piena di Santi, di luci, e non sta a noi giudicare chi sia più santo e chi meno, o giudicare i santi per gli errori commessi…ma lasciarci illuminare dalla luce che riflettono, e che anche la Chiesa può riflettere, senza lasciare che le ombre degli errori coprano la luce che c’è.
    Infondo è così che il Signore ci guarda e ci ama, non per gli errori che siamo capaci di fare, ma per la luce che Lui stesso ci può donare e che possiamo lasciar brillare. E se siamo chiamati a imitarLo, non possiamo che guardare intorno a noi con lo stesso sguardo.

  • emilia, 12 Gennaio 2010 @ 15:09 Reply

    Per Paolo
    mi scuso se vado un pò fuori argomento ma potresti spiegarmi quale deve essere il vero scopo e senso di un blog “cattolico”?Te lo chiedo perchè anche da noi ne è nato uno ma nessuno sembra interessato a scrivere …grazie

  • Janus, 12 Gennaio 2010 @ 15:37 Reply

    @ Costanza
    Cara amica, ci si ritrova 😉
    Anch’io sono tributario a Don Milani di un pezzettino della mia formazione … anche se forse da posizioni diverse 🙂 … in ogni caso il mio commento lascia il tempo che trova … perchè Lui rimane Don Milani ed io inutilmente janus!

    Ho letto l’ottimo lavoro di Paolo relativo la figura di Milani.
    Allego una serie di stralci dall’ultima (forse inopportuna visto lo stato di salute del Milani) lettera che il Cardinale Florit, Vescovo di Firenze, scrisse a Milani negli ultimi suoi giorni di vita.
    Riporto quindi queste parole (che cerco di spersonalizzare dal dialogo Florit-Milani) che hanno però, a mio avviso, un peso fondamentale in relazione al discorso sulla Chiesa:

    “…la Chiesa è un organismo composito, nel quale sono presenti opinioni diverse e legittime finché rispettano la verità essenziale e atteggiamenti pratici altrettanto diversi, dalla santità eroica alla debolezza morale…”

    “…la maturazione delle coscienze verso nuovi orizzonti avviene lentamente; essa non può essere imposta dal Vescovo, che deve cercare di comprendere gli uni e gli altri, di moderare e stimolare, di sorvegliare e di esercitare una funzione mediatrice fra le varie persone, temperamenti, tendenze che caratterizzano una comunità e che il Signore, con divina pazienza, lascia crescere insieme…”

    “…(nel)le (tue) polemiche, (nel)le (tue) denuncie, esprim(e)ono certamente un sincero amore della verità, di Dio, dei poveri, ma non di rado ferisc(e)ono gli altri oppure offr(e)ono occasioni o pretesti a chi vuol colpire la Chiesa o non la conosce…”

    “…le stesse cose che (tu) dici potrebbero essere dette con altrettanta forza e con altro tono, in modo che anche i ricchi e i cosiddetti potenti (che poi sono i più poveri di fede e più aridi di cuore) sentissero che nascono da un cuore che vuol bene anche a loro…”

    “…-La-(ndr)consapevolezza eccessiva (di quanto hai sofferto)-della propria sofferenza-(ndr), (e che questo ti faccia) -fa spesso sentire-(ndr) in diritto di giudicare. Di qui nasce quella certa atmosfera quasi di lotta classista che è presente (nei tuoi) -in certi-(ndr) interventi: di fronte alla (tua) prosa dura e talora sarcastica immediatamente chi legge si schiera dall’una o dall’altra parte, anche per materie sulle quali il giudizio è per sé libero; si sente spinto alla zuffa più che alla riforma interiore, che è la vera lotta della Chiesa e dei cristiani, quella che fece scomparire, ad esempio, l’ingiustizia disumana della schiavitù…”

    Salùt

    PS
    L’ultimo brano sembra scritto anche per me.

  • lidia, 12 Gennaio 2010 @ 17:38 Reply

    Gasp!!! Che bacchettata sulle orecchie ho preso!!!
    …. “DIRE IN ALTRO MODO … perchè? C’è un modo particolare da dire quando parla con il cuore? Gesù, ha cercato “il modo di dire giusto?
    IL MODO GIUSTO DI DIRE ha sempre un po’ l’aria di furbizia (non sempre è Carità verso il prossimo, piuttosto è Carità verso sé stessi per evitare sofferenze).

    Non mi interessa dare ragione all’uno o all’altro, ma quando – nella storia passata e quotidiana – capitano questi “schieramenti” da parte di chi ascolta che sono – a tutti gli effetti – delle divisioni, penso sempre che la Chiesa è ANCORA divisa (ma di certo questa divisione finirà) perchè l’uomo – ogni uomo – è ancora diviso in sé stesso.

    E’ strano, stiamo parlando di Chiesa, e tra una qualche giorno è la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani!!!
    “Per l’Unità dei cristiani” …. non “Per l’Unità delle chiese” perchè le “chiese” si uniranno quando i cristiani si uniranno e la smetteranno di “difendersi” iniziando a “difendere” … lo storico piccolo, orfano, vedovo, stupido, ignorante ecc. ecc..

    Personalmente appresso ogni Santo che ha sempre e comunque fatto del bene alla Chiesa nella misura in cui ha donato ogni suo dono … pagando a caro prezzo il fatto di non essere capace di …. CURARE LA SUA IMMAGGINE per salvare l’IMMAGINE DI COLUI che ci costituisce” …

    Ciao ciao

  • lidia, 12 Gennaio 2010 @ 17:48 Reply

    @Costanza,
    non so perchè alcuni blog non hanno “attività” … di certo, però, Paolo è conosciuto e quindi tutto è più facile.
    Alcuni blog di amici preti (molto bravi) sono peggio del “deserto” … tante bellissime parole che muovono dentro e per i quali i commenti dovrebbero essere autentiche preghiere e “confessioni” del cuore … eppure …

    Facciamo così, dicci qual è il tuo blog cristiano e verrò a farti visita, anzi (oso dire) “verremo tutti” a farti visita …. vero “tutti” di questo blog?

    (tempo permettendo ovviamente)

  • emilia, 12 Gennaio 2010 @ 18:29 Reply

    Lidia forse ti riferivi a me e non a Costanza…
    comunque è un blog dedicato ai catechisti della nostra diocesi quindi non so se è per tutti ma credo di si!Dopo la curiosità iniziale tutto si è spento e un pò mi spiace…

  • lidia, 12 Gennaio 2010 @ 20:38 Reply

    Scusa … per il nome … Sai com’è! Entro in questo blog sempre di corsa, presto attenzione a quello che si scrive, ma poi … a volte sbaglio il nome.
    Comunque, spero non abbiate chiuso il blog … In queste cose ci vuole pazienza, tanta pazienza e spesso “pare” sia un blog non-frequentato per assenza di commenti, ma è frequentatissimo di lettori.
    E’ vero, però, che ognuno di noi ha sempre bisogno di conferme.
    C’è, poi, chi è convinto che frequentare blog sia “una perdita di tempo”, uno snaturare il rapporto personale … e non è assolutamente vero se viene usato bene e non abusato.

    D’altra parte anche San Paolo ha usato tanto lo scrivere (e non solo a una persona) … quindi …
    A volte penso che se San Paolo avesse avuto gli strumenti che noi oggi abbiamo, saremo ancora qui a “scoprire” e a leggere lettere.

    Provate ad estendere il blog oltre ai/alle catechisti/e … magari … e fammi sapere … appena posso ti dò volentieri una mano.

    ciao

  • Molly, 12 Gennaio 2010 @ 22:13 Reply

    perchè un blog non attira nessuno a scrivere? cara emilia bella domanda peccato la risposta sia impossibile visto che ci possono essere un miliado i ragioni… questo di blog è nato sicuramente intorno alla figura di Paolo io lo conosco solo come autore e seguendo un pò i suoi passi su tiraccontolaparola ho scoperto che aveva creato un blog… mai frequentato uno, questo l’ho trovato spontaneo, vero e ci ho trovato tanti amici che non giudicano quello che scrivo e mi lasciano essere ciò che sono… nessuno ha la pretesa di teologare, giusto chi ne ha la facoltà … in effetti Paolo ha un gran dono che è quello di comunicare e ci aiuta a riflettere poi c’è chi non scive nulla ma legge e basta certo il trascinatore che si impegna a darci del suo è Paolo forse il tuo blog (dico forse visto che non so come funzioni) non ha nessuno che lo “guidi” …
    oggi poi mi piace pregare per i mie amici del blog (sarebbe bellissimo anche incontrarli un giorno) per don sandro per lidia janus paolo lucia e tutti voi altri … insomma devo dire che qualcosa ci unisce…

    grazie Signore che non ti stanchi mai di essere tra noi anche in questo stranissimo modo il web!
    buona notte a tutti, amici!
    un sorriso da molly

  • emilia, 12 Gennaio 2010 @ 22:37 Reply

    grazie per i vostri commenti il sito è catechesibg.it se qualcuno ha voglia di dare un occhiata e dirmi cosa pensa..

  • ww, 13 Gennaio 2010 @ 00:07 Reply

    Giusto per tornare di nuovo su don Milani, vi regalo una frase tratta da una delle sue lettere:
    “La storia la insegna Dio e non noi, e l’unica cosa a cui ambisco è di capire il suo disegno man mano che egli lo svolge, non ambisco a levargli il lapis di mano e pretendere di diventare un autore della storia.”

    Uno spunto su cui ho riflettuto leggendo il post che stiamo trattando: don Milani era confinato a Barbiana… confessandosi più volte alla settimana, più volte alla settimana doveva compiere i suoi bei sacrifici per spostarsi pur di confessarsi!
    Quanto doveva sentirsi motivato a stare dentro la Chiesa, lui.
    Perché aveva capito che a comporla non sono i perfetti, ma i perdonati.
    Ecco, al confronto mi domando quanto piccola sia la mia esperienza di fede, quanto grande sia la mia inclinazione a sentirmi padrona della mia vita, quanto importante per testimoniare il nostro essere Chiesa sia un’esistenza orientata, nel quotidiano, alla crescita civile.

    @Paolo
    Non è che faresti leggere anche a me il tuo scritto su don Milani? Grazie!!!

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