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In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. 
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». 
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva. Mc 8,11-13

Nessun segno, nessuno. Gesù è stanco di dare segni, di dover superare esami, di essere sempre sul banco degli imputati. Dio è esasperato dalla nostra mancanza di fiducia, dalla nostra ottusità, come se dovesse continuamente dimostrarci qualcosa, come se dovesse continuamente combattere per dimostrare che è ed è presente. Segni, chiediamo segni, ancora oggi. E non ci bastano i tantissimi segni che riceviamo, ci mancherebbe. Non ci basta la Parola che nutre i nostri cuori, né i sacramenti che rendono la presenza di Cristo reale ed accessibile. Non ci basta l’esperienza della comunione ecclesiale né la profezia. Non ci bastano i tantissimi segni quotidiani di attenzione e tenerezza che Dio ci mostra. Abbiamo bisogno di segni eclatanti, di miracoli ed apparizioni. Corriamo dietro ai veggenti, strattoniamo Dio e alziamo la voce. E Dio tace. Nessun segno, ci mancherebbe. Se non sappiamo riconoscere la presenza del Signore attorno a noi come potremo mai credere davanti a un qualunque segno? Spalanchiamo il nostro sguardo, oggi, per riconoscere la presenza del Signore attorno a noi…

1 Comment

  • Antonia, 18 Febbraio 2019 @ 07:43 Reply

    ..è vero! Dio è nella brezza leggera, non nel tuono… è nella mano di un bimbo che accarezza la sua mamma..

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