Contatta Paolo Curtaz

Per informazioni, organizzazione conferenze e presentazioni

Scrivi a Paolo

In treno.

Firenze-Milano, poi in auto a Montebello.

Settimana di evangelizzazione quasi finita. Come sempre un frullato di emozioni.

Parma, Zurigo, Lugano, Dongo e, ieri sera, Firenze.

Tanta gente, tanti volti, tanta energia, tanto Dio.

Sul sedile davanti sbuca una testolina.

Può avere cinque anni.

Mi scruta.

Gli sorrido e gli faccio “ciao ciao” con la manina.

Risponde, titubante.

Allora gli faccio “ok” col pollice alzato.

Risponde col suo piccolo pollice.

Tiro fuori il portatile, accendo il modem, devo vedere se qualcuno mi ha cercato.

Niente, sono troppo stanco, ci penserò stasera.

Il treno si mette lentamente in marcia.

Intravvedo il bimbo col naso schiacciato contro il finestrino.

Passa qualche minuto. Si gira verso il papà, concitato.

“Papà! Papà! Ma stiamo andando indietro? Il treno va indietro!

L’autista dev’essere matto!” e scoppia in una fragorosa risata.

Il papà, pazientemente, gli spiega che nelle stazioni come Firenze per forza entra in stazione, poi il macchinista scende, va dall’altro lato del treno e riparte. Perché non può fare manovra come con la macchina. Il bambino è perplesso ma la risposta è abbastanza convincente.

Naso sul finestrino, nel binario contiguo un regionale ci affianca.

“Papà! Papà! Guarda che questo treno ci sorpassa!”

Il papà replica che no, non può superarci, perché ognuno viaggia sul suo binario.

“Allora arriviamo primi?”

Risposta affermativa.

Naso sul finestrino. Mi guarda di sbieco.

Pollice alzato.

Mi lascio cullare dal rollio.

Se non diventerete come bambini.

3 Comments

  • Maria Rosaria, 17 Febbraio 2019 @ 09:23 Reply

    Già, bambini anche noi, fiduciosi della Parola del Padre.
    Buona domenica

  • Carla casabassa, 17 Febbraio 2019 @ 15:33 Reply

    Il fascino del viaggiare in treno!!

  • Rita, 18 Febbraio 2019 @ 11:47 Reply

    ???

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *