Vengono da lontano, dall’Arabia.
Hanno scrutato il cielo, interpretato le stelle, poi hanno scommesso. Un evento astrale li spinge a occidente, fino alla terra dei giudei per incontrare un nuovo re.
Sono curiosi, pieni di interessi, come i loro padri. Cercano, si pongono domande, cercano le risposte usando gli strumenti della scienza e della conoscenza.
Ma a Gerusalemme li aspetta un’amara sorpresa: non è nato nessun re e quello reggente si dimostra irritato dalla loro visita.
Cosa sta succedendo?
Una stella li guida, qualcosa e qualcuno che li porta fuori dal palazzo e li conduce in un piccolo paese non lontano dalla capitale. La loro mente, ora, deve compiere un ulteriore sforzo, aprirsi ad uno stupore inatteso.
Anche noi, spesso, siamo condotti alla fede grazie alla nostra curiosità. E molte “stelle”, amici, letture, comunità, ci aiutano a raggiungere Dio.
Davanti a quel bambino si arrendono, piegano le ginocchia e il cuore. E offrono i loro doni, simbolo della loro fede nascente: oro, per riconoscere in quel neonato il re, incenso per proclamarlo Dio. E mirra perché è già il segno di contraddizione, il crocefisso disposto a dare la sua vita per far conoscere il Padre.
La preghiera dei magi
Siamo partiti per cercare una risposta alle nostra teorie e, alla fine del lungo cammino, ti abbiamo incontrato, Dio dei giudei e di ogni uomo. Abbiamo avuto il coraggio di non fermarci, di interrogarci, di chiedere, di seguire le stelle che ci hanno condotto dove mai ci saremmo aspettati. Onore a te, Dio crocefisso, amen.
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