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Quanti Natali ho vissuto, come tutti voi!

Ormai la memoria li sovrappone, dimentica i dettagli, raggruppa le emozioni.

Come ormai consuetudine negli ultimi tempi, arrivo alla vigilia col fiato corto. No, non per i regali: i pochi che mi obbligo a fare li prendo per tempo. Fiato corto per scrivere le ultime cose, per cesellare un articolo, per finire una riflessione, per aggiornare i siti.

La neve c’è, abbondante, l’influenza che mette a letto mio figlio e che mi obbliga a stare in casa anche, di protocollo. Direi che c’è quasi tutto.

Porto davanti al presepe , quest’anno, la riflessione di don Davide, presidente della Fondazione san Petronio di Bologna, sabato scorso: 60mila pasti all’anno ai bisognosi, altri servizi alla persona, barberia, vestiti, doccia… Facendo un bilancio di questi anni di aiuto al Cristo povero dice una cosa terribile e semplice, un dato nudo e crudo:  i richiedenti sono aumentati, non diminuiti. Ovvio, ma sentirselo dire da chi ci lavora fa sempre un certo effetto. E un’attenzione, da parte dei volontari, che mi ha piacevolmente colpito: niente self-service nella mensa e la voglia di moltiplicare le piccole strutture ridimensionando le grandi.

I poveri sono serviti al tavolo, per incrociare gli sguardi, per scambiare due battute. per umanizzare la carità. Per renderla cristiana.

Fra i 60mila, certamente anche Cristo, sotto mentite spoglie, come ci ha sempre detto.

Su quel farsi servi voglio chiudere questo Natale.

Voglio continuare a servire la Parola, condividerla, spezzarla, lasciarmi scuotere e giudicare, donarla, a tutti coloro che approdano da queste parti. Centinaia di migliaia ogni anno, ormai. Volti, storie, sensibilità che trovano in questa piccola mensa ciò che desiderano per la loro vita interiore. Venite, servitevi, la Parola ci è donata in abbondanza. Ciò che è mio è vostro.

Non posso né voglio dedicare tempo gravido a ringraziare tutti coloro che hanno già iniziato a inviarmi gli auguri. Portate pazienza ma sono proprio un po’ orso nell’intimo. Ma tutti, tutti davvero, soprattutto i sanguinanti, sono accanto a me in questa veglia silenziosa davanti al Dio che si è fatto uomo.

8 Comments

  • Antonia, 24 Dicembre 2017 @ 07:18 Reply

    Eccomi, anch’io quotidianamente vengo alla tua “ piccola grande mensa” per meglio nutrirmi della Parola.. per questo ti ringrazio e ti auguro ogni bene! Buon Natale, Paolo! Antonia

  • Rafael, 24 Dicembre 2017 @ 14:15 Reply

    2017 Natali ed è come se fosse il primo!
    Infatti: 2017☆2+1+7=10☆lo zero non conta=1☆
    E non si è detto che davanti a Dio 1000 = 1 e 1 = 1000?
    Buon Natale☆☆☆

  • Tania, 24 Dicembre 2017 @ 16:59 Reply

    Buon Natale, Paolo. A te e a tutti i tuoi cari e a tutti i frequentatori del tuo sito e dei tuoi social!
    Grazie mille per quello che fai! Ti apprezzo molto, perché, a contrario di tanti, sei sempre disponibile!

  • Loretta, 24 Dicembre 2017 @ 18:18 Reply

    grazie Paolo…sei nelle mie preghiere…grazie delle tue parole ” spezzate”…delle tue parole “seminate” in gran parte dell<'italia…Dio te ne renda merito e ti benedica grandemente….un abbraccio da Livorno

  • marina, 24 Dicembre 2017 @ 20:31 Reply

    Anche io mi unisco ai sanguinanti…non per chiedere un pasto caldo ma per chiedere che chi a me caro , che un pasto caldo lo ha, torni a mangiarlo….buon Santo Natale

  • Antonella Mancini, 25 Dicembre 2017 @ 19:30 Reply

    Eccomi anche io a nutrirmi quotidianamente della Sua Parola alla tua mensa. Buon Natale ,Paolo. Sono un po’ orso anche io magrazie per tutto. ciò che fai per noi e per la nostra anima..

  • carla casabassa, 25 Dicembre 2017 @ 20:02 Reply

    Grazie, Paolo. Anche io mi servo quotidianamente alla tua mensa, preziosa e “nutriente”
    Ho vissuto moltissimi Natale più di te, ma la meraviglia davanti a quella culla è sempre la stessa!!!

  • Mimma Ruffolo, 26 Dicembre 2017 @ 10:02 Reply

    Auguri perché possa continuare a portare la parola così preziosa per noi di cui mi nutro ogni giorno e che mi apre sempre più il cuore. Buona guarigione al tuo piccolo.

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