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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». Mt 25,1-13

Estate di vacanza e di serenità, di giornate passate in spiaggia o in passeggiate fra i boschi o in casa, tranquilli. Ma anche estate per lasciare spazio all’anima, per lasciarla dilagare, per illuminare la nostra vita e la storia. Così un polacco che visse la guerra volle affidare l’Europa, oltre ai santi del passato come Benedetto, Cirillo e Metodio e Brigida, ad una santa nostra contemporanea la cui storia riassume in sé il meglio e il peggio del ventesimo secolo. Ebrea tedesca, intellettuale e filosofa, Edith fece un tormentato percorso di ricerca interiore per far maturare la sua appartenenza ebraica e per superare le incomprensioni fra scienza e fede. Lo fece attraversando gli anni bui della persecuzione razziale, diventando addirittura monaca carmelitana. Dal convento fu presa per essere uccisa in un campo di sterminio, solidale con il suo popolo. La sua figura si staglia nell’ombra cupa di quegli anni, quasi a volere dire a tutti che l’unico modo per combattere la follia è la ragione e la preghiera. Intellettuale e mistica, Edith ci richiama all’essenziale e alla vigilanza: ogni epoca corre il rischio di precipitare nell’obnubilamento della mente.

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