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Anch’io, come molti, sono rimasta molto contenta dall’elezione di Papa Francesco. (…) Sono, però, rimasta turbata da alcuni articoli di critica nei suoi confronti, anche molto accesi, e giudizi impietosi letti su internet, come se il Papa stesse distruggendo la Chiesa. Sono davvero confusa…

Il problema vero, cara amica, è che siamo poco cattolici anche quando parliamo del Papa. Che ci siano dei giornalisti che valutano il suo operato secondo i parametri del mondo mi sembra del tutto normale, è il loro mestiere. Categorie come conservatore, progressista, novatore, ci possono stare, così come la sottolineatura della storia di ogni singolo papa, il suo carattere, la sua formazione. Tutto legittimo e prevedibile. Ciò che turba anche me, come lei, è invece il giudizio che viene espresso dai cattolici demolitori. Alcuni, addirittura, si ergono a difensori della Chiesa, come se qualcuno li avesse investiti di tale scomodo incarico. A cosa serve un Papa? A partire dalla prima comunità cristiana a Pietro viene riconosciuto un incarico (ministero) particolare: quello di conservare la fede, in comunione con tutti gli altri apostoli, di custodire il  nucleo essenziale delle verità che Gesù ha trasmesso. Tale compito è stato sempre riconosciuto e, noi crediamo, sostenuto dallo Spirito Santo. Chi mi garantisce che il Dio in cui credo è lo stesso rivelato da Gesù? E che il modo che abbiamo oggi di interpretare le Scritture sia quello tramandato dagli apostoli? Pietro e i suoi successori. Il vescovo di Roma, perché successore di Pietro, ha il compito di custodire e trasmettere il deposito della fede. E questo Francesco, come prima di lui Benedetto, Giovanni Paolo, lo sta facendo. Qualcuno, decisamente fazioso e poco informato, lo accusa di cambiare il deposito della fede. La fede, pur essendo una, viene accolta nel tempo in cui la sa proclama e i vescovi hanno il dovere di comunicarla e accoglierla nell’oggi: non è un blocco di granito! Questioni delicate come la pastorale famigliare, ad esempio (non la visione del matrimonio!) vanno concordate insieme con prudenza e coraggio, come accaduto nel recente doppio (!) Sinodo dei vescovi. Ciò detto il Papa, ogni Papa, ha il diritto di essere se stesso, di avere una propria sensibilità, un proprio carattere, una propria storia. E questa diversità di stile, non di essenza, è segno della vitalità della Chiesa, come ha annotato nella sua ultima splendida intervista il papa emerito Benedetto, che ha espresso stima nei confronti del suo successore. Insomma stia serena: il Papa, ogni Papa!, non è un politico in cerca di consensi, che divide o viene apprezzato, ma un fratello che ha ricevuto da Cristo un compito. Lasciamo al mondo vederla in altro modo!

 

 

2 Comments

  • Rafael, 22 Gennaio 2017 @ 12:56 Reply

    ?

  • Antonella, 24 Gennaio 2017 @ 20:23 Reply

    Penso che papa Francesco sia un grandissimo dono che lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa e all’umanità. Un papa che ha davvero messo al centro delle sue parole e dei suoi gesti il Vangelo più che i dogmi. Un papa che parla di misericordia più che di peccato. Non è sempre stato così…
    Il Signore lo custodisca e lo protegga perché è davvero un pastore buono per questa umanità smarrita.

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