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Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.

Così Paolo scrive al suo discepolo Timoteo nella lettura che abbiamo letto oggi.

Mi ha fatto molto riflettere questa pagina: rivedendo la sua vita, Paolo afferma che il Signore Gesù gli ha dato fiducia, nonostante fosse un bestemmiatore, un persecutore e un violento, e gli ha fatto sperimentare la misericordia, la compassione e la tenerezza di Dio, scardinando la sua durezza e il suo zelo fanatico.

E’ la compassione che suscita la conversione, la tenerezza e la misericordia che Dio usa nei nostri confronti. Dio non ha aspettato che Paolo si convertisse per amarlo.

Gli ha fatto sentire il suo amore (anche facendogli lo sgambetto!) e Paolo ha rotto la sua corazza.

Questo siamo chiamati a fare. Avere misericordia e accogliere chiunque.

Questo amore sincero e disinteressato, spesso, suscita il cambiamento.

Perciò stiamo facendo un Giubileo della tenerezza.

1 Comment

  • Marco, 12 Settembre 2016 @ 22:02 Reply

    Grazie Paolo!!!
    romy&marco

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