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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri». Gv 15,9-17

Dodici erano stati chiamati a fare un’esperienza particolare col Signore Gesù. Dodici come le tribù di Israele, i figli di Giacobbe diventato Israele. Dodici come la totalità dell’umanità. Ma quel numero era cambiato a causa della follia di Giuda, discepolo che volle cambiare le scelte di Dio. Perciò i rimasti, teneri, decisero, dopo la Pentecoste, di tornare ad essere Dodici. Non per loro stessi, ma consapevoli di appartenere ad un progetto grandioso, al sogno di Dio, alla Chiesa icona della nuova umanità, alla caparra dell’armonia originaria e originante. Allora radunano coloro che per primi erano stati con loro, con Gesù, dal battesimo alla croce. Fra questi Mattia, apostolo di riserva, seduto in panchina fino a quel momento. Uno di quelli che, come loro, aveva conosciuto e seguito Gesù, e che era rimasto fedele anche se non era entrato nel numero degli eletti. Non una primadonna, ma un discepolo vero, che sa restare nell’ombra, che non scalcia per apparire, per entrare nella lista dei santi apostoli degni di altari e incensi. San Mattia, apostolo di riserva, prega per tutti coloro che vivono dietro le quinte e, amando il Signore, servono con passione la sua Chiesa.

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