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Ricevo e pubblico paro paro. Pienamente d’accordo.

“Ti scrivo perchè ho bisogno di condividere con qualcuno che sono avvilita, profondamente, dalla piega che l’opinione pubblica ha dato al Sinodo, anche se ancora spero che all’interno non sia così.
Sono giorni che ascolto dibattiti su preti omosessuali, sul “problema” coppie gay, coppie di fatto,matrimonio ai preti si o no,la comunione a chi e a che e quando e via dicendo…e la famiglia? la mia famiglia occidentale, piccola piccola, normale normale, di cui nessuno si accorge, qui, come a Nazareth, come a Nairobi o Bruxelles? Quella che non ammazza i suoi figli non si suicida in coppia, non deflagra in colpi di testa eclatanti? Qualcuno si accorge che esistiamo?
L’altro giorno un caro amico frate che ci ha visto nascere come adulti e poi come coppia e poi come famiglia (che banalità!) scherzando mi dice: “vi aspetto per la confessione, ma almeno fa qualche peccato e che sia interessante!” la battuta è divertente, ma mi ha fatto pensare, essere “normali” è diventato un disvalore, tanto che ce ne si può anche vergognare, perché equivale a “noioso”
e la noia è la principale nemica di un tempo ricco.
Potrei provare a ribattere che prova tu a dire che la mia vita è noiosa e ti infliggo la punizione di una settimana vacanze-lavoro presso il nostro domicilio .
Se riesci a mantenere i nostri ritmi e quel minimo di equilibrio e di presenza di spirito per essere presente h24 vinci anche un premio, ma non è questo il punto.

Mi chiedo se questa Chiesa ha voglia di accorgersi della bellezza di questa miniatura sempre diversa e sempre somigliantissima alla Grande Chiesa,all’amore divino, che costruisce amore tessendolo con tela invisibile di ragno, dentro giorni invisibili, invisibile e resistentissima, ma anche fragile davanti ai gesti spicci e violenti di una manata.
E’ vero che siamo una meravigliosa risorsa, come Cenerentola 🙂 sotto quel ruolo da sguattera c’è una splendida principessa.
Se solo qualcuno avesse voglia di scaldarsi a questa luce divina.
Sembriamo matti, in parrocchia come nel Sinodo tutti presi dai capricci di qualche prete che si comporta come un figlio unico, autocentrato e tutto preso dai suoi capricci, mentre frigna e punta i piedi, ma lo Spirito non sta chiedendo altro? Mi sembra.
E’ vero la famiglia-chiesina domestica è proprio bella.
Ma non interessa a nessuno, né dentro né fuori.
Tu mi dirai “Ma non è vero! A Dio voi piacete un mondo, Egli sbava per voi!” Ti rispondo “lo so!:-)”ma non so più se basta:-)”

Aspetto dalla Chiesa, da tutte le coppie che hanno messo Gesù nel mezzo, la forza di continuare a raccontare che amarsi è possibile, anche da Cenerentola.

4 Comments

  • Antonella Cofano, 11 Ottobre 2015 @ 10:23 Reply

    Ho letto più volte questa bella lettera, ma non sono riuscita a capire cosa chiede l’autore. Non capisco cosa si aspetta dal Sinodo questa persona per la sua famiglia e per ogni famiglia “normale”. Un riconoscimento? Un premio? Forse sono ingiusta e mi scuso se puó sembrarlo, ma lo sfogo di qusta persona mi ha fatto pensare alla reazione offesa del figlio maggiore nella parabola del Padre Misericordioso. Intendiamoci: ho una famiglia normale con tre figli, facciamo i salti mortali per tirare avanti, ancora di più da quando mio marito ha dovuto chiudere l’attività pieno di debiti e io lavoro tutti i giorni come colf. Abbiamo due figli all’università, uno dei quali lavora anche, e un ragazzino di dodici anni. Cosa abbiamo da chiedere al Sinodo? La Chiesa è forse la sola realtà che viene incontro alle famiglie “normali” in vari modi. La Chiesa alla fine siamo noi. Ma ci sono persone che hanno bisogno di sentirsi accolti proprio come quel figlio minore che il Padre Misericordioso accoglie a braccia aperte.

    • Paolo, 11 Ottobre 2015 @ 18:12 Reply

      Certo Antonella, ma vedere la famiglia come risorsa e non come problema è il vero nodo della questione. E se è risorsa, ogni famiglia, allora le fatiche si possono affrontare.

  • Federica, 11 Ottobre 2015 @ 21:17 Reply

    Anche la Famiglia di Nazareth era una comunissima Famiglia normale, eppure, in quella Famiglia Gesù cresceva in età, Sapienza e Grazia. Una risorsa inimmaginabile ancora oggi come allora. Cosa possiamo chiedere al Sinodo? Possiamo chiedere che tutte le nostre famiglie siano ad immagine della Famiglia di Nazareth, dove il papà e la ammazza siano uno rivolto al bene dell’ altro, come il primo giorno e per sempre; e dove i figli possano crescere, in un clima di amore e serenità, in età, Sapienza e Grazia. È troppo? Spero di no?

  • Federica, 11 Ottobre 2015 @ 21:20 Reply

    ERRATA CORRIGE; dove il papà e la mamma…

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