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Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».Mc 16,9-15

Il vangelo di Marco si era chiuso in maniera troppo brusca, con le donne che il giorno delle resurrezione erano fuggite piene di spavento, senza dire niente a nessuno. Per questa ragione un discepolo dell’evangelista si era sentito in dovere di aggiungere qualche versetto, fornendo un riassunto delle apparizioni del risorto conosciute da tutta la comunità e aggiungendo una frase finale che è un capolavoro: i discepoli sono invitati ad andare in tutto il mondo ad annunciare il vangelo. Per farlo sono loro per primi a dover superare l’incredulità, a dover affrontare i propri dubbi… Alla fine della settimana dell’ottava di Pasqua, la Parola ci ricorda che anche i discepoli che hanno vissuto l’esperienza della resurrezione in presa diretta devono poi scontrarsi con le proprie incertezze! Non spaventiamoci, allora, se anche noi dobbiamo fare i conti con i dubbi della nostra fede! È salutare il fatto che ci interroghiamo, necessario, però, è il fatto di renderci conto delle nostre insicurezze, approfondendo con intelligenza le verità della nostra fede. Il Signore ha bisogno di discepoli dinamici e credibili, non di mummie piene di dottrina inviolabile!

4 Comments

  • francesco, 12 Aprile 2015 @ 16:42 Reply

    Si! È vero, i dubbi si presentano nelle mente, così come, anche, le domande a cui non ancora è maturata una risposta.
    Domanda: Come si fanno a seppellire i dubbi sotto la fede?

  • Paolo, 12 Aprile 2015 @ 17:25 Reply

    Non vanno mai seppelliti i dubbi ma sviluppati e presi come trampolini per approfondire la propria conoscenza. Poi, ovvio, la fede resta fiducia, non equazione matematica. Guai ad una fede che non si pone dubbi e li affronta con coscienza e umiltà.

  • francesco, 12 Aprile 2015 @ 23:45 Reply

    “…la fede resta fiducia, non equazione matematica”
    mi ha indotto ad un sorriso spontaneo e involontario quindi ad uno stato emotivo di benessere, forse dovuto anche alla personale formazione di studi (non umanistici) dove l’individuare l’insieme di tutte le soluzioni porta a risolvere un’equazione.
    “Fiducia”, certo, tutt’altra cosa (rispetto ad una certeza matematica), è il fidarsi senza timore che generalmente produce un senso di sicurezza e tranquillità.
    Peccato, che, questo stato emotivo lo si perda negli anni. Forse noi (adulti), a differenza dei bambini, dovremmo riscoprire la speranza, la gioia, la vita!, sostituendo il sospetto, la sfiducia, la diffidenza con l’affidamento, l’assegnamento, la fede!

    • Federica, 13 Aprile 2015 @ 09:05 Reply

      Certo, la matematica non è un opinione! Eppure, gli studi matematici, dovrebbero aprire la mente. Chi ha studiato matematica, vede con più chiarezza gli avvenimenti della vita. Pertanto, non c’é differenza tra chi ha studiato matematica e chi ha una formazione umanistica, anzi… La fede, poi, è un’altra cosa: la Fede è un affidarsi, un rompere i nostri schemi, è credere in qualcosa, in qualcuno, e nel nostro caso, è credere in quel Dio di Gesù Cristo che è venuto a raccontarci che la vera vita non è qui sulla terra, da dove, naturalmente, inizia a realizzarsi il Regno di Dio, ma sarà nell’altra vita, sarà nella vita definitiva, Eterna, nel bene o nel male. Gesù è Risorto, altrimenti, vana sarebbe la nostra Fede, e se noi camminiamo sulle sue orme, compiremo le opere che Lui stesso ha compiuto, e come Lui Risorgeremo.
      Un avviso: Qui, in questa vita, non sarà tutto rose e fiori, così come ci aspettiamo, Gesù stesso e i suoi discepoli hanno patito tribolazioni e persecuzioni, ma si sono mantenuti fedeli.

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