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Damiano Modena, CARLO MARIA MARTINI IL SILENZIO DELLA PAROLA, ed. San Paolo, € 9,90, 158 pp.

Come molti mi sono nutrito dei libri del Cardinal Martini, del suo approccio caloroso e attuale alla Parola. Resta uno dei grandi doni di Dio alla Chiesa a ancora porta frutto. In questo testo, scritto da don Damiano che lo ha seguito nella malattia, ci viene restituito con un garbo infinito il ritratto di un cardinale/uomo parkinsoniano che si prepara alla morte. Un testo delicato scritto in maniera eccellente, semplice ed efficace, equilibrato e rispettoso in cui la statura gigante del Cardinale trova un valido supporto nella penna intensa di don Damiano (che ringrazio per tale dono a tutti noi).

Per chi: ha amato Carlo Maria Martini.
Lettura: semplice ed intensa

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29 Comments

  • Bartolo, 17 Ottobre 2013 @ 05:35 Reply

    Letto e conosciuto di persona l’autore sabato scorso. Consiglio entrambi.

  • Bartolo, 17 Ottobre 2013 @ 05:47 Reply

    Letto e conosciuto personalmente l’autore sabato. Consiglio entrambi.

  • Federica, 18 Ottobre 2013 @ 16:01 Reply

    Carlo Maria MARTINI……….., avrà anche scritto bene e parlato meglio, ma…….. c’è qualcosa in quest’uomo che non mi convince.

    • Janus, 19 Ottobre 2013 @ 22:54 Reply

      Macchè Federica ….
      … non lo apprezzi completamente solo perché sei rimasta ferma a 200 anni fa … io pure intendiamoci, … ci vuole gente un po’ più moderna di noi per coglierne i frutti 🙂

      Un saluto
      Janus

      • Federica, 20 Ottobre 2013 @ 23:20 Reply

        Sinceramente, caro Janus, preferisco essere ferma a 200 anni fa, anzi mi piace di più a 2000 e cogliere i frutti di Gesù Cristo, della Sua Parola, del Vangelo, piuttosto che mischiarmi con la modernità………che di frutti, a mio parere, non ne coglie abbastanza.

        E preferisco anche: salut

        Federica.

  • Federica, 20 Ottobre 2013 @ 23:21 Reply

    Ho dimenticato: 🙂

  • robis, 21 Ottobre 2013 @ 13:14 Reply

    Spiritualità profondissima
    Cultura impressionante
    Intelligenza rara
    Umiltà vera
    Autoironia inaspettata
    Timidezza… quasi quanto la mia!

    Quanto ti ho voluto bene, Cardinale!

    • Janus, 21 Ottobre 2013 @ 22:32 Reply

      Cara amica!

      Martini è stato senza dubbio un uomo fuori dal comune, un gigante sotto vari aspetti ….
      … peccato fosse un Vescovo e non un libero pensatore 🙂

      Certamente ha inaugurato una via che pare molto attuale, in questo era si avanti, non so se di 200 anni, ma almeno di una trentina … mi riferisco a questo impulso irrefrenabile, di parlare con Scalfari 🙂

      Un abbraccio a te e tribù.
      Salùt
      Janus

      • robis, 22 Ottobre 2013 @ 14:42 Reply

        … a me è piaciuto avere per vescovo un libero pensatore… meglio: un pensatore libero!
        Ha reso libera e pensante anche me.

        Un abbraccio anche alla tua tribù

  • Janus, 24 Ottobre 2013 @ 14:44 Reply

    … Robis … sai farmi un esempio di questi frutti sbocciati dalla predicazione di Martini ?

    E poi … un Vescovo … può essere un “pensatore libero” ?

    Un abbraccio
    Janus

    • robis, 24 Ottobre 2013 @ 21:37 Reply

      Frutti? Non sono io che ho parlato di frutti… non è nella mia mentalità misurare i risultati quando si parla di argomenti inerenti alla fede…

      Io ho solo detto cosa è stato per me: quando è arrivato a Milano avevo 16 anni. Ha accompagnato la mia adolescenza e giovinezza. Ho frequentato la sua Scuola della Parola, ho partecipato a un’infinità di celebrazioni presiedute da lui, la mia parrocchia l’ha accolto più volte per occasioni diverse. Ci ho anche scambiato qualche parola e l’ho trovato gentile, spiritoso e timido. Ho letto alcuni dei suoi libri. Quando poi sono finalmente andata a Gerusalemme ho capito un sacco di cose anche grazie a quello che avevo sentito predicare dalla sua voce.

      Ho chiesto a lui la benedizione per il mio matrimonio in un momento in cui tutti la chiedevano a Woityla…

      La città l’ha sentito molto vicino in anni che erano davvero difficili. Lo si incontrava fisicamente… lo si sentiva spiritualmente. Mio papà non era credente ma lo stimava moltissimo.

      Certo che un vescovo può essere un pensatore libero… anzi, deve! È un pastore… non un pupazzo.

      Ciao

  • Federica, 25 Ottobre 2013 @ 23:47 Reply

    Facciamo un gioco: ciascuno di noi si metta al posto di Dio.
    Al posto di Dio, cosa vorremmo che si facesse per Lui affinché il giudizio possa volgere al positivo?
    Il solo parlarne bene non può bastare, perché essendo noi Dio, conosciamo alla perfezione Carlo Maria Martini e sappiamo che ha compiuto opere meritevoli di salvezza, ma altre non meritevoli di salvezza…….Pertanto, Egli è ancora in attesa di giudizio…….
    Che poi sia Vescovo o meno, non conta, anzi a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più” (dal Vangelo di San Luca).
    Che poi sia stato un Pensatore Libero o un libero pensatore, anche questo non conta; conta solo se è stato in grado di seguire fino in fondo la Via Maestra.
    A mio avviso un Vescovo non può essere libero; un Vescovo non deve appunto essere un pupazzo libero, ma un servo libero di essere sottomesso alla Parola, alla Grazia.

    • robis, 26 Ottobre 2013 @ 08:20 Reply

      No, questo gioco non mi piace.

      Vi lascio ai vostri giudizi e torno al mio faticoso ma affascinante cammino di ricerca.

      Giocate pure senza di me.

  • grazia, 26 Ottobre 2013 @ 12:33 Reply

    Poi con grande preoccupazione la Madonna ha detto:
    “Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Lui ha chiamato e anelate alla benedizione di quelle mani che solo Lui ha consacrato. Non permettete che il male regni. Nuovamente vi invito: solo con i miei pastori il mio cuore trionferà. Non permettete al male che vi separi dai vostri pastori. Vi ringrazio. ”

    ringraziamo il Padre per tutti i sacerdoti che liberi pensatori o pensatori liberi, pupazzi o attori, capaci o incapaci spendono la loro vita al Suo e nostro servizio, nel bene e nel male. Dio li ha chiamati perché si è fidato di loro e noi dovremmo fidarci del giudizio di Dio

  • Janus, 28 Ottobre 2013 @ 21:37 Reply

    @ Federica.
    Non è un bel gioco … lasciamo stare.

    @ Robis.
    Abbiamo vissuto da milanesi tutti e due gli anni di Martini.
    Io non giudico, ma mi interrogo.
    Martini è un gigante, l’ho detto, ed ancora oggi è una presenza con la quale non solo la città, ma la Chiesa continua a confrontarsi.

    Chiedevo dei frutti, perchè sono convinto che ce ne siano, anche se io non li vedo.

    Martini ha voluto essere uomo di rottura su molti fronti, per cui non credo ci sia da stupirsi se qualcuno nutre dei dubbi sull’efficacia di alcune “aperture”, senza poterne poi cogliere frutti evidenti.

    Nel ’79 avevo 6 anni … Martini è una presenza importate anche nella mia formazione.

    Ovvio, lo sai, nell’adolescenza ho frequentato poco le parrocchie, però Martini incombeva ovunque, nella politica dura di quegli anni, fino alle prime letture di una società milanese in imbarazzo e mutamento per la prima immigrazione massiccia …

    … Non mi è piaciuto l’ecumenismo e l’apertura a certo mondo ateo … ho invece molto apprezzato la sua visione rigorosa della Chiesa ed una sicura opposizione nei confronti del “movimentismo laico” di cui, ahimè, la Chiesa iniziava a soffrire ….

    Mi piacerebbe capire, se, da estimatrice a 360° del Cardinale, mi sai aiutare a trovare anche nella nostra città i frutti sbocciati dal passaggio di Martini, oppure no.

    Provare tenerezza ed una naturale simpatia per chi ha incrociato e riempito i nostri anni verdi … è normale, giusto e bello …. però non sempre risultano utili strumenti di analisi e crescita.

    Pensa se io non avessi trovato modo di fare una critica e prendere distanza da alcuni aspetti della mia gioventù 🙂

    Don Mario farebbe ancora gli straordinari in confessionale 🙂 🙂

    A presto, un abbraccio
    Janus

  • michaela, 28 Ottobre 2013 @ 22:49 Reply

    Ovvio, non è un bel gioco, perché non siamo Dio; e non ci piace giudicare per non essere a nostra volta giucati.

  • federica, 28 Ottobre 2013 @ 23:20 Reply

    Carissimi, non ho chiesto giudizi, ma preghiere per Lui.

  • Carola, 29 Ottobre 2013 @ 14:48 Reply

    Janus

    …Martini ha voluto essere uomo di rottura su molti fronti…

    voluto? Non credo. Martini era prima di tutto un uomo e un cristiano, quindi lettore del Vangelo, cercatore della Verità, studioso del passato per capire meglio il presente, seguace di Gesù nel suo tempo, in questa realtà, in questa società.

    …non mi è piaciuto l’ecumenismo e l’apertura a certo mondo ateo…
    non mi risultano da parte di Gesù preclusioni verso persone del suo tempo. Ha attirato a sé pescatori, donne, prostitute, centurioni, samaritani, lebbrosi, esattori, ecc…

    Non scrivo per fare polemica e non sono avvocato difensore in nessuna causa, ma sono nata un po’ prima di te, prima del Concilio, prima che fossimo liberi di leggere la Bibbia (papa Giovanni 23° – 1962- una Bibbia in ogni famiglia!!!), prima di sentire la Parola di Dio nella lingua parlata…

    I precursori rischiano sempre di essere incompresi…

    I sacerdoti come Carlo Maria Martini, Arturo Paoli, Lorenzo Milani, Carlo Carretto, David Maria Turoldo e tanti, tanti altri hanno aperto cammini nuovi nel popolo di Dio … non tutto si capisce subito … il vangelo non cambia … siamo noi che cambiamo, esperimentiamo, maturiamo…
    i tempi e le pause delle persone variano da uno all’altro…

    Buon cammino a tutti, nella sequela di Gesù.

    • Janus, 30 Ottobre 2013 @ 23:05 Reply

      @Carola

      Beata te che hai vissuto quegli anni !!!
      Trovare oggi una SS Messa “Vetus Ordo” è una vera impresa.
      Chi anche la vuole è spesso vessato e commissariato, come accaduto ai miei amici Francescani dell’ Immacolata.
      Per la Bibbia in ogni casa … che dire … oggi come oggi preferirei che in ogni casa ci fossero un buon vocabolario in ausilio ad un buon abecedario … e che i due venissero usati, sfogliati, consultati 🙂

      Comunque sia ….

      A) Guarda, anche se di Martini non tengo il poster in casa …. privarlo di quella ferrea volontà che dimostrò in mille occasioni, proprio non me la sento 🙂
      Ebbe volontà …. fidati … ebbe una fortissima volontà di fare ciò che fece e di dire ciò che disse … soprattutto quando sapeva di creare il punto di contrasto con certa ortodossia normativa ed ingessata.

      B) Che legame vedi tra “pescatori, donne, prostitute, centurioni, samaritani, lebbrosi, esattori …” con ecumenismo e con ateismo militante ?
      Nel senso …. Scalfari&C-… li vedi più prostitute o lebbrosi 🙂 ?

      Un caro saluto
      Janus

  • robis, 29 Ottobre 2013 @ 17:56 Reply

    … ma quando si parla di Fede non si può pensare di riempire una tabella con le cause e gli effetti… o di fare, per sintesi finale, un bel grafico col trend per vedere se è positivo o negativo.

    I percorsi di Fede sono imperscrutabili. Tutto un insieme di incontri, di situazioni, di relazioni… come si fa a dire di chi è il merito (o la colpa?)

    Quello che ti posso dire, partendo dalla mia esperienza, è che l’approccio che Martini ci ha indicato a me piaceva. Perché era un approccio consapevole, di gente che ci prova, che si fa domande, che non esclude nessuna strada pur rimanendo con l’occhio fisso sull’obiettivo.

    Mi è piaciuta la sua voglia di dialogo con tutti. Diceva sempre che la vera divisione non è tra credenti e non credenti… ma tra pensanti e non (tu hai idea di quanti non pensanti frequentano le nostre parrocchie, Janus?)

    Credenti, non credenti, credenti di altre fedi, cristiani di altre chiese… certo che questa apertura mi piace: se non mi piacesse non parlerei con te, Janus, perché lo sappiamo benissimo che abbiamo idee molto diverse, no?

    E non è questione di “naturale simpatia per chi ha riempito i nostri anni verdi”. Io lo sentivo presente, tu lo sentivi presente. Diresti lo stesso di chi ci guida adesso? Non sto parlando di presenziare di qua e di là… ma di “sentire” la città, di saperle parlare… anche spiazzandola.
    Solo a un uomo coraggioso come Martini poteva saltare in mente di presentarsi nella città più operativa d’Italia con “La dimensione contemplativa della vita”. E rendere ”operosa” la dimensione contemplativa della vita.

    P.S.= non sento don Mario da prima dell’estate… se lo vedi, salutamelo.

    • Janus, 30 Ottobre 2013 @ 23:26 Reply

      @Robis

      🙂 … se non fossi così come sei …. non mi saresti stata simpatica fin dai primi scambi anni fa 🙂

      Non sono d’accordo con quasi nulla di ciò che hai scritto …. ma non mi interessa 🙂

      Don Mario … è stato a cena da noi, direi a maggio: non aveva mai visto la nostra terza bimba !!!
      L’ho rivisto per altre cose mie 🙁 ad agosto …. e lo stiamo aspettando a cena su novembre … per dargli un’altra bella notizia-sorpresa 😉

      A presto,
      salùt

      Janus

  • Carola, 2 Novembre 2013 @ 15:56 Reply

    @ Janus

    NO. Io non sono affatto fortunata solo perché ho vissuto quegli anni!!!
    Io non vivo con lo sguardo all’indietro… quegli anni non erano migliori di questi attuali, né peggiori… nel mio vivere cerco di conoscere il passato per capire meglio il presente, perché come dice il Qoèlet :

    ” …tutti i fiumi vanno al mare,
    eppure il mare non è mai pieno…

    …tutte le cose sono in travaglio
    e nessuno potrebbe spiegarne il motivo…

    …ciò che è stato sarà
    e ciò che si è fatto si rifarà;
    non c’è niente di nuovo sotto il sole.
    C’è forse qualcosa di cui si possa dire:
    “Guarda, questa è una novità”?

    Quello che cambia nel tempo non è il messaggio di Gesù, la ricerca del bene, della verità, della giustizia…
    le domande di ogni uomo davanti al mistero della vita sono sempre le stesse da millenni…
    infatti il Vangelo dopo 2000 anni sa dirci ancora moltissimo ma è sempre difficile comprenderlo e viverlo!

    • federica, 2 Novembre 2013 @ 22:30 Reply

      Cara Carola, scusa se mi intrometto, ma forse volevi dire che quello che non cambia nel tempo è il messaggio di Gesù…….
      E ancora, perché è difficile comprendere il Vangelo?
      Il Vangelo è scritto in maniera molto semplice, in chiave comprensibile a tutti, anche ai bambini; basta leggere e mettere in pratica; nel Vangelo non ci sono doppi sensi, o è bianco o è nero. Molte volte è più facile dire che non si comprende perché è difficile da mettere in pratica, questo si.

  • Janus, 5 Novembre 2013 @ 17:04 Reply

    @ Carola

    Sarà come dici tu ….
    … ma a me sembra che si sia persa la bussola (Vangelo) …
    … però nulla è perduto … con un bel questionario ora ritroviamo la strada per interpretare il presente e preparare il Regno !

    Un questionario !!!

    Mi sa che divento Ortodosso!

    Salùt
    Janus

    • Paolo, 5 Novembre 2013 @ 17:38 Reply

      Di solito lascio parlare ma qui devo intervenire.
      MA di cosa stiamo parlando? Di un questionario conoscitivo che potete leggere on-line ovunque? Tipo in questionari che ogni prete ogni anno deve redigere per fare il punto della situazione? Non stai esagerando? Mi sembra che stiamo leggendo gli eventi della Chiesa (si è sempre fatto prima di ogni sinodo! La novità è che è pubblico!) in chiave mondana, proprio quella che si critica… mah…

      • Janus, 5 Novembre 2013 @ 21:46 Reply

        Caro amico,

        A) Dici : Stiamo leggendo gli eventi della Chiesa in chiave mondana!

        Ma scusa … il documento l’ha portato agli occhi del mondo, e quindi alla “presenza” del mondo … la SS Sede … od il sottoscritto ?
        Chi ha deciso di “abbassare nella polvere del mondo” l’incipit del lungo cammino che porterà al Sinodo sulla Famiglia del 2014 ?

        La Chiesa, avesse chiesto preghiere in aiuto al discernimento dei Vescovi che, (notizia), avevano ricevuto, in data odierna, il documento di riflessione e preparazione del Sinodo … sarebbe stato un conto …

        Invece, per aiutare il Sinodo del 2014 … non vengono chieste preghiere … viene chiesto di contribuire con un questionario !!??!!

        B) Dici : la novità è che è pubblico !
        Di per se sarebbe già un valido motivo per interrogarsi sull’utilità di rendere pubblico tale documento … (l’Hai letto ?? Hai letto le domande ?? )
        Credi impattino egualmente se lette da un Vescovo o se lette dal mio vicino di casa?

        C) La vera novità, perdonami però, non è che è “pubblico”, ma che, come detto sopra, è aperto al “contributo” di tutti … credo (spero!) sarà discrezione delle singole Conferenze Episcopali decidere come raccogliere i “contributi” dei “fedeli” … ovvero prego che non sarà possibile che chiunque scriva, e mandi in autonomia in Vaticano il “questionario”!

        … ed alla fine … di tutto sto “sondaggio” … che ce ne faremo ?
        Il criterio sarà “a maggioranza” di tesi ?
        Se pareggeranno due tesi andremo a “spareggio” ?

        … Boh … io non so più che pensare …

        Salùt
        Janus

        • Paolo, 6 Novembre 2013 @ 06:19 Reply

          Sì. ho letto le domande, molto simili, peraltro, nel tipico modo di presentare dei questionari in ambito ecclesiale!
          L’idea di fondo, mi pare, è raccogliere quante più informazioni, tastare il polso, elemento essenziale per poter riflettere sulla pastorale.
          Non fare un sondaggio d’opinione! Ma fotografare la realtà con sguardo ecclesiale per poter discernere.
          Certo: saranno le conferenze episcopali a decidere come usarlo: quella inglese, ad esempio, ha detto che lo userà nelle parrocchie (nelle comunità, non sul territorio)
          Ciò detto, non facciamo un processo alle intenzioni!

        • robis, 6 Novembre 2013 @ 12:09 Reply

          Il mio parroco, per spronarci, ci ricorda spesso che gli apostoli non erano mica vescovi… neanche preti!

          Secondo me non c’è da aver paura. Mi hanno spaventato molto di più i toni trionfalistici del Forum Mondiale delle Famiglie (Milano 2012). Quelli sì che mi hanno messo a disagio!

  • Janus, 7 Novembre 2013 @ 22:21 Reply

    @ Paolo

    Ma si vecchio orso … forse son io troppo rigido … però c’è chi soffia su questo finto (?!) vento di novità e rinnovamento … ed offrirgli sempre su piatti d’argento il modo di rinfocolare la cosa … un po’ disturba.

    Spero ancora che sia ingenuità nella gestione dei media e delle comunicazioni … però … come si dice … perseverare è diabolico.

    Se vuoi un anticipo in tema … domani, compra VITA … vedrai come leggeranno e commenteranno parole e linguaggio di Papa Francesco … il Papa del rinnovamento ;-(

    @ Robis
    Cara amica io ho un intenso ricordo di quelle giornate.
    Quell’esperienza mi ha confermato nell’intima consapevolezza di non amare affatto quelle coralità.
    Per fortuna, come sai, ero impegnato a lavorare a latere dell’evento … ma un certo fastidio anch’io lo porto ancora nella memoria.
    Tutto lo sfilare poi di movimenti, gruppi, cartelli, striscioni etc etc … l’ho trovato effettivamente un po’ stucchevole ed autoreferenziale.

    Non entro nel merito d’altro … so solo che al campo volo di Bresso l’erba era mutata geneticamente 🙂 … ed abbiamo lavorato come pazzi per escoriazioni ed arrossamenti cutanei e crisi anafilattiche varie.

    Salut
    Janus

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