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L’incontro serale è stato davvero bello: una grande partecipazione, oltre trecento persone, un bel clima, un bella esperienza di Chiesa. Spirito che aleggiava, tanti volti e storie e abbracci alla fine.
Grande Dio.
In prima fila due giovani. Sguardo intenso, non hanno perso una parola.
Mi salutano alla fine, mi ringraziano. Don Matteo col suo look da profeta me li presenta: Francesco è il moretto e Matteo il biondino rasta. Sono due del gruppo Rock The Sun, mi dice.
Cerco nella memoria: sono troppo vecchio per ragazzi così giovani, ma poi li metto a fuoco. Il Cardinal Ravasi li ha voluti in Vaticano durante un’importante riunione: hanno suonato per un’ora e parlato davanti a trenta cardinali e parecchi vescovi. Rock duro il loro, suonato con bravura. Con una caratteristica: parla di fede.
Niente sdolcinature e musica approssimativa, la loro.
Non sono alla ricerca di un palco, il palco lo avevano già.
Mi raccontano: hanno iniziato alle superiori, come tutti, poi si sono fatti strada grazie al loro sound punk, rock duro, conosciuti in Europa, soprattutto. Quattro dischi con etichette indipendenti e una crescente notorietà. Poi Francesco racconta: “Siamo rientrati da una sfiancante tournée in Europa e in Giappone, oltre cento date. Una volta arrivati a casa ci siamo guardati: non ci riconoscevamo più, non eravamo più una band. Alcool, droga, eccessi, vita senza orizzonte, eravamo consumati dentro. Quando ci siamo salutati non ci siamo detti nulla, nessun appuntamento, niente. Nessuno ne aveva più voglia. Non ci siamo sentiti per un anno. Poi, una sera, dopo qualche settimana, mia madre mi ha invitato ad una testimonianza in parrocchia. Io avevo frequentato l’oratorio, da giovane, ma poi niente, come quasi tutti. Ma sì, vado. E resto di sale. Gente che cantava, coppie che esprimevano una forte intesa, io che passavo da una storia all’altra… e quel tale, Gesù, che sembrava uno di casa. Quella felicità che non trovavo era lì. E così ho conosciuto Cristo e tutto è cambiato”.
Davvero è cambiato: ha coinvolto gli altri tre della band, l’italiano è diventata la lingua dei testi e ora, passano il tempo a girare l’Italia, a fare concerti per i ragazzi e smuovere la loro coscienza.
Prima di dormire cerco su internet.
Io sono diverso
per la statistica
e non faccio testo per la casistica
ma conta più del resto
la mia dignità

Un bell’album, l’ultimo, e pubblicato mica con chicchessia, ma con la Sony.
La musica è rimasta la stessa, rock duro, puro, bello.
Pieno di emozione.
Pieno di desiderio di Dio.
Nuove evangelizzazioni.
Rock.

4 Comments

  • Teresa, 24 Febbraio 2013 @ 17:27 Reply

    Io conosco bene la loro musica. Ho in casa gli ultimi due album.
    Anche io sono rimasta colpita dalla loro storia e mi sono chiesta cosa li abbia mossi ad una svolta così radicale. Forse hanno avuto il coraggio e l’umiltà di cercare, ….. i credenti spesso si sentono arrivati, con la verità in tasca e non cercano più.

  • alba, 26 Febbraio 2013 @ 06:07 Reply

    Che bello vedere che…..strade diverse possono condurre a Dio!! Apriamo le nostre menti ed il nostro cuore anche a queste possibilità……………
    Buona giornata a tutti!

  • loretta da livorno, 29 Marzo 2013 @ 13:58 Reply

    NON CREDEVO ALLE MIE ORECCHIE…BELLISSIMA MUSICA E PAROLE CHE TOCCANO IL CUORE….mio Dio le vie del Signore sono proprio tante e infinite…come sempre grazie Paolo…con te è sempre una scoperta …

  • Vania, 21 Luglio 2016 @ 21:45 Reply

    Domenica ho sentito la loro testimonianza (c/o frati Carmelitani di Treviso)…appena finito adesso di leggere il libro di Francesco Lorenzi “La strada del sole”, che dire? Lo Spirito Santo riesce a fare delle cose incredibili!…grazie Paolo x avermeli fatti conoscere!

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