Che effetto fa avere conosciuto un santo? Me lo sono chiesto molte volte, in questi giorni, dopo avere visto la beatificazione di Giovanni Paolo. L’ho incontrato diverse volte, come molti, peraltro. Il fatto di avere avuto la fortuna e la fatica di ospitarlo in una delle mie parrocchie, quando facevo il parroco, m ha permesso di entrare in una specie di “confidenza” con quel mondo strano eppure semplice che è la “famiglia papale”.
Un personaggio carismatico, senz’alcun dubbio, con una incredibile capacità di relazione, di profezia, di carisma. Ha saputo far uscire il papato dalla gabbia in cui la storia l’aveva relegato, riprendendo in mano l’intuizione originaria: il Papa è il primo fra gli evangelizzatori. E così è stato: Giovanni Paolo ha davvero percorso il globo come nessun altro, annunciando il vangelo, lui che dal vangelo aveva ricevuto tutto. Un papato lungo un quarto di secolo, portato avanti anzitutto con uno sguardo luminoso e tenace di fede. Nel mondo che abbandonava tutte le certezze, Papa Giovanni Paolo ha ricordato ai credenti che l’unica certezza era l’immutato vangelo.
La sua vita, poi, è stata un vera parabola vivente. Giovane e atletico cardinale, il neoeletto Papa ha spiazzato tutti per la sua forza, il suo dinamismo, la sua presenza. Poi la malattia lo ha piegato, stravolto, sfigurato: eppure ha saputo mettere anche la malattia nelle mani di Dio, perché diventasse luminoso esempio, in un tempo in cui il malato è nascosto.
Anche i critici di professione, davanti al suo declino, hanno dovuto riconoscergli la tempra del santo, del pastore che dona la vita per le sue pecore.
Molte cose si dicono e si scrivono su Papa Giovanni Paolo: penso che sia corretto riconoscere la complessità di un pensiero che si esprime per 25 anni (e che pochi conoscano!) e il diritto, per un Papa, di fare qualche errore di troppo e di non piacere necessariamente a tutti. Ma in una logica di fede, Papa Giovanni Paolo ha donato tanto alla chiesa ed è stato strumento.
Riconoscere che il Cristo ha prevalso nella sua vita è ciò che la Chiesa, seguendo la sua tradizione millenaria, ha appena fatto, riconoscendo le sue virtù eroiche.
Beato lui.
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