… è il rumore che fa la mia testolina quando ragiona e avanza nei meandri della conoscenza. E il tema della riflessione in questa domenica pomeriggio di relax prima delle prossime conferenze e di vari altri impegni (sto finendo un libro in uscita prima dell’estate) è la salute di questo blog. A stimolarmi è stata una di voi che ha notato il calo degli interventi. Sono andato a vedere i dati che mi segnalano, nell’ultimo anno, un aumento del 10% di visite, 86000 visite per 225mila pagine lette, con il 40% di voi che in un anno è tornato più di 24 volte (il 14 % oltre 200 volte, più di me!) e una buona tenuta dell’insieme.
Ma la preoccupazione, da parte sua, era la “scomparsa” di alcuni amici storici che intervenivano con una certa frequenza e anche – tirata d’orecchi al sottoscritto! – una mia assenza nei dibattiti. Sono convinto che partecipare ad un blog sia una cosa saltuaria, che può durare qualche mese: come ho scritto quasi due anni fa, credo che un blog sia un porto di mare, uno ci va quando ne ha bisogno. Quindi non mi preoccupo se qualcuno prende il largo per altri lidi! E per la mia latitanza… vero, portate pazienza ma davvero le cose da fare sono tantissime! (In primis la mia famiglia).
Ma la provocazione mi è servita per un’idea: perchè non me lo scrivete voi come dev’essere un blog, questo blog? Attenzione: poi magari cestino tutto, ma sarebbe davvero bello sentirvi. Ditemi che temi trattare, se avete delle idee da proporre. E mi piacerebbe davvero tantissimo sentire quelli che non intervengono mai: a fronte di articoli letti fra le mille e le duemila volte, solo una trentina di persone intervengono, evidentemente perché preferiscono solo leggere… Ma per una volta, please, ditemi come andare avanti.
Grazie!
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