Il caffé cerca di svegliarmi, ma le ultime notti sono insonni. Colpa del cortisone che sto prendendo per cercare di fermare il nuovo problema all’occhio sinistro, pare che il trapianto abbia deciso di mollarmi. Diciamo che non è il momento giusto, avendo da finire l’università e dovendo partire. Pazienza. Gli ultimi tre giorni sono stati di una bellezza stupefacente: tre giornate di sole primaverile come non si vedevano da tempo, le ho passate in parte sulla neve, in parte in cortile, a casa mia, con poca voglia di finire i diversi lavori che devo concludere entro domani. La notte insonne, almeno, mi regala un paio d’ore di lavoro ogni notte!
Quaresima intensa, per me. Spero anche per voi. I vangeli dell’anno di Luca mi scavano, lentamente, inesorabilmente: il deserto, il Tabor, il DIo che nn ti manda la disgrazia (ricordarcelo!), il Padre misericordioso e, domenica prossima, l’adultera, uno dei vangeli che più mi scuotono. Me li vedo, Gesù e la donna, stare uno di fronte all’altro, nel cortile assolato, e Gesù che le sorride, fintamente sorpreso che nessuno l’abbia lapidata, ricordandoci che il giudizio è sempre e solo e per sempre di Dio. Me li vedo. Quanta misericordia ci serve per poter convertire il nostro cuore! E Dio ce la dona.
Giornate convulse, tese, l’aria politica (e non) in Italia mi lascia sgomento. Più di una volta, e sul serio, ho pensato di andarmene altrove, lontano, (resto Abramo nel profondo del cuore!) ma in questo momento la mia situazione non me lo permette proprio. Mi consolo, scherzando con gli amici, del fatto che sono a 30 km dalla Francia e a 20 dalla Svizzera: non si sa mai! In realtà patisco il clima di barbarie che dilaga, ovunque, che ci raggiunge dagli schermi, dalle pagine urlate dei quotidiani, dalla scortesia al supermercato, dai colpi di clacson in fila al semaforo. Siamo alla fine di un’epoca, pare, e noi discepoli abbiamo grosse responsabilità per favorire la nascita di una nuova fase, in cui regneranno la giustizia e il diritto.
Fra due giorni parto per Israele, con 5o pellegrini. Manco da due anni esatti, da molti di più non accompagno gente. Vi chiedo una preghiera perchè sia per tutti (Paolo per primo) evento di grazia e di conversione. Là dove Dio ha toccato terra, ha posato il piede, ha condiviso l’umanità, trasfigurandola, diventi un luogo di pace per tutti coloro che lasciano le proprie case e si mettono in strada (e in discussione).
A Gerusalemme!
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