Con oggi iniziamo il discorso ecclesiale, che ritengo essere una delle riflessioni più importanti per noi. Riusciremo a sperimentare l’anelito profondo che Gesù ha di costruire questa comunità di credenti, un po’, se volete, il suo sogno segreto. È un’esperienza straordinaria, quella di scoprirsi chiesa: uomini e donne di tempi diversi, di culture diverse, di mondi diversi, che fanno la stessa identica esperienza di Dio. Vogliamo leggere e commentare per intero questo capitolo, per poter verificare come mi situo io rispetto al sogno di Dio che è la Chiesa, se, cioé, mi ritrovo o se vivo con un’idea di Chiesa lontana dalla realtà dal vangelo la qual cosa, credetemi, è immensamente più diffusa di quanto non sembri!
Troppo spesso identifichiamo la Chiesa con la piccola esperienza che ho avuto: quel parroco lì, il mio oratorio, la mia catechista. l microcosmo in cui viviamo viene dilatato fino a identificarlo con la Chiesa. Che ridere! In più, ed è diffusissimo, ci facciamo qualche idea della Chiesa a partire da quotidiani e settimanali che brillano per la loro evangelicità e finiamo col dare credito a prospettive parziali o distorcenti di una realtà che, senza la fede, risulta incomprensibile. Il dubbio che nasce, alla fine dei conti, è che non crediamo ad un’immagine di Chiesa che emerge dagli stereotipi del mondo contemporaneo ma che, in realtà, della Chiesa reale non ne sappiamo nulla.
Vedremo, ed è innegabile, che la Chiesa sperimenta la propria caducità, la propria miseria, perché composta da uomini che sbagliano. Ma un conto è tenere conto di questa fragilità, un conto è non vedere che questa fragilità!
Che idea mi sono fatto della Chiesa? Che esperienza ne ho avuta? Io, da parte mia, vi confesso che ne sono appassionato, rapito, che ho dovuto anch’io passare dalla falsa immagine che ne avevo al colpo d’ala dello Spirito che me ne ha rivelato l’intima bellezza e ora, lo confesso, ne sono innamorato. Ma, perdovuto capire, studiare, leggere la storia della Chiesa, uscire dalla mia Parrocchia, girare il mondo. E vedere con crescente stupore, questo Cristo che seduceva i cuori di uomini e donne così diversi eppure accomunati dalla stessa speranza. Questo, e solo questo è Chiesa.
Ma, certo, occorre lo sguardo della fede per accorgersene. Un bel proverbio cinese dice: “quando il saggio indica la luna, lo sciocco vede il dito.” Non sarà un po’ così anche per noi?
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