Oggi ricordiamo con gioia la presenza di Maria di Magdala, prima testimone del risorto: a lei Gesù risorto affida il compito di portare l’annuncio ai discepoli. In realtà, a causa di una piccola confusione storica, le tre Marie citate nei vangeli: la prostituta diventata discepola, Maria sorella di Lazzaro e Maria di Magdala, hanno finito col diventare un’unica persona. Il nuovo calendario ha riconfermato questa unità, aggiungendo al suo nome il titolo di “penitente”. Storicamente, Maria Maddalena è stata l’emblema della discepola salvata dalla propria fragilità cui Gesù affida l’impegnativo compito dell’annuncio. Splendido Signore che affida alle donne, in un mondo maschilista che non dava il diritto di parola alle donne, la Parola, a ricordare a tutti che la Parola è affidata alle nostre povere parole e che diventa credibile se noi per primi ne sperimentiamo il potere di guarigione interiore! Di Maria conosciamo il suo struggente amore per il Maestro, il pianto dirotto al sepolcro, l’ansia dell’annuncio. Maria Maddalena è così diventata, nella storia della Chiesa, l’immagine della tenerezza di Dio, della sua infinita misericordia, di colui che fa di una prostituta la prima e la più credibile della missionarie. Non finiremo mai di lodare e ringraziare il Signore per la sua tenerezza, perché il Signore è così splendidamente diverso da quel fantasma che ne facciamo, da quel Dio severo e burbero che abita le nostre paure e il nostro inconscio… Nessuno è perduto, mai, di fronte a Dio. Così Vezelay, splendido santuario medioevale nella Borgogna che, secondo la tradizione, custodisce le spoglie della Maddalena, divenne nei secoli il luogo dove incontrare la misericordia. Sia lei, Maria Maddalena, discepola del compassionevole e del misericordioso, destinataria dello sguardo immensamente rispettoso e dolce del Signore, a renderci testimoni del Risorto, in questa giornata, così come ella fece, divenendo apostola degli apostoli.
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