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ovejas_sin_pastor03Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio Mc 1,1

Che fegato che ha, Marco! Gesù è Cristo ci dice. Siamo talmente imbevuti di cristianesimo da dimenticare la portata scandalosa di questa affermazione. Gesù è Cristo: è una professione di fede in Gesù come inviato da Dio, come Messia voluto dal Signore per noi. Siamo convinti che dire ‘Gesù Cristo’, equivalga a dire nome e cognome di un tizio. No! Per noi l’affermazione Gesù Cristo equivale a prendere quell’uomo, Gesù, e credere che è lui l’attesa, il Messia.

Israele attendeva il Messia da parecchi secoli. Dopo il periodo d’oro della monarchia di Davide e di Salomone, lo stato d’Israele, siamo circa mille anni prima di Cristo, non conoscerà più lo splendore della teocrazia, finendo in meno prima a re inetti e, verso il VI secolo, finendo addirittura deportato in Babilonia. I Profeti, a aprtire da quell’epoca annunciano un ritorno, la venuta di un nuovo re Davide che avrebbe restituito Israele al suo splendore. Non era forse quello il tempo del ritorno del Messia? Israele era in mano a Roma, non c’erano più Profeti, e una interpretazione del libro di Daneiel poneva in quegli anni il sospirato ritorno. Solo che la tipologia del Messia che Gesù propone è molto distante da quella attesa: non un potente guerriero pronto a cacciare l’invasare, ma un uomo mite e remissivo, disposto a perdonare tutti. Certo, una prospettiva di questo genere si trovava già in Isaia, ma la teoria del Messia servo di Yahwé non era molto popolare! Gesù è quel Messia atteso, ma non basta.

Marco proclama Gesù Cristo Figlio di Dio

Questa poi! Un ebreo a questo punto, sarebbe sbiancato e avrebbe chiuso il vangelo. Come ‘figlio di Dio’? Già è difficile digerire il fatto che Gesù sia professato Messia. Ma figlio di Dio! Eppure questa è la fede pasquale, che ripercorre l’evoluzione interna della chiesa e la comprensione che di Gesù hanno avuto gli apostoli: Gesù, il grande Rabbì, é il Messia, anzi, è la presenza stessa del Dio Altissimo. Possibile? Possibile che uomo sia divinizzato? Che quell’uomo con quello sguardo, quel carattere, sia la presenza stessa di Dio? Questa è la fede di Marco, di Pietro e della loro comunità.

Su questo bisogna essere chiari, e Marco lo è. La prima comunità professa la divinità di Gesù, con stupore e rispetto accetta ciò che Gesù dice di se stesso e lo professa, lo proclama.

Incontro persone che hanno grande stima e rispetto per Gesù, ma che considerano inaccettabile l’idea che sia stato scambiato per Dio. Gesù, quindi, viene accettato come un grande uomo, che ha compiuto gesti mirabili, che ha detto cose sagge e degne di attenzione, ma Gesù come Dio proprio no! Eppure … Leggete nel vangelo quante volte Gesù si prende per Dio: corregge la legge, riferisce a se stesso il nome impronunciabile di Dio, manifesta conoscenza di Dio in maniera nuova e inaudita. Mi chiedo: come può essere considerato grande uno che si prende per Dio? O è un esaltato e un pazzo furioso, o ha ragione. Come ci schieriamo?

Marco, all’inizio del suo scritto, ci lancia una sfida: “vi parlerò in modo nuovo, dandovi una buona notizia: Gesù di Nazareth è il Messia atteso, anzi, è Dio stesso”. Una sfida che dimostrerà lungo il vangelo con puntigliosità, per arrivare a un’inaudita conclusione.

94 Comments

  • Saulo, 30 Luglio 2009 @ 15:51 Reply

    lidia :Onestamente e senza essere blasfema o supponente, Gesù stesso ha detto delle cose un bel po’ diverse da quelle che i sacerdoti del tempo dicevano, o meglio ha dato un’interpretazione diversa e più “di cuore”

    Attenta però Lidia a non cadere nell’errore che le “differenze” sono nell’interpretazione.

    Come dice Luca nel Vangelo : Lc 4:32 “Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità.”

    Quello che diceva Gesù colpiva perchè rilevavano in Lui un'”autorità” che non era quella degli Scribi o Sacerdoti etc, ma era l’autorità di Dio!
    E questo chi lo ascoltava lo percepiva, anche se forse non lo capiva.

    Io, più che sulle diverse interpretazioni, punterei a cosa la stessa Parola, attraverso la potenza dello Spirito, dice a me o dice a te 😉

    Sul popolo che secondo te avrebbe dovuto opporsi, ci sarebbe tanto da dire : avevano capito chi fosse realmente ? Era il Messia che aspettavano ? L’agire di satana e dei suoi demoni ? La scelta fra Il figlio di Dio e Bar-Abba…. ma tralascio altrimenti monopolizzo il blog e assolutamente non voglio 🙂

  • lucia viani, 30 Luglio 2009 @ 17:37 Reply

    mizziga…bye bye vino….si torna a parlar sul serio!!!Io sarò pazza, anzi la sono, ma continuo a preferire la Parola predicata dai ministri della Chiesa. Solo così riesco a far dimorare la Parola dentro di me. Trovo bello leggere la Bibbia da sola, ma certo non penetra fino in fondo come quando mi è proclamata da qualcuno….questo credo sia anche il bellissimo dono di esser comunità. Aver bisogno di un’altro per arrivare a DIo, come il paralitico ha avuto bisogno della fede dei suoi amici per esser sanato!
    Bacioni!!!!!

    @Saulo

  • Janus, 30 Luglio 2009 @ 18:24 Reply

    @lucia viani
    Lucia sono con Te … grazie per le tue parole!

  • lidia, 30 Luglio 2009 @ 18:47 Reply

    boh! Allora è evidente che sono io quella “fuori onda” …

  • lucia viani, 30 Luglio 2009 @ 18:57 Reply

    @lidia
    non credo tu sia fuori onda, credo solo che una fiducia maggiore nella Chiesa forse sia necessaria, tutto qua! Non c’è niente di strano, anzi, è bellissimo e appassionante la lettura della Bibbia. Credo solo però, che se mediata da chi è chiamato per vocazione, a comunicare la Parola, Essa abbia inevitabilmente più effetto!!! Un abbraccio Lidia!!!

  • lidia, 30 Luglio 2009 @ 20:50 Reply

    @lucia viani
    l’avevo, l’avevo … e tanto forte anche … Per questo dico che credo LA Chiesa e non “NELLA Chiesa” … e per la vocazione … bé lo siamo tutti.

  • Lucia1, 30 Luglio 2009 @ 21:15 Reply

    @lidia
    Non penso che noi laici siamo in grado più di tanto di leggere la Bibbia da soli, ci sono però molti testi con commentari che aiutano. L’importante però è che la Bibbia non va studiata, ma fatta parlare al cuore, perchè è così che Dio ci vuole raggiungere, essa è la Sua Parola diretta personalmente ad ognuno di noi. Non tutto parla e colpisce immediatamente, ma poi se ne esce fuori come una lampadina nei momenti più impensati e allora mi dico “Ecco cosa voleva dirmi quella frase”. Quelli di voi che abitano a Milano dovrebbero avere i gruppi d’ascolto che offrono l’opportunità di avvicinarsi alla Parola in maniera comunitaria e sotto la guida di una persona “formata” per questa esperienza.
    C’è qualcuno che mi sa dire qualcosa in proposito?

  • lidia, 30 Luglio 2009 @ 23:03 Reply

    @Lucia1
    E’ proprio questo che intendevo nei miei commenti precedenti … proprio queste lampadine e proprio questo conoscere che ha a che fare con un qualcosa di diverso dall’interpretare.
    Ed è da questo che dico che il conoscere la Parola di Dio è un DONO DA DONARE sempre e comunque perchè – ed anche questo l’ho scoperto – esiste una logica che a noi pare tanto assurda, ma è perfettamente possibile, attuabile, ovvia per tutto ciò che di eessenziale desideriamo.
    Vorrei trattenere tutto per me, trattenere tutto nella mia testolina bacata e lo faccio, accidenti se lo faccio … ma poi mi assale un tormento assurdo … e Dio solo sa il perchè.

    Ribadisco che sono fuori onda o … FUORI … e basta!!! 😀

  • lucia viani, 30 Luglio 2009 @ 23:08 Reply

    @lidia
    sei in onda bellissima Lidia mia!!La Chiesa siamo noi!! Crediamoci e insieme camminiamo, consci delle nostre limitatezze e fieri di essere insieme per combattere la giusta battaglia!

  • sandro, 31 Luglio 2009 @ 00:11 Reply

    bello questo dibattito! ci vorrebbe qualche buon teologo!! provo ad aggiungere qualcosa… se non sbaglio e’ la CHIESA nel suo insieme che e’ infallibile o meglio indefettibile, riguardo allaFEDE e alla MORALE cioe’ al comportamento umano che sia conforme alla Verita’. Il Magistero ha x cosi’ dire cura di questo deposito prezioso….. e illuminato dallo Spirito propone ad ogni uomo la verita’ xche’ ognuno possa con retto agire impostare positivamente la propria vita. Ma il magistero stesso e’ ” sotto ” la PAROLA… ha il compito —non facile — di interpretarla, calandola nel tempo e nello spazio ( inculturazione della fede) ..lasciandosi sempre illuminare dallo Spirito, restando quindi fedele a Dio , ma anche all’uomo ( che quando cerca con rettitudine la Verita’ e’ pure guidato dallo Spirito)… Il tema e’ insomma complesso e delicato trovar la giusta misura … e’ il problema… Non si fa onore alla Verita’ se diamo uno spazio al Magistero…che non ha , allo stesso modo se neghiamo il “Servizio” alla verita’ che deve compiere…. sicuramente e’ vero quanto diceva lidia… si crede LA chiesa e non NElLLA chiesa … lo dice il Credo… e dicendo cio’ non si vuol ovviamente .. far dei torti ad alcuno… ciao a tutti

  • Paolo, 31 Luglio 2009 @ 09:09 Reply

    @sandro
    Eccolo qui il teologo. Bravissimo don Sandro, e grazie della sintesi calibrata e serena, Un abbraccio!

  • lidia, 31 Luglio 2009 @ 22:45 Reply

    @sandro
    grazie!!! ma su quel credo LA Chiesa ci sono arrivata apparentemente da sola.
    La cosa buffa è che quando la Chiesa umana “nega sui fatti la Sua essenza” in quello stesso momento la certifica come Chiesa di Dio, figlia nel Figlio perchè, straordinariamente, anche se dopo anni, la Fede, anzichè diminuire e morire, si rinforza e – da non credere – rende liberi così liberi da essere immuni da deferenze o atteggiamenti di sottomissione …

    La Chiesa siamo noi, tutti noi, tutta l’umanità in uno scambio continuo di doni.

  • michaela, 20 Novembre 2011 @ 11:30 Reply

    Paolo, ci hai tolto i commenti all’articolo “Cristo Re”, ma non importa, tanto se abbiamo qualcosa da dire la diciamo comunque, qui o altrove, e oggi ho bisogno di condividere qui:

    Subentrata al ruolo che svolgeva una collega andata in pensione, ho ereditato anche il suo cassetto; non ha lasciato nulla di suo personale, ma un giorno, per caso da sotto non so cosa è spuntata fuori un’immagine del Volto Santo di Gesù; bello mi son detta e l’ho messa in evidenza sulla scrivania.
    Non finisce qui, un altro giorno, sempre per caso, aprendo il cassetto, mi son ritrovata tra le mani un piccolo post-it sgualcito sul quale c’era scritto: ” Signore, noi bussiamo alla tua porta, l’unica che può aprirsi”!

    Che dire?

    Nulla, solo che davvero nel cuore di quella collega, che tra l’altro non ho avuto modo di conoscere se non che per una breve presentazione, Cristo Regna!

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