A’ brebis tondue, Dieu mésure le vent.
Alla pecora tosata, Dio misura il vento.
E’ un proverbio francese in uso dalle mie parti, che mi è venuto in mente nei giorni scorsi, contemplando un gregge di pecore che stavano placidamente brucando l’erba. Trovo che sia una splendida verità: ci sono dei momenti nella vita in cui siamo “tosati” e non è mai una bella esperienza, neanche per le pecore. In quei momenti vorremmo che Dio intervenisse, fermando il tosatore, o donandoci una coperta. E abbiamo l’impressione che Dio si allontani o che non si occupi di noi. Col senno di poi, invece, ci accorgiamo che, in quei momenti, Dio era presente, moderando il vento.
E’ un equilibrio delicato, quello della vita spirituale: da una parte Dio interviene, dall’altra non agisce come noi vorremmo. Dovesse dar retta a noi, vorremmo una vita pianificata, senza scosse, piena di felicità e soddisfazioni. Abbiamo paura ad affrontare le sconfitte, dimenticandoci che proprio attraverso le sconfitte possiamo imparare molto della vita, di noi stessi e di Dio.
Dio ha creato il mondo e lo assiste, non nel senso di un intervento diretto e continuo, ma nella Provvidenziale logica che accompagna i giorni e che siamo chiamati a riconoscere e ad assecondare.
Dio misura il vento: non siamo mai provati al di sopra delle nostre forze, anche quando abbiamo l’impressione che la vita sia troppo dura con noi. Come già detto molte volte, Dio non ama la sofferenza né la invia, lui stesso ne farebbe a meno. Ma l’ombra serve a segnare la luce e per salire in montagna bisogna sudare.
Teniamo a mente questo proverbio così pieno di verità.
Quanta tenerezza manifesta il gesto di moderare il vento!
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