“Fratelli, questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita.” 2 Cor 3,4-5. La Parola di oggi mi riscalda e mi rincuora: mi sento nella condizione di Paolo, le capacità che ho in me le riconosco provenienti da Dio per diventare ministro, cioé a servizio, della nuova Alleanza. Accogliere Cristo nella propria vita, iniziare un percorso di conversione ci fa scoprire nel profondo chi siamo. il mondo tende a vivere fuori di noi, Dio ci riporta dentro e, specchiandoci in Lui, scopriamo chi siamo veramente, come Simone il pescatore che, riconoscendo in Gesù il Cristo, scopre di sé di essere Pietro. Scoprire le proprie capacità (la tenacia, l’ottimismo, il perdono, la pazienza…) ci mette le ali e, così, mettendo a servizio del Regno le nostre qualità, costruiamo la comunione trinitaria nella Chiesa. Qual’è la capacità che hai scoperto in Dio e che vuoi mettere a servizio del Vangelo, amico? Prodigi dello Spirito che rianima la Chiesa e le dona vita! Stiamo solo attenti a non restare inchiodati alla lettera che uccide: una fede fatta di norme e prescrizioni, stretta nell’angusto spazio della morale, rischia di mettere lo Spirito in una bella gabbietta per canarini…
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